Visitate i presepi di San Gregorio Armeno? Ecco le 12 migliori pizzerie della zona segnalate dalla Guida per iPhone e iPad. E altri 7 indirizzi da non perdere per sette motivi validi


 

di Monica Piscitelli

Primo assaggio di una sequela di festività. Un po’ di più alla festa della Immacolata che inaugura definitivamente quelle natalizie. A Napoli si dice “’na votata e ‘na girata e stamm nata vot’ a Natale!”.
Quello del 2012 sarà probabilmente un Natale difficile, vista la crisi economica. Un altro?

Sotto Natale, con i soldi in tasca o meno, però, tutti escono, a Napoli, per fare la classica passeggiata a San Gregorio Armeno. Si dice “per devozione”. Ma la fede c’entra poco.
La strada caratteristica che unisce il decumano inferiore e maggiore, custodisce l’antica tradizione del presepe napoletano. Lì, sull’altare del tempio di Cerere, si deponevano statuette votive sin dall’antichità. E dal Settecento in poi si sono diffuse le belle figure di maestri che il mondo invidia alla città.

 

Presepe napoletano

Il rito dello struscio per ammirare le natività si ripete puntualmente. Turisti da tutta Italia, dal Nord, quelli più impietosi, vengono numerosi e, per una volta, tutti concordano che i napoletani sono geniali.

I maestri presepai si sono specializzati, poi, nel lanciare ogni anno una provocazione o sottolineare un evento o un personaggio che ha segnato l’anno trascorso. Si può dire che facciano politica, con le loro statuette. Sono così proliferate, di anno in anno, nuove figure estranee alla tradizione che va innovandosi non senza dolori di pancia per i più integralisti: politici, statisti, calciatori. Chissà cosa ci riserveranno, accanto a quelle tradizionali come il pizzaiolo, il fornaio, il macellaio, il pastore, quest’anno.

Il pizzaiolo, intento a infornare o nell’atto di “dare la voce” per richiamare la gente al suo banco pieno di pizze fumanti,  è entrato di diritto nel presepe come il “maccaronaro” in quanto fornitore, anche lui, di un alimento base per il popolino napoletano, che ha sempre fatto gran consumo di farinacei e verdure.

Vi immagino in giro per San Gregorio Armeno tra qualche giorno a sgomitare per salire o scendere.

 

 

Di certo a una certa ora avrete un languorino e allora tanto vale mangiare qualcosa a buon mercato ma eccellente come una pizza. Nella zona vi alzate da tavola spendendo 10 euro a testa, al più. Si, perché il segreto delle pizzerie, quello che ha consentito loro di vivere e proliferare con la buona e la cattiva sorte è l’affluenza. Margini bassi, ma grandi quantità di prodotto in uscita.

Ecco i miei suggerimenti se siete in cerca di un intermezzo gustoso durante la vostra caccia ai pastori:

LE PIZZERIE
Gino Sorbillo (Sorbillo)

Pizzeria Di Matteo

Enzo Cacialli (Dal Presidente) dove inizia la stirpe dei “pizzaioli” di Clinton

Pizzeria I Decumani

Ma per andare davvero a fondo: tra le 46 della App Guida alle Migliori Pizzerie

Gigi Sorbillo

La Figlia del Presidente

Il Figlio del Presidente (Via Duomo, 181)

Donnaregina

Pizzeria Ristorante Port’Alba. Perfetta per un snack: una pizza “a portafogli”.

Capasso. Anche qui la pizza a Portafogli esce dal mattino presto di continuo.

Lombardi a Via Foria

Pizzeria Da Michele


BAR, TRATTORIE, LOCALI

– Una pasta e fagioli e una braciola al ragù da La Campagnola (Via Tribunali, 47)
– Un gelato o un bel pezzo di cioccolata foresta da Gay Odin (Via Benedetto Croce, 61)

– Un goccio di limoncello da Limonè (Piazza San Gaetano, 72) dove potrete ammirare il laboratorio e un pozzo che dà sul Tempio di Castore e Polluce

– Un caffè al Bar Nilo (Largo Corpo di Napoli) con incluso un’offerta all’altarino che custodisce il “Capello miracoloso di Diego Armando Maradona”

– Una birra o un tè al Perditempo (Via San Pietro a Maiella, 8), localino alla moda e alternativo al punto giusto

– Una bella centrifuga di frutta e verdura da Arteteca (Vico san Pietro a Maiella, 6)

– Un piatto vegetariano, tra cui la gigante insalata della casa a Il Sorriso integrale  (nello stesso Vico) che dispone anche di uno simpatico spaccio bio

– Un aperitivo con stuzzichino gourmet al Cheese Bar de La Stanza del Gusto (Via Costantinopoli, 100)

 

Monica Piscitelli e Mario Avallone

 

– Un souvenir come una bottiglia di vino campano, di olio extravergine o un babà al limocello all’Enoteca Scagliola (Via San Pietro a Maiella, 15)

Buon divertimento!

siamo arrivati: La Campagnola

3 Commenti

  1. ……. ORMAI DA ANNI PER NOI “CASERTANI” E’ TAPPA FISSA TRA SAN GREGORIO ARMENO E LE MAGNIFICHE PIZZERIE, NON E’ DA ESCLUDERE UN SALTO ANCHE DA MARIO AVALLONE (STANZA DEL GUSTO) QUEST’ANNO CON WINEVENT E CON IL CIRCOLO DELLA DEGUSTAZIONE SAREMO LI CON UN GRUPPO DI AMICI PIEMONTESI E LAZIALI ………..

  2. il 26 dicembre gita a Napoli e ad ora di pranzo trovo Di Matteo e Sorbillo chiusi, come quasi tutte le chiese della zona che hanno orari incomprensibili. Napoli è magica e ti consoli facilmente con le sfogliatelle di Scaturchio, la pizza di Starita, e il golfo e il calore delle persone. Però nel periodo dei presepi…

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