Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 – Tenute Bonora


Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 – Tenute Bonora

Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 – Tenute Bonora

di Enrico Malgi

Sono molti anni ormai che intrattengo un solido rapporto professionale con aziende vitivinicole pugliesi, oltre che con ristoranti, pizzerie e trattorie territoriali. Questo forte legame mi porta spesso ad essere chiamato in causa per assaggiare bottiglie di vino di nuove annate o addirittura inedite, come mi è capitato in questi giorni.

Controetichetta Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 Tenute Bonora

Controetichetta Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 Tenute Bonora

Le Tenute Bonora di Laterza in provincia di Taranto rappresentano una nuova realtà vitivinicola, le quali, con la collaborazione del bravo enologo lucano Fabio Mecca, hanno prodotto l’etichetta Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023, che è stata messa sul mercato a dicembre 2024. “Un Primitivo che racconta la storia e l’identità di questa terra. Il nome Vocatio rimanda alla vocazione della famiglia Bonora, che da generazioni si dedica con passione alla coltivazione della vite”.

Vendemmia effettuata a fine settembre. Fermentazione in acciaio, seguita poi da un affinamento in barriques per quattordici mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 35,00 euro più Iva. Bottiglie prodotte appena 1.000.

Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 Tenute Bonora

Vocatio Primitivo Puglia Igt 2023 Tenute Bonora

Nel calice sfavilla un solare, trasparente, attraente e rubineggiante colore giovane. Dal ricco bouquet si diffonde nell’aria un’ampia eterogeneità di golosi e pervasivi profumi, che si approcciano ad un naso molto attento e disponibile alla bisogna. In primis risaltano penetranti aromi di un’ottima scorta di frutta, soprattutto quella a bacca rossa visto il considerevole livello molecolare varietale di furaneolo e di damascenone: ciliegia ferrovia, prugna, uva passa, mirtilli, ribes nero e fragoline di bosco. Florealità affermata attraverso punteggiature di iris e di violetta, mentre per quanto riguarda l’aspetto vegetale si percepiscono soavità di timo, menta, salvia e felce. Componenti speziati e terziari cercano poi di inserirsi anche loro nel gioco, mediante spunti di cannella, cardamomo, zenzero, chiodi di garofano, curry, pepe nero, liquirizia, tabacco, caffè e balsamo. In bocca esordisce un sorso avvolgente e composito, voluminoso e potente, strutturato ed esuberante, austero e materico, energico e tonico. Ma nelle pieghe si dimostra poi fresco, rotondo, piacevole, glicerico, polposo, affabulatore, raffinato, affascinante, voluttuoso, fine, elegante, sapido, armonico, bene equilibrato e sensuale. Il legno è stato usato in modo magistrale. I tannini si rivelano impeccabilmente morbidi ed affusolati e senza alcuna asperità. Longevità a lunga scadenza. Affondo finale molto persistente ed edonistico. Un vino davvero straordinario che si è rivelato una vera e gradevole sorpresa, così struggente di passione e che mi ha davvero impressionato. L’ho provato insieme ad un’altra importante bottiglia, di cui parlerò a parte, sui piatti di carne suina all’Agriturismo I Moresani e si è comportato splendidamente.

 

Tenute Bonora

Laterza (Ta) – info@tenutebonora.comwww.tenutebonora.com

Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 1.000

Enologo: Fabio Mecca

 

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