Vini Palamà a Cutrofiano


Con i coniugi Palamà

Con i coniugi Palamà

di Enrico Malgi

Quando ho l’occasione di recarmi nel Salento una delle mie irrinunciabili tappe è quella di visitare l’azienda della famiglia Palamà di papà Ninì, con la moglie Isabella detta Isa ed i due figli Michele e Giorgio. Da molti anni seguo questa famosa azienda vitivinicola e so per certo che ci sarà sempre qualche ottima novità da assaggiare quando sono a Cutrofiano nella loro cantina. E così è successo puntuale anche stavolta, laddove ho assaggiato cinque vini, di cui due spumanti inediti dedicati ad Isabella.

Vini Palamà

Vini Palamà

Controetichette vini Palamà

Controetichette vini Palamà

Ed allora partiamo proprio con queste due nuove etichette.

Isabella Vino Spumante di Qualità Negroamaro Bianco Brut 2022. Metodo Classico. Negroamaro al 100% con le uve vendemmiate a metà agosto. Vinificazione in bianco ovviamente con presa di spuma in bottiglia. Tasso alcolico di undici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.

Alla vista si appalesa un brillante ed accattivante colore giallo paglierino. La perlacea coltre di spuma è vaporosa e compatta, mentre il perlage dispiega tout court bollicine fini e persistenti. Il bouquet esplicita poi una sontuosa carrellata di profumi che salgono impettiti al naso, disegnando così una voluttuosa complessità di tanta buona frutta fresca, che rimembrano l’amarena, la pesca gialla, l’albicocca, la mela golden, la clementina ed il ribes. In appresso si colgono poi gentili e variegati afflati di lavanda, biancospino, gelsomino, erbe aromatiche, miele d’acacia, pasticceria e burro fuso. In bocca entra un sorso secco, rinfrescante, brioso, cremoso, pulito, aggraziato, sapido e succoso. Silhouette slanciata, elegante, affascinante, deliziosa e delicata. Scatto finale edonistico. Da abbinare ad un risotto ai funghi porcini e carne bianca.

Isabella Vino Spumante di Qualità Negroamaro Rosato Brut 2022. Metodo Classico. Soltanto Negroamaro. Sboccatura dopo un anno dall’imbottigliamento. Tasso alcolico di undici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.

Veste cromatica punteggiata da un colore rosato giovane e vivace. Mousse in bella mostra. Coreografiche, plastiche e sospirose le ascensionali bollicine, così bene organizzate nel loro specifico compito, tanto da risultare molteplici, minuscole, fini, fluttuanti, ondeggianti e spavalde. Bouquet espansivo e generoso, che si approccia al naso attraverso una miriade di goliardici e gioviali aromi, che rimembrano in primis tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco in egual misura. Pregevoli poi gli svolazzi di glicine, mughetto, menta, timo, salvia spezie orientali e crosta di pane fresco appena sfornato. In bocca penetra un sorso deliziosamente effervescente e rinfrescante, secco e morbido, sapido e cremoso, voluttuoso ed elegante, equilibrato e rassicurante. Chiusura sgrassante e persistente. Da provare sulla pizza margherita e su un tagliere di salumi pugliesi.

Ingresso Vinicola Palamà

Ingresso Vinicola Palamà

Metiusco Rosato Salento Igp 2023. Negroamaro e basta. Vinificazione espressa attraverso il metodo del salasso dopo la criomacerazione. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa 15,00 euro.

Nel calice traspare un lucente colore rosato melogranato. Trascinante lo spettro aromatico, che stimola le narici attraverso un vortice di languidi e pluralistici profumi di amarena, chinotto, tamarindo, mela cotogna, fichi fioroni, fragole, cassis, rosa appassita, geranio, radici, guizzi vegetali di erbe aromatiche e sospirosi effluvi speziati. Impatto del sorso sulla lingua fresco, morbido, sensitivo, assuefatto, arrotondato, sapido, sensuale, armonico, arioso, agrumato e godibile. Contatto tattile affascinante, suggestivo, elegante, soave, intrigante, giocoso e leggiadro. Un rosato davvero meraviglioso, che possiede sostanza e linearità, grazia e complessità, tanto è vero che ha letteralmente conquistato gli americani. Da abbinare ad una zuppa di pesce alla gallipolina e pollo alla cacciatora.

Metiusco Rosso Salento Igp 2023. Blend di Negroamaro al 50% e saldo paritario di Malvasia nera e Primitivo. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di circa 15,00 euro

Vinicola Palamà Metiusco rosso in vari formati

Vinicola Palamà Metiusco rosso in vari formati

Calice tinto da un giovane, radioso e delicato colore rosso rubino-purpureo. Bouquet depositario di pregevoli e multiple percezioni olfattive di marasca, susina nera, piccole bacche del sottobosco, florealità vestita di rosso, sussurri di macchia mediterranea ed accenni speziati. In bocca fa il suo ingresso un sorso intenso, integro, teso, equilibrato, sapido, glicerico, succoso, ben ritmato e permeato da una trama tannica affusolata e permissiva. Palato di finezza e di espansione, per un gusto che si rivela arioso, seducente, elegante, espressivo, pimpante, ottimamente modulato e dinamico, per cui è facile attendersi una buona serbevolezza. Scatto finale appagante. Perfetto su un piatto di pasta al sugo e tagliata di carne arrosto.

