Vini Viticoltori Polito – Nuove annate
di Enrico Malgi
Tempo di vendemmia, peronospora e condizioni climatiche avverse permettendo ovviamente, ma è tempo anche di imbottigliamento di nuove annate e, quindi, è d’uopo in questo momento visitare le aziende vitivinicole per assaggiare i nuovi vini appena lanciati sul mercato. Per questo da qualche settimana sto facendo la spola tra il Cilento e l’Irpinia con mio sommo piacere perché, nonostante quello che paventavo, tutto sommato ho trovato una situazione abbastanza normale, tanto che la resa, seppur segnata da una produzione più minimale rispetto agli anni passati, si è attestata su livelli di buona qualità.
Questa volta spetta parlare dell’azienda Viticoltori Polito di Agropoli, gestita da Carlo terza generazione di un’impresa storica cilentana. Sei le bottiglie assaggiate nell’occasione, di cui una di nuova entrata.
Falanghina Campania Igp 2022.
Solo Falanghina maturata in acciaio per quattro mesi. Elevazione in vetro per due mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Alla vista si appalesa un luminoso colore giallo paglierino, appena scalfito sui bordi da giovani lampi verdognoli. Spettro aromatico nitido e preciso ed interessato da variegati ed eterogenei profumi di mela golden, pera kaiser, melone bianco, albicocca, clementina, banana, pompelmo, tiglio, salvia e corroboranti parvenze speziate. In bocca penetra un sorso estremamente fresco, godibilmente morbido e delicatamente sapido, che poi sfocia in uno sviluppo palatale vibrante e tonico, elegante e citrino, lineare e succoso, aggraziato e dinamico. Aplomb seducente e raffinato. Buona la serbevolezza. Finale appagante. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Saracé Fiano Cilento Dop 2022. Fiano in purezza. Affinamento in acciaio per quattro mesi ed elevazione in boccia per due mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Nel calice serpeggia uno splendente cromatismo paglierino giovane attraversato da riflessi verde clorofilla. Espansivo e propositivo il bouquet che fa leva sull’immediatezza comunicativa, fiondando verso il naso aggraziate e promiscue essenze di mela renetta, pesca bianca, fico, susina gialla, mandarino, nocciola, ananas, biancospino, erbe aromatiche e briciole speziate. L’attacco in bocca si rivela succoso, acido, glicerico, felpato, elegante, soave, sapido e cristallino. Contatto tattile ben calibrato, ammiccante, suadente, intrigante, rotondo, seducente, palpitante e ricco di un frutto croccante e saporito. Longevità tutta da scoprire. Affondo finale abbastanza persistente. Da provare su un risotto ai frutti di mare e frittura di pesce di paranza.
Riva Fiano Cilento Dop 2020. Fiano al 100% lavorato massimamente in acciaio e parte in tonneaux, con affinamento di un anno e mezzo. Elevazione in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di intorno ai 15,00 euro.
Nel calice occhieggia un irradiante colore giallo paglierino venato di striature verdoline. Il naso si tuffa nel bicchiere per annusare esplosive e multiformi fragranze di nocciola, mela annurca, pera coscia, agrumi, ananas, gelsomino, ginestra, timo, citronella, eucalipto e rimembranze dolcemente speziate. In bocca esordisce un sorso diretto, roccioso, avviluppante, balsamico, tagliente, arrotondato, morbido, sapido, intrigante, rassicurante, sfaccettato, elegante, vibrante di energia e deciso nel carattere. Progressione palatale incisiva, densa, tonica, armonica, equilibrata, pervasiva e dinamica. Una versione di Fiano decisamente convincente. Longevità a lunga scadenza. Spinta finale su toni edonistici. Da preferire su una paella di pesce e mozzarella.
Lyù Spumante Bianco Metodo Classico Dosaggio Zero 2019. Blend di Falanghina all’80% e saldo di Fiano. Presa di spuma a dicembre 2019 e sboccatura a dicembre 2021, quindi sosta di due anni sui lieviti. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro. Si tratta di una nuova etichetta aziendale.
