Gragnano: l’insuperabile vino della festa che profuma di mare e di montagna. Guida ai produttori
di Antonella Amodio
Per introdurre questo articolo, prendo a prestito il termine “insuperabile” che lo scrittore Mario Soldati aveva usato per descrivere il vino Gragnano. Insuperabile perché – per quanto ce ne siano di simili – nessuno raggiunge alti consensi presso gli esperti, gli appassionati e i neofiti, come il vino Gragnano.
Piace per quella effervescenza che sprigiona profumi di frutta e di fiori, che si alternano alla forte componente di nuance marina. Sì, nota marina, perché le uve con le quali si produce il gragnano – aglianico, piedirosso e sciascinoso per il 60% e a seguire soldi di tintore, di castagnara, jaculillo, palombina, olivella, gelse e ulteriori biotipi locali – crescono il più delle volte in antichi micro vigneti misti, non lontani dal mare Mediterraneo, là dove bagna il Golfo di Napoli e la Costiera Sorrentina.
Territorio della provincia di Napoli, che va dalle vigne della città metropolitana e prosegue per Castellammare di Stabia, fino a Punta Campanella, il promontorio che si allunga verso il mare, passando per Gragnano. Luoghi di formazione vulcanica, che arrivano fin sopra i Monti Lattari a 500 metri di quota. Non a caso il Gragnano si abbina bene alla cucina di pesce e di carne, per la moderata tannicità e per la presenza di acidità percepita come freschezza. Inoltre va servito freddo. Un vino che riesce ad esaltare il territorio mentre il territorio esalta il vino: uno scambio di tipicità, tradizione e cultura che vede affondare le radici in secoli di storia.
La rinascita la si deve alla famiglia Martusciello. Proprio grazie ad Angelo e a Gennaro – nonché al lavoro della cantina di famiglia, “Grotta del Sole” – nel 1994 il Gragnano – insieme con il Lettere – fu insignito della Doc Penisola Sorrentina (concessa solo a vini ottenuti da uve coltivate nei vigneti dell’intero territorio dei comuni di Gragnano, Pimonte, Lettere, Casola di Napoli, Sorrento, Piano di Sorrento, Meta, Sant’Angelo, Massa Lubrense, Vico Equense, Agerola e parte collinare di Castellammare di Stabia).
Oggi il lavoro di tutela e promozione continua con Salvatore Martusciello e sua moglie Gilda Guida, nella loro piccola cantina “artigianale” dove – tra i vini prodotti – il Gragnano ricopre un ruolo importante. Diversi produttori si dedicano a questo vino con serietà e dedizione, e tanti sono gli appassionati che scelgono di berlo. Qualità e tipicità, piacevolezza, semplicità e appagamento, questo è ciò che resta dopo aver bevuto il Gragnano, il vino che ha anche un ottimo rapporto prezzo/qualità.
Un detto napoletano recita: “Se vuoi vivere bene, bevi Gragnano”. E allora “salute!”.
Ottouve Gragnano Doc Penisola Sorrentina Salvatore Martusciello
Porpora con riflessi violacei, vivace e dalla spuma sottile. Olfatto composto da note fresche di lampone, fragola, viola e nuance vegetale, mentre al gusto è fresco, snello, salino, dinamico e di bella bevibilità. Chiude lungo con il tipico e invitante finale dolce amaro.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Iovine
Dal colore rosso rubino intenso e spuma briosa. Chiari profumi di lampone, fragoline e ribes, richiamano la piacevolezza del sorso fragrante e fruttato. La chiusura ha una sottile e godibile vena tannica.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Cantine Federiciane
Rosso porpora e unghia violacea. Spuma delicata e persistente. Decisi profumi di amarena, lampone e viola articolano il sorso scattante, fresco e iodato. Il tannino è appena percepito ed il finale dolce amaro è coerente e piacevole.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Sannino
Rubino violaceo con spuma intensa. Fragrante e tradizionale nelle note di frutta rossa e accenni fermentativi. Il sapore è teso, fresco e salmastro e la chiusura evidenza la rusticità del vino.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Cantine Astroni
Rubino violaceo concentrato con spuma persistente. Profumi intensi di ciliegia, amarena e note floreali. In bocca è deciso, fresco e particolarmente sapido. Il finale prolungato sottolinea l’ottima corrispondenza gusto-olfattiva.
Fuoco Di Forra Gragnano Doc Penisola Sorrentina Fiore Romano
Rubino violaceo e spuma decisa. Profumi di frutta rossa e di crosta di pane. All’assaggio ha acidità viva e leggera increspatura tannica. Il finale rilascia una piacevole nota di foglia di pomodoro.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Cantine Il IV Miglio
Rubino scuro con unghia violacea e spuma intensa e persistente. Olfatto di note fragranti di fragola e ribes nero. All’assaggio ha una buona progressione con tannini accennati e ottima freschezza. Marino, scorrevole e persistente.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Ciro Scala
Rubino con riflessi violacei. Spuma compatta. Olfatto con note vinose di prugna e fragola e sottofondo vegetale. All’assaggio ha un buon equilibrio acido/tannico. Chiude con la classica sensazione dolce amara.
Gragnano Doc Penisola Sorrentina Balestrieri
Rosso intenso con unghia violacea e spuma ricca ed esuberante. All’olfatto ha chiari richiami ai frutti rossi, mentre in bocca la morbidezza, accompagnata dalla sensazione amara, è sostenuta dall’acidità viva. Sapido e persistente.
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Mancano due cantine del territorio e che fanno ottimi prodotti: Cantina Mariano Sabatino e Cantina Fontanella.
Egregio Marco
vero è che le cantine che cita sono produttori di Gragnano. Ma, come mia abitudine – e sopratutto per regola deontologia- scrivo dei vini che ho avuto mi degustare.
Tanto le dovevo.
Cordialità
Peccato per la chiusura di Grotta del Sole cantina che ha rilanciato il Gragnano e Lettere….
Ho provato Ottouve della stessa famiglia ottimo vino ma di difficile reperibilità se non on line e di produzione limitata.
Fortunatamente Astroni si riesce a trovare in qualche negozio di alimenti Campani, ottimo anche Sannino e Cantine Federiciane.
Un vino da far conoscere maggiormente, meno male che questo articolo contribuisce in maniera efficace.
Carpe diem