Vinicola Palamà Enoteca

Vinicola Palamà Enoteca

D’Arcangelo Rosso Salento Igp 2015. Soltanto Malvasia nera di Lecce. Affinamento in barriques di secondo e terzo passaggio. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di circa 20,00 euro. Vino dedicato al papà di Ninì, fondatore dell’azienda Palamà.

La Malvasia nera, tipica varietà salentina di Lecce e di Brindisi, difficilmente viene prodotta in purezza, anzi il suo ruolo ideale è quello di supporto al Negroamaro nel classico blend del Salice Salentino.

Livrea costellata da uno sfolgorante colore granato ancora molto giovane. Crogiolo portatore di intensi, esplosivi e caleidoscopici profumi che trasmettono ad un naso curioso e birichino una solidale sventagliata di aromi, che si materializzano soro forma di ciliegia ferrovia, prugna, mandorla, mirtilli, ribes, more, violetta, doviziosi vezzi vegetali di timo e di salvia e sospiri speziati di noce moscata, chiodi di garofano, cannella e pepe nero. Ad abundantiam, anche le percezioni terziarie pretendono di partecipare al convivio, comunicando così sensazioni olfattive di liquirizia, tabacco, caffè torrefatto, incenso, cuoio e grafite. In bocca esordisce un sorso avvolgente, profondo, avvincente, irresistibile, imponente, balsamico, bene strutturato, rotondo, vitale, complesso, solido, tonico, tagliente e minerale. Tannini che si rivelano talentuosi e benevolmente smussati. Zenit ancora molto lontano. Progressione finale persistente ed amarognola, quasi piccante. Da associare ad un piatto di orecchiette al sugo di carne di cavallo e bombette pugliesi.

Che cosa aggiungere ancora a questa ennesima produzione di vini straordinari della famiglia Palamà? Penso che nel corso di tutti questi anni, in cui ho avuto il piacevole compito di assaggiare i vari millesimi, abbia ampiamente sperimentato la loro sempre costante, immutabile ed incontrovertibile bontà. Vini che conservano gelosamente dentro di loro il sacro fuoco mediterraneo, per trasmettere così emozione e passione infinite e che parlano di una Puglia (e del Salento in modo particolare) piena di luce e di contrasti e sempre viva e generosa.

 

Vinicola Palamà

Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6

Tel e Fax 0836 542865

[email protected] – www.vinicolapalama.com

Enologo: Michele Palamà col supporto di papà Ninì

Ettari vitati:12 – Bottiglie prodotte: 250.000

Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Malvasia nera e bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco di Alessano.

 

Scheda del 9 aprile 2024

Vini Palamà

Vini Palamà

di Enrico Malgi

Da molti anni mi sono pazzamente innamorato del Salento, territorio bimare, in tutto e per tutto per svariati motivi: la cordialità, l’accoglienza e l’ospitalità della gente; il clima mite; i paesaggi da favola; le spiagge meravigliose; e naturalmente la superba ed eccellente enogastronomia. Senza contare poi che in generale i prezzi praticati sono sempre molto contenuti.

Quando si parla poi della produzione dei vini vado a nozze, perché qui si trovano ottime ed economiche bottiglie, frutto di pregevoli vitigni autoctoni, come quelle elaborate da papà Ninì Palamà in perfetta simbiosi col figlio Michele in quel di Cutrofiano, in provincia di Lecce, che ho più volte assaggiate. Si tratta di una vecchia azienda che ha visto la luce nel 1936.

Anche stavolta ho avuto il privilegio di testare sei etichette di nuove annate equamente divise: due di bianchi, due di rosato e due di rosso appartenenti a due linee diverse, di cui quella denominata “Ninì” è stata dedicata da Michele a suo padre quando si è laureato enologo, venendo investito della responsabilità aziendale.  Sintomatica al riguardo la dedica che si legge a tergo delle bottiglie; “A mio padre, agli schiaffi che ho preso e agli insegnamenti che mi ha dato. A una passione che ho ereditato a suon di rimproveri, tra sorrisi rubati e fatica ripagata dalla soddisfazione. A lui dedico questo vino, il mio primo. Michele”.

Controetichette vini Palamà

Controetichette vini Palamà

Ninì Bianco Verdeca Salento Igp 2023. Soltanto Verdeca fermentata per metà in legno e metà in acciaio. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Nel calice lampeggia un luminoso colore giallo paglierino appena striato di riflessi verdolini. Dal caratteristico bouquet si sprigionano molteplici e goliardici profumi, che rimembrano in primis la fruttuosità della pera kaiser, della mela renetta, della nespola, del melone bianco, dell’ananas e della banana. In concomitanza emergono poi effluvi di gelsomino, giglio, sambuco, salvia, menta e caratteristiche minuzie speziate. In bocca penetra un sorso che subito si fa apprezzare per l’intrinseca freschezza, la giusta sapidità e la delicatezza del tratto gustativo, che si esplicita attraverso una silhouette snella, agile, languida, setosa, soave, elegante, vellutata e fascinosa. Allungo finale seducente ed appagante. Da bere giovane su un piatto di vermicelli a vongole e burrata andriese.