Alla vista rifulge un dorato, brillante e goliardico colore giallo paglierino. Spuma soffice, compatta e voluminosa. Variegato, coreografico e fine il perlage, ricco com’è di bollicine minuscole, molteplici e durature. Appena il naso si protende verso il calice le narici vengono subito stuzzicate da elegiaci profumi di agrumi, mela verde, cantalupo, piccole drupe del sottobosco, burro fuso, biscotti della nonna, vaniglia, coriandoli floreali di glicine e di lavanda e tocchi vegetali di menta e di timo. Palato fresco, delicato, petillant, aromatico, sapido, rotondo e dinamico, prodromo perfetto per un sorso così cremoso, molto secco, energico, vibrante, scattante ed elegante. Finale gradevole. Da preferire su un piatto di molluschi e crostacei e pollo in fricassea con contorno di melanzane.
Corsaro Aglianico Cilento Dop 2020. Soltanto Aglianico maturato per un anno in tonneaux e poi affinato in vetro per tre mesi. Tenore alcolico di quindici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Calice tinto da un sontuoso colore rosso rubino, che vira già verso il granato. Al naso sale una miriade di ottimali e pluralistici aromi di amarena, piccole bacche del sottobosco, credenziali di fiori rossi, vegetali freschi e folate speziate di vaniglia, noce moscata e zenzero. Compiacente anche la parte terziaria. Sulla lingua atterra un sorso molto caldo e che poi si rivela seducente ed accattivante per voluminosità, struttura, corposità, profondità, rotondità, sapidità e freschezza. Impalcatura tannica fitta e grintosa. Coté tonico, solido, vitale, armonico, affascinante e raffinato, tanto da stimolare la beva e trasmettere poi un senso di pura felicità. Siamo appena all’inizio del percorso. Chiusura intensa e molto persistente. In abbinamento ad una grigliata di carne e/o a formaggi semistagionati.
Don Vito Aglianico Cilento Riserva Dop 2017. Aglianico in purezza. Due anni di permanenza in tonneaux di rovere francese e poi affinamento in boccia per un anno. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.
Livrea colorata da una sfavillante tonalità di rosso fuoco. Impronta aromatica costellata da un composito crogiolo dal quale si sprigionano voluttuosi, molteplici ed intensi profumi di ciliegia, prugna, mela, ribes, mirtilli, more, viola, macchia mediterranea, pepe nero, chiodi di garofano, anice, terriccio, caffè, liquirizia, tabacco, china, grafite ed impregnato anche di umori empireumatici. Approccio palatale focoso, scalpitante, balsamico, mentolato, sapido, glicerico, aristocratico e ricco di insondabile profondità. Botta di calore in bocca, la quale riceve un sorso ampio, etereo, avvolgente, verticale, materico, tonico, strutturato, complesso e dinamico e segnato poi da tannini imperiali. Longevità a lunga gittata. Affondo finale persistentemente epicureo. Perfetto l’abbinamento con un agnello al forno con patate e formaggi stagionati a pasta dura.
La piccola azienda Polito si conferma ancora una volta all’apice della viticoltura cilentana, perché i suoi vini possiedono sempre un marchio di alta qualità. Da quest’anno è entrato nel portfolio anche lo spumante metodo classico che mancava. I prezzi delle bottiglie praticati poi sono sempre convenienti, come succede per fortuna in tutte le aziende del Cilento.
Sede ad Agropoli (Sa) – Via Malagenia, 19 – Località Mattine
Tel e Fax 0974 1987052
[email protected] – www.politoviticoltori.com
Enologo: Carlo Polito
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Sangiovese, Fiano, Falanghina, Trebbiano, Malvasia Bianca e Chardonnay.
Scheda del 7 ottobre 2022
di Enrico Malgi
Lo so, può sembrare strano definire un’azienda “storica” quando la sua data di nascita supera appena i cinquant’anni. Tutto questo, però, non è inverosimile se rapportato alla cultura vitivinicola cilentana che è ancora molto giovane, perché ha mosso i primi passi soltanto verso la fine degli anni ’60. In quel periodo, infatti, poche e piccole imprese decisero di dedicarsi seriamente allo sviluppo vitivinicolo locale attraverso l’impegno di giovani rampanti, che cominciarono a produrre sistematicamente bottiglie di vino in modo più professionale e commerciale, mettendo da parte il pressapochismo e l’empirismo che avevano dominato fino a quel momento.
Una delle aziende della prima ora è stata quella dei Viticoltori Polito di Agropoli, prima con Vitoe poi in successione
con suo figlio Vincenzo ed infine con l’attuale titolare il nipote enologo Carlo.
Come di consueto, in questi giorni ho avuto l’ennesima possibilità di degustare in anteprima alcuni vini aziendali di nuove annate, due bianchi ed un rosso.
