Walter Massa insignito del “Grosso d’Oro”, la moneta al valore civico, di Tortona
di Simona Paparatto
In concomitanza con Anteprima Derthona 2.0, al Teatro Civico di Tortona ha avuto luogo un importante evento – moderato da Danilo Poggio – nato dall’importante collaborazione tra il Comune di Tortona ed il Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, per la consegna del Premio “Città di Tortona – Grosso d’Oro”, che istituito nel 1996, rappresenta il massimo riconoscimento civico conferito a cittadini o enti che abbiano dato lustro alla città, attraverso azioni o opere meritevoli e che ne ricorda il prestigio acquisito nel corso dei secoli. Il riferimento è alla moneta coniata a Tortona nel XIII secolo, grazie ad un privilegio imperiale concesso da Federico II e simbolo di prestigio, potere ed identità storica del territorio. Oggi rappresenta un omaggio al valore civico. Nel corso degli anni, ne sono stati insigniti diversi rappresentanti, sia religiosi, che di associazioni sportive, dello spettacolo, di enti pubblici, della musica, della medicina.
In questo 2025, è il pioniere nella riscoperta del vitigno Timorasso, Walter Massa, a ritirare la pregevole onorificenza, consegnata dalle mani del sindaco Federico Chiodi, accompagnato dall’Assessore alla Cultura Fabio Morreale, riconoscendolo “un vignaiolo, un innovatore, un testimonial e un ambasciatore del territorio tortonese, a cui riconosciamo l’eccezionale impegno profuso nella valorizzazione del territorio tortonese e dei suoi prodotti tipici, esaltandone l’eccellenza enogastronomica, in Italia e nel mondo. Con il suo lavoro, la sua passione e la sua visione, ha saputo raccontare, attraverso il vino e la cultura del fare, la vera essenza della nostra terra, rendendola ambasciatrice di qualità, tradizione, innovazione”.

Il sindaco Federico Chiodi e l’assessore alla Cultura, Fabio Morreale, consegnano del Grosso d’Oro – Città di Tortona a Walter Massa
Appena presa la parola, Massa si è subito dimostrato visibilmente commosso, poiché questo è stato il primo premio che non ha potuto consegnare alla madre, recentemente scomparsa, evidenziando il ruolo che ha avuto nel suo percorso personale e professionale: questo ha fatto emozionare tutti gli astanti, che lo hanno abbracciato spiritualmente, con un caloroso applauso. “In questo momento rappresento tutta quella gente, magari semianalfabeta, che con le mani e con la cultura dei saggi ignoranti di collina, farà capire ai nostri figli la bellezza delle radici da cui provengono” – ha, poi, incalzato – “rappresento anche la gente a cui è inutile estorcere una firma o un verbale con la penna: noi firmiamo mettendoci la faccia. La gente che in questo momento rappresento, è sempre in prima linea, esponendosi quotidianamente, faccia e portafoglio, oltre alle mani e all’intelletto, al sudore e all’amore. Gente sul cui volto leggi, da una parte la fierezza, dall’altra la tristezza. Gente impegnata a produrre nel pensiero e nell’arte, cose autentiche. Voglio dedicare questo riconoscimento all’uomo artigiano, perché ritorni ad essere libero di creare e smetta di essere vittima di un perverso sistema che omologa. Sono un libero imprenditore, che ha capito il tempo in cui viviamo e le angosce della gente che vuol vivere il proprio tempo. Il mio impegno deve servire a dare dignità a chi, come me, ha scelto di essere sentinella o cantoniere di un territorio”.
Presenti Marco Volpi, presidente di Derthona Giovani e il presidente del Consorzio, Gianpaolo Repetto, che interviene evidenziando due punti fondamentali: “Il Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi è di tutti, soprattutto delle aziende che ne fanno parte: si va a mangiare spesso insieme, ci si confronta e ci si aiuta, grazie anche a Walter, che è stato inclusivo sin dal principio. Quando si ha una squadra di questo tipo, diviene tutto più semplice. Il successo che abbiamo deriva dal fatto che tutti crediamo in un progetto comune” – e ancora – “Se si vuole promuovere un vino ed un territorio, l’unico modo è dargli un’identità: gli ambasciatori del Derthona, sono ambasciatori, sia del vino Timorasso, sia della città di Tortona, che anticamente si chiamava Derthona”.

Ambasciatori Derthona – Da sinistra Gianpaolo Repetto, Walter Massa, Marco Volpi, Gianni Fabrizio, Andrea Mignolo – Moderatore Danilo Poggio
La mattinata del 30 marzo ha visto, anche, la consegna del Premio Ambasciatore Derthona a due personalità che si sono distinte per impegno e risultati ottenuti nei rispettivi settori, come Gianni Fabrizio, wine writer, riconosciuto a livello internazionale per la grande competenza e la passione per il mondo del vino e Andrea Mignolo, fondatore di una casa di produzione indipendente, focalizzata su progetti di cultura rurale: ha girato un documentario dal titolo San Timorasso, che esplora la storia e la rinascita del Timorasso, con un focus sulle diverse identità di ogni vignaiolo, messe al servizio del territorio, con approcci differenti.
Il conferimento del Grosso D’Oro a Massa, è un riconoscimento per l’intero territorio e celebra la capacità di un’intera comunità di crescere insieme, puntando all’eccellenza. I Colli Tortonesi sono un punto di riferimento per gli appassionati di vino, grazie anche alla forte sinergia che si è creata tra i produttori locali. L’influenza di questo Maestro Vignaiolo di Monleale, è stata decisiva nel far emergere il potenziale del Timorasso, trasformandolo in un prodotto di grandissimo pregio e simbolo di una tradizione ritrovata e di un futuro promettente.
Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi
Via Isodoro da Tortona, 1 – Tortona 15057 AL
Phone: 392 0316625