Ninì Rosato Susumaniello Salento Igp 2023. Susumaniello al100% maturato in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Delicato e splendente il colore rosato corallino che occhieggia nel calice. Spettro aromatico gradevolmente affastellato da prodighi e stuzzicanti profumi di amarena, clementina, melagrana, fragola, piccole drupe del sottobosco, tamarindo, rosa canina, geranio ed essenze vegetali di ottima connotazione. In bocca esordisce un sorso accattivante e seducente, teso ed avvolgente, morbido e bene equilibrato, sapido e succoso. Beva gradevole, pulita, intrigante, stimolante, sensuale, giocosa, aggraziata, raffinata, rotonda, ariosa, leggiadra e fruttata. Un rosato che si concede con grande immediatezza senza essere mai banale. Scatto finale godibile. Da provare su un tagliere di salumi salentini e pizza margherita.

Ninì Rosso Susumaniello Salento Igp 2023. Susumaniello in purezza. Affinamento in acciaio e barriques. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro.

Ninì Rosso Susumaniello Salento Igp 2023 Palamà

Ninì Rosso Susumaniello Salento Igp 2023 Palamà

Veste cromatica segnata da un colore rosso rubino carico e scintillante. Al naso si approcciano in primis intensi aromi di tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco, subito accompagnati da svolazzi floreali di rosso vestiti, sentori di macchia mediterranea e spunti godibilmente speziati.  L’impatto del sorso sulla lingua si rivela glicerico, rotondo, vellutato, balsamico, avviluppante, caratteriale, bene strutturato e dotato di una bella acidità che allunga. Tannini già levigati. Pregnanza gustativa armonica ed equilibrata e segnata da un fluido dinamismo, che fa presagire così un’ottima serbevolezza. Chiusura appagante e sospirosa. Da consumare su un piatto di ravioli al ragù e tagliata di carne arrosto.

Metiusco Bianco Salento Igp 2023. Blend in parità tra Verdeca e Malvasia Bianca. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.

Nel calice traspare un limpido e giovane colore giallo paglierino. Accattivante il sensoriale bouquet che si propone deliziosamente al naso, regalando subito profondi e tipici respiri fruttati di nocciola, mandorla, albicocca, pesca gialla, pera Williams ed essenze tropicali. In appresso ecco poi emergere modulate parvenze floreali e vegetali di mimosa, glicine, ginestra e macchia mediterranea, unitamente a refoli speziati. In bocca fa il suo ingresso un sorso aromatico, delicato, elegante, fresco, soave, gentile, morbido, cristallino, affabulatore e caratterialmente sapido. Sviluppo palatale dinamico, intrigante, infiltrante, senza scalini da salire e che prelude poi ad un finale setoso, armonico, seducente e godibile. Su un piatto di linguine ai ricci di mare e mozzarella.

Metiusco Rosato Salento Igp 2023. Solo Negroamaro. Il vino viene prodotto con il classico metodo a lacrima con salasso durante le prime ore della vinificazione. In seguito viene svinato e fatto maturare per sei mesi in acciaio. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro. Rosato che ha fatto incetta di copiosi premi in Italia ed anche all’estero.

Metiusco Negroamaro Rosato Salento Igp 2023 Palamà

Metiusco Negroamaro Rosato Salento Igp 2023 Palamà

Nel calice sfavilla un brillante colore rosato cerasuolo. L’espressivo crogiolo è portatore di intriganti, marcati e poliedrici profumi di marasca, lampone, mela cotogna, chinotto, bacche del sottobosco, scorza candita, violetta, rosa appassita, mirto, terriccio, humus, radici e zenzero. In bocca il sorso elabora subito un’ottima acidità, insieme ad una gioviale morbidezza, armonia, rotondità, suadenza, sapidità, vezzosità, flessuosità, sensualità e piacevolezza gustativa. Portamento classicheggiante, così fine, languido, elegante e sensuale. Retroaroma edonistico. Perfetto su un piatto di pasta e ceci e zuppa di pesce gallipolina.

Metiusco Rosso Salento Igp 2023. Blend di Negroamaro al 50% e saldo paritario di Malvasia Nera e Primitivo. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro.

Livrea tinta da uno smagliante cromatismo rosso rubino-purpureo. Bouquet ampio e pluralistico, che si approccia al naso sfoggiando un’ottima esplosione di ordinati aromi di ciliegia ferrovia, prugna, mandorla, carruba, ribes, mirtilli, more, viola, erbe aromatiche e giocosità speziate.  In bocca fa il suo ingresso un sorso profondo, performante, infiltrante, scalpitante, vibrante, tagliente di freschezza, ben ritmato, arioso, sapido, glicerico, polposo, contrastato, scattante, complesso, solido e tonico. Tannini vellutati, che scorrono lievi senza alcuna rugosità e così esaltano la beva. Finezza palatale intensa, piena, sontuosa e balsamica. Allure nobile, aristocratica e seducente. Serbevolezza aa lungo raggio. Retroarorma impagabile. Da preferire su un piatto di orecchiette al sugo e canestrato pugliese.

Come al solito ho assaggiato una batteria di vini territoriali di ottimo livello qualitativo, connotati poi anche da prezzi molto convenienti. I Palamà non si smentiscono mai, perché riescono a stare sempre in auge con molta nonchalance.