Falanghina Campania Igp 2021. Solo Falanghina maturata in acciaio per quattro mesi. Elevazione in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Gioiosamente splendente di un giallo paglierino il bel colore che traspare nel bicchiere. Bouquet intensamente coronato da un avvolgente pot pourri di caratteristici profumi, che si espandono a iosa verso un complice naso che in tal modo esplora goliardiche e multiple essenze di melone bianco, clementina, pera, mela, banana, mandorla, ginestra, mentolo e macchia mediterranea. Bocca comprensiva ed accogliente, destinataria di un sorso rinfrescante, citrino, morbido, elegante, aggraziato, sapido e seducente. Gusto setoso, delizioso, lineare ed ottimamente modulato. Affondo finale davvero appagante. Da sposare a piatti a base di pesce senza pomodoro e latticini freschi.
Saracé Fiano Cilento Dop 2021. Fiano in purezza sempre affinato per quattro mesi in acciaio e poi elevato in boccia per due mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 13,00 euro.
Veste cromatica segnata da un appariscente e goloso colore giallo paglierino, appena venato di lampi verdognoli. Impatto olfattivo decisamente attraente,
che in primis esprime voluttuose risonanze fruttate di pesca gialla, susina, fico, cantalupo, mandarino e nocciola, a cui si accodano subito dopo sensitive percezioni di biancospino, gelsomino, erbe aromatiche ed influssi marini. In bocca penetra un sorso arrotondato, glicerico, tagliente, polposo, fibroso, denso e sfaccettato. Tensione palatale
suadente, carezzevole, sapida, reattiva, scattante e ben ritmata. Buona la serbevolezza. Fraseggio finale persistente e godurioso. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Corsaro Aglianico Cilento Dop 2020. Aglianico al 100% maturato per un anno in tonneaux e poi affinato in boccia per tre mesi. Tenore alcolico di quindici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Bicchiere tinto da un fulgido ed intenso colore rosso rubino.
Dal maestoso crogiolo si sprigionano impagabili nuances di tanta buona roba. L’incipit è giustamente appannaggio di sospiri fruttati di drupe della pianta e del sottobosco. seguiti subito dopo da afflati floreali di violetta e di rosa e da languidi aromi vegetali di timo, salvia, aneto e finocchietto selvatico. Lo scrupoloso naso intercetta poi omogenei sbuffi speziati, insieme a lusinghiere connotazioni terziarie di incenso, tabacco, liquirizia, caffè e goudron. Sulla lingua atterra un sorso avvolgente, voluminoso, secco, caldo, complesso, strutturato, temprato e sapido. Percezione palatale solida, tonica, superba, tesa, rotonda e raffinata. Trama tannica ottimamente ordita. Capacità di serbevolezza a lunga scadenza. Persistenza finale ad oltranza. Da preferire su un bel cosciotto di agnello al forno con patate e caprini stagionati.
E qui la storia continua, riservandoci sempre liete sorprese da parte di un’azienda cilentana che non delude mai. Avanti così!
Sede ad Agropoli (Sa) – Via Malagenia, 19 – Località Mattine
Tel e Fax 0974 1987052
[email protected] – www.politoviticoltori.com
Enologo: Carlo Polito
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Sangiovese, Fiano, Falanghina, Trebbiano, Malvasia Bianca e Chardonnay.
24 agosto 2020
di Enrico Malgi
La storica azienda Viticoltori Polito di Vincenzo e Carlo è alle porte di Agropoli sud. A condurre le danze adesso ci pensa Carlo, laureato in Enologia ed a cui il papà ha affidato il testimone da qualche anno.
Sei le etichette in degustazione.
Falanghina Campania Igp 2019. Falanghina in purezza lavorata in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Classica Falanghina dal colore giallo paglierino lucente. Al naso mandarino, pesca, mela, banana, ginestra e fiori di limone. Afflati di balsamo e di mentolo. Sorso gentile, affusolato, fresco, sapido e morbido. Beva setosa, delicata e cristallina. Finale delizioso e gaudente. Su un piatto di vermicelli alle vongole e formaggi freschi.
Saracé Fiano Cilento Dop 2019. Soltanto Fiano, maturato quattro mesi in acciaio ed affinato in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro.
