Il Casavecchia di Teresa Mincione, Nulla è per caso
di Gennaro Miele
Da bambini spesso ci si incanta ad osservare il vino che macchia di colore il calice, prim’ancora che la passione per il calice, da grandi, ci porti alla ricerca dell’elemento primario in cui nasce il vino, la terra, tanto pronta ad accogliere i passi in superficie quanto nella sua profondità le nascoste e vitali radici della vite. È questa, forse, parte della storia di Teresa Mincione che sognava, al di là del suo lavoro d’avvocato di attraversare i vigneti, in un momento nel tempo ancora lontano, insieme a sua figlia. Spesso accade nella vita che il tempo dei nostri sogni si anticipi e la tentazione di avere una vigna tutta per sé trova realtà nell’incontro, a Pontelatone, con una signora del vino, Manuela Piancastelli, intenta a cedere i terreni dell’azienda fino ad allora condotta. Quello che molti chiamano destino ha intricati modi di rivelarsi e la frase ‘’Nulla è per caso’’ è la frase che in modo efficace lo descrive, perché il caso non esiste, ma ci sono solo sentieri non ancora svelati. La vigna acquistata si chiama Monticelli dove vengono coltivati gli autoctoni casertani, Pallagrello Nero e Bianco insieme al Casavecchia, il sistema utilizzato è quello della semipergola casertana curato dall’agronomo Vincenzo Coppola mentre la parte enologica è affidata a Vincenzo Mercurio.
La prima etichetta realizzata è il Casavecchia ‘’Nulla è per caso’’ Terre del Volturno IGP, degustato nella sua vendemmia 2021. Affinato esclusivamente in anfora si presenta in una veste cromatica rubino con lieve riflesso purpureo nell’unghia. Al naso racconta di frutta scura, mora, prugna estiva, ciliegia, violetta e poi liquirizia e sottobosco, pietra scura, sottofondo dolce di vaniglia. Assaggio che evidenzia struttura, sapido, buon tannino, freschezza rinfrancante, nel complesso armonico e persistente. Ricco, giovane e pieno di prospettive, un vino dall’anima sì delicata e femminile ma energicamente rock come il sound del brano Youngest Daughter dei Superheaven. Buon Calice.
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Teresa Mincione
Via Sant’Angelo Snc – Caiazzo (CE)
www.teresamincione.it
Un pezzo di storia che comincia con il rilancio del Pallagrello e Casavecchia da parte di Manuela Piancastelli e Peppe Mancini con la consulenza di Luigi Moio che ora passano il testimone a Teresa Mincione con alle spalle un corso di studi di tutto rispetto fino ai master presso Bibenda (ex AIS Lazio)di cui è stata per un periodo anche delegata in Campania per finire con l’ormai affermatissimo enfant prodige dell’enologia,sopratutto campana ma non solo,Vincenzo Mercurio che ha avuto sempre come ispirazione e traguardo la figura del professor Moio.I più sentiti auguri con l’auspicio che i suoi vini possano diventare a breve mitici come quelli di Nanni Copé per un lungo periodo anche lui firma Bibenda che aveva vigna un po’ più in la ma sempre in provincia di Caserta. FRANCESCO