 

Vinicola Palamà

Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6

Tel e Fax 0836 542865

[email protected] – www.vinicolapalama.com

Enologo: Michele Palamà col supporto di papà Ninì

Ettari vitati:12 – Bottiglie prodotte: 250.000

Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia nera e bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco di Alessano.

 

Scheda del 23 marzo 2023

Vini Palamà

Vini Palamà

di Enrico Malgi

La degustazione dei vini da parte mia deve essere sempre obiettiva e non debbo mai lasciarmi influenzare dal sincero ed amichevole rapporto che si è instaurato negli anni con molteplici produttori. Proprio questo è quello che mi ripeto tutti i giorni quando stappo diverse bottiglie, frutto di un lavoro capillare di tante persone che conosco personalmente e di cui spesso ho avuto l’occasione di visitare le rispettive aziende.

Ecco qui per esempio una ricca campionatura di vini di nuove annate, otto per la precisione, di un’ottima azienda salentina a me molto cara e di cui sono stato spesso ospite in quel di Cutrofiano. Si tratta della Vinicola Palamà di papà Ninì e di suo figlio Michele

Controetichette Vini Palamà

Controetichette Vini Palamà

Metiusco Bianco Salento Igp 2022. Blend paritario di Verdeca e Malvasia bianca. Maturazione in acciaio ed affinamento in vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 13,50 euro.

Alla vista si presenta un solare e goliardico colore giallo paglierino, screziato da giovani e luminosi flash verdolini. Esemplare il bouquet, che subito espande sontuosi profumi fruttati di pesca gialla, clementina, albicocca, mela, pera, cocco e melone bianco. Caratteristici e molto interessanti poi gli afflati floreali di ginestra, fiori di pesco e biancospino, insieme con svolazzi vegetali di menta, sambuco, lavanda e timo, intersecati poi a sussurri speziati ed a guizzi di mediterranea purezza. Bocca molto disponibile, subito blandita da un sorso secco, fresco, aromatico, languido, agile, morbido equilibrato e sapido. Tensione palatale elegante, soave, aggraziata e vellutata. Da bere giovane. Allungo finale abbastanza persistente. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e latticini pugliesi.

Metiusco Rosato Salento Igp 2022. Negroamaro al 100% lavorato con la tecnica del salasso. Maturazione in acciaio per sei mesi e poi affinamento in bottiglia per altri tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,50 euro.

Metiusco Rosato Salento Igp 2022 Palamà con pollo alla cacciatora

Metiusco Rosato Salento Igp 2022 Palamà con pollo alla cacciatora

Vino pluripremiato in Italia e/o all’estero. La veste cromatica è segnata da un trasparente colore rosa chiaretto carico per via del salasso. Al naso salgono in primis ricordi fruttati di marasca, melagrana, chinotto, pompelmo rosa, fragola e tamarindo unitamente a tutta la vasta gamma del sottobosco. L’olfatto intercetta poi pluralistiche sventagliate profumate di rosa canina, geranio, macchia mediterranea, suggestioni speziate ed umori iodati. In bocca esordisce un sorso teso, glicerico, succoso, affabulatore, rotondo, sensuale, delizioso, intrigante, setoso, armonico, affascinante, elegante e fine. Gusto pervasivo, leggiadro e sontuoso, che anticipa una chiusura appagante e ben registrata. Fraseggio finale godibile. Perfetto in abbinamento con la pizza margherita ed una zuppa di pesce gallipolina.

Metiusco Rosso Salento Igp 2022. Composito blend di Negroamaro al 50% e saldo di Primitivo e Malvasia nera. Maturazione ed affinamento in acciaio e boccia. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 13,50 euro.

Nel bicchiere si esalta una scintillante tonalità di rosso rubino, attraversata da imberbi lampi purpurei. Crogiolo doviziosamente affastellato da variegate e multiple essenze di tanta buona frutta fresca della pianta, insieme a piccole drupe del sottobosco, unite insieme poi a suadenze floreali di violetta e di iris, a sospiri vegetali di erbe aromatiche ed a pulsazioni di spezie orientali. Impatto del sorso sulla lingua bello fresco e morbido, arioso ed irradiante, ottimamente tornito ed avvincente, calibrato e dinamico e nel complesso bene strutturato. Tannini talentuosi. Contatto tattile espansivo, ben modulato e ritmato, ricamato di finezza, pimpante, e seducente. Buona la serbevolezza. Retroaroma edonistico. Da preferire su un piatto di pasta al ragù e capocollo di Martina Franca.

Metiusco Anniversario Rosso Negroamaro Salento Igp 2021. Soltanto Negroamaro affinato parte in cemento e parte in barriques di rovere francese di secondo passaggio. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro.

