225 bottiglie di 140 aziende selezionate e ordinate tra 20 vitigni. Le 15 etichette di tutti i tempi. In appendice: i wine bar, come fare una carta dei vini di Antonio Basile.
284 pagine, 14 euro
Gli spumanti, i dolci, i passiti. Asprinio, Biancolella, Coda di Volpe, Falanghina, Fiano di Avellino e Fiano, Forastera, Greco di Tufo, Pallagrello per i bianchi. Aglianico, Aglianico di Taurasi, Barbera, Casavecchia, Merlot, Pallagrello Nero, Piedirosso, Primitivo e Sciascinoso per i rossi. E ancora i rosati e gli uvaggi più famosi. Per ciascuno le migliori etichette.
Per la prima volta i vini in commercio vengono selezionati in base al vitigno, una scelta originale e innovativa per il Mezzogiorno dove la ricchezza delle uve autoctone è ancora da esplorare fino in fondo.
Proprio come dovrebbe essere organizzata la carta dei vini di un ristorante.
Ogni scheda contiene tutte le informazioni necessarie: uvaggio, fascia di prezzo, fermentazione e maturazione, commento, altre annate da prendere in considerazione, i riferimenti dell’azienda compreso l’enologo, gli ettari, i vitigni lavorati, le bottiglie prodotte.
Ogni sezione dedicata ad una tipologia di vino è preceduta da un’ampia introduzione in cui si fa il punto vitivinicolo e commerciale.
Ma non basta: larga parte della Carta dei Vini 2004 è dedicata alla Basilicata, la regione rivelazione di queste ultime vendemmie, dove sono concentrati gli investimenti più significativi di tutto il Mezzogiorno e ricca di grandissime proposte ancora poco conosciute dal grande pubblico.
Precede il lavoro la scelta di 15 vini del cuore, le bottiglie che hanno fatto la storia degli ultimi 20 anni della viticoltura in Campania e in Basilicata ancora in commercio.
In appendice: i suggerimenti tecnici del sommelier Antonio Basile per fare una buona carta dei vini e la selezione dei migliori winebar della Campania e della Basilicata.
La Carta dei Vini 2004 è sponsor free.
Anno: 2004
Prezzo: 14.00 Euro
Pagine: 284
Editore: Edizioni dell’Ippogrifo