Vinitaly 2010. Taste Campania: le grandi annate


Con Gabriella Ferrara e Marco Starace

Si è svolta nell’arco del programma delle degustazioni di Vigna Felix organizzate dalla Regione Campania in collaborazione con Ais Campania, la degustazione TASTE OF  CAMPANIA LE GRANDI ANNATE, condotta dal giornalista e responsabile settore vino Slow Food Luciano Pignataro con Marco Starace. Cinque  i vini in degustazione, autentici crus di territorio, Irpinia e Costa d’Amalfi.

Greco di Tufo Vigna Cicogna 2006 Benito Ferrara, un grande bianco travestito da rosso, color giallo dorato, intensi sentori minerali e di pietra focaia con il caratteristico finale amarognolo dei vitigni campani di questa tipologia, lunghissima la persistenza aromatica , forse appena un po’ invadente l’alcool. @@@@

Fiorduva Costa D’Amalfi Doc 2006 Marisa Cuomo,
la viticoltura eroica di una delle poche vere vignaiole campane, Marisa Cuomo. L’ azienda ha riportato in vita antichi vitigni autoctoni della zona: pepella, fenile, ginestra e ripoli.Colore giallo paglierino dorato, grande freschezza, complessità , mineralità e perfetta corrispondenza con questo fantastico territorio simile al paradiso @@@@@

Poi tre Taurasi docg di scuole diverse:

La prima è una versione  classica ,  Clelia Romano famosa per il suo Fiano da manuale,  produce da anni il Vigna Andrea Taurasi docg , abbiamo saggiato il 2006, grande frutto, amarena, tannini morbidi e  finale speziato@@@

La seconda versione è  un vino famoso a livello internazionale, Vigna CinqueQuerce Salvatore Molettieri. In degustazione il 2004, l’annata austera delle 5 stelle, frutto molto intenso, tutto molto sopra le righe, l’immagine piu’ conosciuta del Taurasi@@@@

L’ultima versione è quella della ricerca.,  il Taurasi dei professori, quello di Contrade Taurasi, della squadra Lonardo, De Simone, Moschetti. Abbiamo assaggiato la riserva 2003, grande profondità , colore rubino vivace, acidità strepitosa, fusa in un eccezionale e persistente corredo aromatico.

In chiusura divertente gioco didattico a riprova della grandezza del Greco di Tufo, abbiamo riportato al palato il Vigna Cicogna di Benito Ferrara, altro che blanc de noir, una potenza e una pulizia piu’ forte di qualsiasi rossoJ

Hanno partecipato alla degustazione molte persone non campane, l’immagine offerta è stata entusiasmante, il quadro della Campania enologica  del futuro, la viticoltura che investe sui crus e sulla specificità delle singole annate.
autentici sorsi di territorio.

Giulia Cannada Bartoli

2 Commenti

  1. Ho conosciuto personalmente la Sig.ra Ferrara aVerona: grandi vini, perfettamente in linea con la valida persona!
    Achille

    ps: qualcuno può spiegarmi perchè le nostre cantine maggiori non erano nel padiglione Campania?

    1. Ciao Achille, te ne sei accorto soltanto adesso? Da anni, ormai, le aziende più blasonate ricercano “visibilità ” maggiori in aree più frequentate del Vinitaly. Il problema ora non è non farle andare in altri padiglioni, ma fare in modo che l’interesse verso la nostra regione aumenti e qundi rendere più appetibile l’area. Come? Promozione del territorio, più manifestazioni,fare sistema, istituzioni più attente allo sviluppo enoico e bla,bla,bla… Insomma le solite cose che ci diciamo da anni e che puntualmente sono disattese. Magari qualcuna di quelle aziende ha anche delle grosse responsabilità…

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