Colore rosso rubino scintillante di gioia. Il bouquet esercita sicuramente una forte attrattiva sull’olfatto, il quale è ben lieto di annusare cospicui e generosi profumi. Si incomincia con palpitanti connotazioni fruttate di amarena, fichi fioroni, mela e mandorla, aggrovigliate a costumanze floreali e vegetali di ottima caratura. In prosieguo ecco materializzarsi piacevoli essenze speziate e godibili creptii terziari di liquirizia, tabacco, balsamo e goudron. In bocca fa il suo ingresso un avvolgente sorso così caldo, ma subito stemperato da una forte acidità. Sensazione tattile profonda, complessa, vibrante, passionevole, ben calibrata, glicerica, sapida e rotonda, frutto di un’ampiezza gustativa di notevole finezza. Trama tannica compenetrante. Longevità tutta da scoprire. Affondo finale molto persistente e relativamente amarognolo. Da spendere su un cosciotto di agnello al forno con patate e pecorini della Murgia.

D’Arcangelo Salento Rosso Malvasia Nera Igp 2021. Soltanto Malvasia nera per questo vino dedicato al padre di Ninì fondatore dell’azienda. Fermentazione in acciaio ed affinamento in barriques di secondo e terzo passaggio. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.

Bicchiere tinto da un solare e fulgido colore rosso rubino. Dall’esemplare crogiolo si sprigionano voluttuosi profumi di tanta buona roba. Il naso è costretto cosi a decifrare numerosi afflati di frutta, fiori e vegetali che tentano l’impossibile per potere primeggiare. Come di consueto è la percezione fruttata che prende il sopravvento, declinando da par suo generosi sospiri di avvincenti drupe della pianta e del sottobosco, che da buoni amici si spartiscono le rispettive competenze. Ovviamente al preparato banchetto non possono mancare pregevoli effluvi speziati e terziari che apportano il loro decisivo contributo. Da parte sua la bocca rincara la dose affermando la consistenza e la validità di un sorso caldo, ma anche fresco e depositario di tannini imperiali. Cotè balsamico, arioso e sospiroso. Siamo ancora all’inizio del percorso. Il finale certifica la totale voluttuosità di questo vino straordinario. Da preferire sugli ottimi piatti della terragna cucina salentina.

75 Vendemmie Negroamaro Rosso Salento Igp 2020. Negroamaro in purezza. Maturazione ed affinamento in acciaio, barriques e boccia. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 28,00 euro.

Notte fonda, scura e paurosa il rubineggiante colore che si scruta nel bicchiere. Lo spettro aromatico elargisce in un’unica soluzione fondanti e multiformi fragranze di marasca, scorza d’arancia, mandorla, ribes, mirtilli, carruba, uva passa, viola mammola, eucalipto, salvia, felce, noce moscata, pepe nero, cannella, canfora, incenso, tabacco, liquirizia, e caffè. In bocca fa il suo ingresso un sorso accogliente, protettivo, traboccante, tagliente, espansivo, accattivante, dominante, opulento, scalpitante, morbido e dinamico. Trama tannica superbamente evoluta. Quadro avvincente ed irresistibile e connotato poi da uno slancio ben ritmato. Potenziale di serbevolezza a lunga scadenza. Chiusura su toni persistentemente edonistici. Perfetto l’abbinamento con un piatto di pasta al ragù, grigliata di carne e formaggi stagionati.

Patrunale Collezione Privata Primitivo Rosso Salento Igp 2019. Primitivo al 100% prodotto soltanto in rare e favorevoli stagioni. Maturazione in acciaio. Affinamento in barriques di rovere francese di terzo passaggio. Alcolicità di quindici gradi. Prezzo finale di 31,00 euro.

Elettrizzante la solare livrea costellata da un colore rosso rubino carico che strizza l’occhio dal bicchiere. Genuino e solidale il rocambolesco corredo aromatico, che coinvolge in primis il naso com’è logico, ma anche tutti i restanti sensi. Qui si gioca ad oltranza nello scambiarsi la palla tra le varie componenti olfattive per arrivare fino in fondo: tanta buona frutta fresca di rosso vestita fa comunella con afflati floreali di identico colore. In appresso si concretizzano anche umori vegetali e speziati, insieme a costumanze terziarie di liquirizia, tabacco, caffè torrefatto, china, grafite, cuoio e goudron. Nel frattempo la bocca aspetta il suo turno per gustare un sorso etereo, arroventato, esplosivo, espansivo, esuberante, corposo, materico, austero ed imponente. Ma tra le righe risaltano anche percezioni tattili taglienti, morbide, sapide, minerali, fini e perfino eleganti. Trama tannica fitta, ma già gradevolmente levigata. Sviluppo gustativo sostenuto da una pulsazione tattile densamente ricamata ed irresistibile. Ottima la capacità di serbevolezza da parte di un vino che sa comunicare grande emozione. Retroaroma impagabile ed imperturbabile. Tanta carne a fuoco.

Metiusco Vino Spumante Bianco di Qualità Metodo Classico Dosaggio Zero 2020. Blanc de Noir da Negroamaro al 100%. Dopo la presa di spuma lo spumante sosta per due anni sui lieviti. Sboccatura a dicembre 2022. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 45.00 euro.