Colore giallo paglierino giovane e limpido. Corredo aromatico di clementina, albicocca, fico e nocciola, intersecati poi a rimandi di gelsomino, biancospino, fieno e menta. Sorso fresco, nitido, morbido, felpato, elegante, suadente e carezzevole. Chiosa sapida. Bocca succosa, lineare e ben ritmata. La chiusura è godibile e pervicace. Da spendere su un risotto ai frutti di mare e mozzarella.
Paes Aglianico Paestum Igp 2018. Aglianico al 100% maturato per dieci mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro. Nuova veste grafica della bottiglia.
Colore rosso rubino. Note fruttate e floreali innanzi tutto insieme con cadenze vegetali di macchia mediterranea. Aglianico alquanto originale in fase gustativa, perché elargisce in prima istanza morbidezza, bevibilità ed eleganza, anche se è sostenuto da una buona struttura di base. La trama tannica da parte sua risulta ammansita e gentile. Il sorso è attraente, armonico, sapido, seducente e gioioso. Retroaroma carezzevole e sensitivo. Buono quindi anche per una zuppa di pesce.
Emblema Aglianico Paestum Igp 2017. Blend di Aglianico all’85% e saldo di Sangiovese. Fermentazione in legno ed affinamento in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 11,00 euro.
Colore rosso rubino.Naso di bacche piccole e medie, florerali e nuances vegetali di ottima caratura, spezie. Sorso secco, teso. Al palato sensazioni armoniche, sapide, eleganti, temprate e composite. Superbi i tannini. Allungo finale persistente. Su pasta al ragù e carne rossa.
Corsaro Cilento Aglianico Dop 2017. Solo Aglianico maturato per un anno in tonneaux ed elevazione in vetro grande per tre mesi. Alcolicità di quattordici gradi.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino carico. Bouquet pregno di percezioni olfattive di sottobosco, ciliegia e prugna, floreali e vegetali di ottimo rilievo. Ccomponenti terziarie e speziate. In bocca sorso caldo, terroso e rotondo. Percezione di freschezza. Beva di grande spessore, che denota corposità, eleganza e grazia. Calibrata ed elegantea la trama tannica. Chiusura intensa. Da provare su un cosciotto di agnello al forno con patate e su cacioricotta cilentano.
Don Vito Cilento Aglianico Riserva Dop 2016. Aglianico in purezza, che ha trascorso due anni a maturare in barriques e tonneax e poi un anno di elevazione in boccia. Gradazione alcolica di quindici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro. Vino dedicato al capostipite, papà di Vincenzo e nonno di Carlo.
Colore profondo rosso nel bicchiere. Timbro aromatico di estremo interesse olfattivo, che dispiega al naso le sue ampie connotazioni di amarena, ribes, mirtilli, more, fiori rossi, terriccio, radici e bacche mediterranee. Allure balsamica, mentolata e speziata. Oggettivazioni terziarie di tabacco, caffè, liquirizia, grafite e goudron. L’attacco in bocca è caldo ed etereo, ma subito dopo anche raffinato, strutturato, avvolgente, tagliente, tonico e dinamico. Tannini ben calibroi. Allungo finale intenso e persistente. Su cacciagione e formaggi stagionati.
Anche stavolta i vini di Polito hanno mantenuto le promesse. Si tratta, infatti, di eccellenti ambasciatori del territorio cilentano, che testimoniano la capacità produttiva di una piccola e storica azienda a conduzione familiare attiva fin dagli anni ‘60.
Sede ad Agropoli (Sa) – Via Malagenia, 19 – Località Mattine
Tel e Fax 0974 1987052
[email protected] – www.politoviticoltori.com
Enologo: Carlo Polito
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Sangiovese, Fiano, Falanghina, Trebbiano, Malvasia Bianca e Chardonnay.
6 Commenti
I commenti sono chiusi.
Provata quest’anno a Paestum, bevuto il Saracè..piaciuto molto non ti puoi distrarre qualche anno che il mondo intorno a te cambia e si evolve. Bravi!
Enzo e Carlo Polito sono anni che mantengono uno standard qualitativo di alto livello, come capita per fortuna a tutte le altre aziende cilentane.
Si assolutamente, magari sono stato io poco attento a queste realtà….non è l’unica cantina cilentana che non conoscevo e che ho provato quest’estate..anche Riflesso rosso di Cantine Botti mi è piaciuto..ero rimasto a Maffini, San Salvatore,Ruotolo, Albamarina..De Conciliis, oggi da solo…
e San Giovanni
Tutte ottime realtà, insieme ad altre naturalmente.
Case bianche e qui la mia conoscenza si ferma…