WA ristorante giapponese a Palazzo Vialdo
di Dora Sorrentino
Una nuova sfida sta per partire a Palazzo Vialdo: il ristorante giapponese WA curato dallo chef Keisuke Aramaki. A scanso di equivoci, diciamo subito che WA non sarà il tipico ristorante che segue gli standard della cucina nipponica in Italia, ma sarà ben altro. L’idea di Vincenzo Di Prisco è quella di voler portare la vera cucina giapponese a Palazzo Vialdo, partendo da una scelta radicale sulle materie prime, che proverranno direttamente dal Giappone. La struttura è stata presentata da Giustino Catalano e da Vincenzo Di Prisco in anteprima alla stampa, la quale ha potuto testare in prima persona i piatti che verranno proposti a partire dal 7 giugno al pubblico. Si parte dalla classica tempura, verdure di stagione passate nella pastella e fritte.
Aramaki è originario di Osaka e ci ha raccontato che è un po’ come Napoli, sia come abitanti che come street food. A Napoli c’è la pizza a portafoglio, ad Osaka ci sono i tako maki. Ma partiamo dal tipico pranzo giapponese: la base è costituita da riso, zuppa miso, verdure e pesce. La zuppa misoshiru è una pietanza che viene degustata ad inizio pasto, per rilassarsi, per eliminare la stanchezza e la fame.
Il maestro Keisuke l’ha preparata in una versione molto semplice, con alga wakame, tofu fritto e rapa daikon. In abbinamento ai piatti giapponesi della serata di presentazione, c’erano i vini Pommery, presentati dal direttore vendite Giancarlo Primavera. Con la tempura e la miso è stato degustato un Rosè Apanage Brut.
E’ vero che la cucina giapponese non è solo sushi, ma naturalmente non poteva mancare. Ed è per questo che Aramaki ha preparato un nigiri classico con tonno ed uno dedicato alla cucina campana di carne.
Poi è stata la volta di tre maki: il vegetariano con germogli di soia, avocado, tonno e barbabietola, il maki di gamberi e quello di salmone.
L’ultimo piatto è stato quello più interessante ed apprezzato: una spigola non trattata, cotta al vapore, condita semplicemente con sakè, senza olio, accompagnata da verdure.
In abbinamento uno Château La Gordonne La Chapelle Gordonne Rosè 2015. Per chiudere in dolcezza e per ripulire il palato dal sentore di pesce, un piacevole sorbetto agli agrumi.
La sfida è stuzzicante, resta da vedere come verrà apprezzata dal pubblico gastronomico.
WA Palazzo Vialdo
Via Nazionale 981 – Torre del Greco (Na)
www.palazzovialdo.it
Un commento
I commenti sono chiusi.
mi lecco le labbra perché sono curiosa,amo i piatti internazionali …insomma purtroppo per me,mi piace tutto..l unica condizione che sia servito con amore e ben cucinato