Sontuoso ed attraente il goliardico colore giallo paglierino. Coreografica e ben calibrata la vaporosa e spessa spuma, che funge da cappello per un perlage connotato da fitte, minuscole, fluttuanti e persistenti bollicine. Dal classico bouquet si espandono doviziosi profumi di melone bianco, clementina, mela renetta, pesca bianca, frutti del sottobosco, glicine, lavanda, zagara, erbe aromatiche e pasticceria secca e profumata. Le labbra hanno il privilegio di assaggiare in anteprima un invitante e voluttuoso sorso secco (meno di tre grammi di zucchero per litro), brioso, rinfrescante, affabile, divertente, giocoso, morbido, sapido, rotondo e cremoso. Silhouette flessibile, fine, voluttuosa, e seducente. Carbonica elegante. Strappo finale da sballo. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Bene, non c’è che dire: i vini del duo Palamà sono sempre supportati dalle stimmate dell’alta qualità e connotati poi da prezzi molto convenienti. Quando li assaggio, al di là dei millesimi in esame, penso subito a due cose estremamente importanti che fanno parte del loro Dna: affidabilità e rassicurazione. Proprio quello che ho trovato in essi anche stavolta. E non poteva essere altrimenti.

 

Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6

Tel e Fax 0836 542865

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Enologo: Michele Palamà col supporto di papà Ninì

Ettari vitati:12 – Bottiglie prodotte: 250.000

Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia nera e bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco di Alessano.

 

7 marzo 2022

Vini Palama'

Vini Palama’

di Enrico Malgi

Cosimo Palamà, detto Ninì, e suo figlio Michele (enologo) formano una perfetta ed affiatata coppia di eccellenti viticoltori salentini, sfornando di anno in anno pregevoli etichette territoriali che vanno alla conquista del mondo intero. E non è affatto una boutade questa, perché le bottiglie sono sempre oggetto di molteplici premi nazionali ed internazionali e di pura fidelizzazione da parte dei consumatori italiani e stranieri.

Come capita ogni anno, anche stavolta ho assaggiato in anteprima alcune bottiglie di nuove annate, tra cui un inedito spumante bianco.

Metiusco Salento Bianco Igp 2021. Blend di Malvasia bianca e Verdeca pari al 50%. Maturazione del vino in acciaio e vetro. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Nel bicchiere scruto un luminoso colore giallo paglierino appena attraversato da giovani lampi verdolini. Lo spettro aromatico è portatore di intensi e coreografici profumi di tanta buona frutta: pesca, albicocca, mela, nespola, melone, ananas e mandorla. L’aggancio con spiccate effusioni floreali e vegetali di ottima fattura vanno poi a completare l’interessante quadro olfattivo. In bocca entra un sorso rinfrescante, accomodante, aggraziato, suadente, elegante, delicato, sapido e morbido. Tattilità vellutata ed intrigante. Scatto finale appagante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.

Metiusco Salento Rosato Negroamaro Igp 2021. Soltanto Negroamaro lavorato con la tecnica del salasso. Maturazione in acciaio per sei mesi e poi altri tre mesi di elevazione in vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Proprio il salasso, che prevede una sosta maggiore sulle bucce, dona alla vista una tonalità di rosato molto carica simile ad un clairet girondino. Il bouquet è costellato da espressive e variegate suadenze di amarena, melagrana, fragola, ribes, mirtilli, clementina, violetta, geranio ed erbe officinali. L’impatto del sorso sulla lingua denota subito freschezza, soavità, setosità, sensualità e rotondità. Sviluppo palatale morbido, armonico e ben calibrato e che prelude ad una chiusura affascinante e goduriosa. Da consumare su una pizza margherita ed anche su una bella zuppa di pesce gallipolina.

Metiusco Salento Rosso Igp 2021. Un uvaggio di Negroamaro al 50% e saldo di Malvasia nera e Primitivo. Maturazione in acciaio e boccia. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Sfolgorante di rosso rubino leggermente striata di porpora la livrea. Sontuoso l’impatto olfattivo, che riesce a tessere magnificamente ricamate sensazioni di frutta della pianta e del sottobosco in egual misura. In appresso il naso annusa profumi floreali vestiti di rosso e coriandoli di macchia mediterranea. Sottofondo speziato. Sorso accattivante, arioso, tagliente, glicerico ed avviluppante, che così soddisfa le papille gustative. Trama tannica ottimamente ordita. Polpa tenera e saporita. Allungo finale decisamente edonistico. Ne avrà ancora per molti anni. Da associare ad un tagliere di salumi salentini e formaggi semistagionati.

Controetichette vini Palama'

Controetichette vini Palama’

Metiusco Vino Spumante Bianco di Qualità Extra Brut Metodo Classico 2019. Negroamaro in purezza lavorato in bianco. Sboccatura ad ottobre 2021 dopo due anni di sosta sui lieviti. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 35,00 euro.

Ecco qui il nuovo nato in casa Palamà, che va a completare l’ampia gamma dei vini aziendali. Alla vista si presenta un attraente colore giallo paglierino con riflessi dorati. Spuma soffice e compatta. Perlage ricco di bollicine fini e testarde, che non smettono di prendere l’ascensore. Un naso molto risoluto aspira dall’ampio bouquet cesellati e persistenti afflati di frutta fresca nostrana ed esotica, deliberate e metodiche nuances di lavanda, zagara, glicine, erbe aromatiche e delizie di dolci fatti in casa. Sorso sospiroso, brioso, secco, fruttato, spigliato, morbido, aromatico, sapido, delicato e gioioso. Palato fine, elegante e cremoso. Chiusura epicurea. Ottimo l’abbinamento con finger food ed un risotto alle fragole.

