Zeronegativo, il gin universale di Raffaele Vasquez


Gin Zeronegativo

Di Carmen Autuori

Musicista, cantautore, produttore e compositore ha partecipato a vari concorsi nazionali, nel 2013 al Premio Luigi Tenco ed ha vinto qualche anno più tardi il Premio Mia Martini. Raffaele Vasquez, classe 1977 e leccese doc, vive di passioni oltre che per la musica anche per il buon cibo ed il buon bere. E proprio grazie a quest’ultima è diventato produttore a tempo pieno di Zeronegativo, un gin che nel nome – un chiaro riferimento al gruppo sanguigno donatore universale – nella grafica e nella ricetta è la fotografia dell’essenza stessa di Raffaele, quella di un uomo il cui pensiero non conosce barriere né mentali né geografiche, e che, pur essendo visceralmente legato alla sua terra, si sente cittadino del mondo tanto da dedicare i due terzi della vita al “viaggio” che, grazie al suo lavoro, lo ha portato a vivere in molti Paesi Europei ma anche nei paesi arabi.

Gin Zeronegativo, Raffaele Vasquez

Vasquez ama le trasformazioni e la versatilità, che poi è anche grande capacità di adattamento e di crescita, caratteristiche che ritroviamo nel suo gin il cui sottotitolo – in etichetta – è Universal Dry Gin.

<< Il mio drink preferito per l’aperitivo è stato da sempre il gin tonic, tanto da portarlo anche a tavola in accompagnamento alla cena – racconta Vazquez, spiegandoci da cosa ha avuto origine la sua nuova vita da produttore -, sia per il gusto sia perché non amo le variazioni delle gradazioni alcoliche. Dato che con i gin esistenti non riuscivo a trovare la giusta piacevolezza, nel periodo del lockdown ho cominciato a sperimentare una ricetta che fosse tanto versatile da poter essere accoppiata a qualunque piatto. In altri termini una ricetta con poche botaniche, lievi sentori di ginepro, totalmente esente da gusti floreali che inevitabilmente avrebbero coperto il gusto del piatto, in altri termini il mio distillato potrebbe essere definito un gin da pasto>>.

Gin Zeronegativo, l’etichetta

Nasce così Zeronegativo, dry gin Premium non filtrato che fa 42 gradi.

Pochissime le botaniche, oltre al ginepro troviamo il limone ‘femminella’ pugliese ed il pepe Timut che di per sé presenta delle note agrumate molto vicine a quelle del pompelmo, in perfetto equilibrio con il limone. Raffaele non si è fatto mancare il salto in Oriente…

<< A differenza dei miei colleghi non ho voluto legarmi al concetto di territorialità a tutti costi – tiene a precisare – lo trovo limitante, senza per questo voler negare il forte legame che ho con le mie origini. Credo che il concetto di universalità sia eterno, ed è quello che ho voluto esprimere già con la grafica dell’etichetta. Ho voluto rappresentare una sorta di teca al cui interno è custodito un gioiello. È il mio gin che, come le gemme, trasmette l’idea dell’universale.

Anche la scelta dei colori non è casuale: oro e argento, minimali ma non scontati. Come Zeronegativo, un gin elegante, facile ma non elementare.

Sempre per evitare di legare il mio prodotto al territorio, per la scelta della distilleria mi sono rivolto ad alcuni amici di Trento a cui conferisco le botaniche>>.

Raffaele Vasquez è anche cuoco appassionato e, come per la musica, autodidatta. Ha lavorato presso molti ristoranti della sua città ed ama sperimentare “con quello che trova nel frigorifero”, ci confessa. Ci ha raccontato delle sue linguine al burro chiarificato affumicato con il fumo dei gusci delle mandorle e rosmarino secco, alici del Cantabrico, completati con la bottarga.

Gin Zeronegativo, Raffaele Vasquez in veste di cuoco

Tutto ciò lo porta a studiare con cognizione di causa gli accoppiamenti migliori per il suo gin. Consigliatissimo sicuramente con i piatti di pesce, soprattutto il crudo, sta bene anche con le carni grasse, sia liscio che con una tonica semplice. Magnifico il gin tonic da sorseggiare con il sushi che diventa, in questo caso, una sorta di wasabi o di zenzero che esalta senza coprire tutte le sfumature di gusto dei piatti giapponesi.

<<Bere slow e con gusto vuol dire bere consapevolmente, e questo è anche un modo per contrastare il fenomeno dell’alcolismo dilagante soprattutto tra i giovani – conclude Vasquez -. Tutto ruota intorno ai bartender ed ai proprietari dei locali cui spetterebbe il compito di orientarsi verso un’offerta di qualità eliminando i prodotti industriali a basso costo. Quanto meno bevi, meglio bevi, perché è la lentezza che porta alla piacevolezza>>.

Gin Zeronegativo è acquistabile on line al seguente link: www.0negativodrygin.com