Metiusco Anniversario Salento Rosso Negroamaro Igp 2020. Negroamaro al 100%. Maturazione parte in acciaio e parte in barriques per un anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.

Bicchiere tinto da un fulgido colore rosso rubino vivo. Ventaglio olfattivo depositario di un esemplare e variopinto input profumato di ciliegia, ribes, mirtilli, fichi, mandorle, violetta, anice, zenzero e pepe nero. Senza trascurare poi le deliziose rimembranze terziarie di ottima caratura. Sulla lingua impatta un sorso caldo, profondo, propositivo, avvolgente, glicerico, strutturato, complesso e vibrante. Ottima la spalla acida che alimenta una gradevole freschezza per tutto il cavo orale. Coté espansivo, affascinante, elegante e sospiroso. Serbevolezza a lunga scadenza. Finale persistente e leggermente amarognolo. Da preferire su un piatto di pasta al ragù e grigliata di carne.

D’Arcangelo Salento Rosso Malvasia Nera Igp 2020. Soltanto Malvasia nera per questo vino dedicato al padre di Ninì fondatore dell’azienda. Fermentazione in acciaio ed affinamento in barriques di secondo e terzo passaggio. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.

Nel bicchiere si coglie un colore rosso brillante e luminoso. Il naso è permeato subito da una grazia sontuosamente fruttata di rosso vestita, che si allea poi a suggestioni floreali e speziate. Dal prorompente e pervasivo bouquet emergono poi ricordi terziari di liquirizia, china, cioccolato e goudron, insieme a sospiri di terra umida dopo una breve pioggerellina. Approccio palatale caldo e robusto, ma anche ben coordinato, teso e morbido. Tannini vellutati di finissima trama, che accarezzano le gengive. Percezione tattile balsamica, vibrante, ariosa e dinamica. Longevità tutta da scoprire. Finale libidinoso. Compagno perfetto di carne arrosto e formaggi stagionati.

Metiusco Salento Rosso Aleatico da Uve Stramature Igp 2021. Aleatico al 100% prodotto soltanto in annate particolarmente favorevoli. L’appassimento delle uve avviene direttamente sulla pianta. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di quindici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro la bottiglia di 50 cl.

Tonalità di rosso rubino molto luminoso. Timbro olfattivo generosamente segnato da un pot pourri di profumi che allietano dolcemente le narici. In primis si evidenziano effluvi di frutta essiccata come la prugna, i fichi, l’albicocca, il cocco, la nocciola, la noce e la mandorla. Subito dopo prendono il sopravvento suadenze di fiori appassiti, genziana, salvia, mirto, caprifoglio, miele e zenzero. In bocca esordisce un sorso amabile con una percezione di dolce ben misurato, non stucchevole e molto fresco. Il palato così risulta sensuale, equilibrato, armonico e perfino elegante nel suo incedere. Retroaroma libidinoso. Da abbinare a dolci senza crema e formaggi erborinati.

Come al solito i vini di Ninì e Michele Palamà, che assaggio puntualmente da molti anni, non deludono mai le aspettative, perché sono affidabili e sanno toccare le corde giuste per provocare un’infinita emozione. La coppia padre-figlio si completa a vicenda, senza alcuna prevaricazione. In questo modo se ne avvantaggia l’intera produzione, che riflette pienamente la grande tradizione vitivinicola salentina.

 

Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6

Tel. e Fax 0836 542865

[email protected]www.vinicolapalama.com

Enologo: Michele Palamà col supporto di papà Ninì

Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 250.000

Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera Bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco d’Alessano.

 

Aprile 2021

Vini Palama'

Vini Palama’

di Enrico Malgi

Questo maledetto covid ha prodotto tanti danni di varia natura, tra cui quello di impedirci di avere relazioni esterne e di viaggiare per divertimento o per lavoro. E’ una vera sofferenza per me non poter vedere i figli che vivono in Lombardia e così pure gli amici, i ristoratori ed i produttori vitivinicoli da cui prima della pandemia mi ci recavo spesso.

Una mia costante e privilegiata meta è stata sempre la Puglia e, soprattutto, il Salento con visite mirate ad aziende locali. Una di queste ha riguardato spesso la Vinicola Palamà di Cutrofiano di papà Ninì ed il figlio enologo Michele. Per fortuna, non potendo viaggiare ancora, mi fanno arrivare i vini fino a casa per poterli degustare, com’è successo anche in questa occasione per le nuove annate.

Metiusco Salento Bianco Igp 2020. Intrigante blend di Verdeca e Malvasia Bianca. Maturazione in acciaio e successiva elevazione in vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 10,00 euro ben spesi.

Colore giallo paglierino lucente ed appena scalfito da riflessi verde clorofilla. Stimolante il bouquet che si apre al naso: clementina, pera, mela, pesca, nespola, cantalupo, avocado, gelsomino, sambuco, rosmarino, lavanda, timo e menta. Note salmastre. In bocca fa il suo ingresso un sorso accattivante, fresco, ben modulato, aromatico, affascinante e sapido. Penetrazione tattile perfettamente in riga, snella, elegante, agile e languida, per un compiacente palato che si rivela così vellutato, infiltrante e succoso. Lo scatto finale è ottimamente registrato su toni appaganti. Da abbinare a piatti di mare e finger food.

Metiusco Salento Rosato Negroamaro Igp 2020. Negroamaro in purezza lavorato con la tecnica del salasso in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.

Nel bicchiere traspare un colore corallino luminoso. Naso curioso e birichino che vuole indagare compiutamente sulla componente olfattiva. Il responso non si fa attendere, denunciando così l’ampio crogiolo aromatico, ricco com’è di nuances di gustose ciliegie e di deliziose fragole di bosco, insieme a fragranze agrumate, caratteristiche suggestioni di rosa canina e credenziali di zenzero e di macchia mediterranea. Sorso gradevole, delicato, affascinante, armonicamente equilibrato, elegante e fine. Bocca fresca, morbida, sensuale e soave. Appeal elegiaco, godurioso ed appagante. Il finale è edonistico ed a lunga gittata. Da preferire su una pizza margherita e zuppa di pesce alla gallipolina.

Ninì Palamà Rosso Negroamaro e Primitivo Salento Igp 2020. Come indica l’etichetta si tratta di una coniugazione tra le due specie più importanti e diffuse del Salento, vale a dire Negroamaro e Primitivo. Maturazione in acciaio e legno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.

Trasparente e lucido il bel colore rosso porpora, leggermente venato di violaceo. L’approccio olfattivo manifesta subito una solidale accomunanza fruttata di amarena, prugna e sottobosco, seguita da intrecci floreali di viola e di geranio. Ricco e sensitivo il potenziale speziato. Golosi i risvolti terziari di ottima fattura. In bocca arriva un sorso secco, fresco, glicerico, balsamico, sontuoso, compatto, dinamico e rotondo. Sviluppo palatale avvolgente, vibrante, complesso, profondo, strutturato e corposo. Trama tannica giovane ma già bene integrata. Chiusura stilisticamente perfetta, segnata com’è da un retroaroma leggermente amarognolo. Da consumare su un piatto di pasta al ragù e carne arrosto.

Controetchette vini Palama'

Controetchette vini Palama’

Metiusco Salento Rosso Igp Negroamaro – Malvasia Nera – Primitivo 2020. Tris di vitigni salentini. Maturazione in acciaio. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.

Cromatismo punteggiato da uno sfavillante colore rosso rubino, screziato di porpora. Spettro aromatico intensamente affastellato da perforanti rigurgiti di marasca, susina, ribes, mirtilli e mirto. Nitide le percezioni floreali. Umori terrosi. Sulla lingua atterra un sorso morbido, accomodante, espansivo, arioso e ben ritmato. Verticalità palatale irradiante, calibrata, incisiva e consistente, Tannini affusolati. Frutto di rara eleganza. Siamo ancora all’inizio del percorso gustativo. Da associare ai saporiti piatti della terragna cucina salentina e/o a formaggi semistagionati.

Metiusco Anniversario Rosso Negroamaro Salento Igp 2019. Negroamaro in purezza. Maturazione parte in acciaio e parte in barriques per un anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro, un vero regalo. Un’etichetta questa che festeggia i venticinque anni di vita, frutto di una felice intuizione di Ninì, che porta avanti con grande passione e competenza insieme con Michele.

Livrea costellata da un limpido colore rosso rubino. Ricco e generoso il crogiolo, dal quale il naso attinge caleidoscopici profumi di tanta buona roba. Esemplare l’input olfattivo che rievoca affidabili nuances di ciliegia, sottobosco, fichi, mandorle amare, noci, fiori rossi ed erbe aromatiche. Subito dopo emergono sentori di zenzero, anice, chiodi di garofano tabacco, liquirizia, cacao, cuoio, mentolo, china e grafite. Legno ben modulato e non prevaricante. In bocca esordisce un sorso caldo ma scorrevole ed è poi anche etereo, protettivo, avvolgente, appetibile, caratteriale, profondo, complesso e strutturato, riuscendo così ad avviluppare tutto il cavo orale. Trama tannica superbamente evoluta, che si integra perfettamente con un frutto ancora molto fresco ed una tagliente acidità. Percezione tattile ampia, traboccante, passionale, vibrante, glicerica, sapida, sensuale, affascinante e perfino elegante. Vino sicuramente longevo. Scatto finale persistente e dotato di una piacevole scia amarognola, com’è costume del Negroamaro, che induce a reiterare la beva. Da consumare su primi di sostanza e capretto al forno con patate.

Vini sempre ottimi, affidabili e segnati da prezzi molto convenienti quelli sfornati da Ninì e Michele Palamà, veri artigiani e custodi della grande tradizione vitivinicola salentina.

Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6
Tel e Fax 0836 542865
[email protected]www.vinicolapalama.com
Enologo: Michele Palamà col supporto di Papà Ninì
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera e Bianca, Aleatico, Verdeca e Bianco d’Alessano.

2 Commenti

  1. Padre-Figlio e Spirito di-vino.Battutaccia a parte, come dice giustamente il nostro amato cronista,sono vini che non deludono mai le aspettative in particolare modo, per me,la malvasia nera e Negramaro.Ad maiora semper da FM

  2. Caro Francesco è tutta la produzione dei Palama’ che è molto valida. Sono stato spesso a visitarli a Cutrofiano e sono sempre rimasto incantato

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