Vini Tempere – Nuove annate
di Enrico Malgi
Nell’areale del Vallo di Diano, confinante col Cilento in provincia di Salerno, purtroppo non prolifica un’ampia viticoltura. L’unica azienda ufficiale presente sul territorio è quella di Tempere di Sant’Arsenio appartenente alla famiglia Pica, che è giunta alla quarta generazione attraverso il giovane Filippo figlio di Giuseppe.
Il motivo di questa défaillance secondo Filippo è da ricercare nella comparsa in queste contradedella fillossera risalente agli anni ’40 che distrusse tutte le vigne, tanto da indurre i contadini di allora a cambiare coltura dalla vite all’olivo. Ma fortunatamente la famiglia Pica ha mantenuto inalterato negli anni un forte legame col mondo del vino, in quanto nonno Filippo aveva aperto un’osteria nel centro di Sant’Arsenio che è andata a gonfie vele per molto tempo, potendosi approvvigionare presso i limitrofi comuni cilentani di Bellosguardo e di Corleto Monforte.
Quando nel 1997 morì nonno Filippo nell’attività subentrarono i figli Arsenio e Giuseppe, i quali piantarono le prime barbatelle di Aglianico nella contrada Tempe del comune di San Pietro al Tanagro (da cui il nome aziendale Tempere) che avevano ricevuto in eredità. Contemporaneamente fu chiamato a collaborare l’enologo Carmine Valentino, il quale firmò la prima etichetta che uscì sul mercato nel 2006, dopo tre anni dalla vendemmia.
Minimale l’attuale produzione vitivinicola, che nel frattempo si avvale dell’apporto dell’enologo umbro Alessandro Leoni, con la coltivazione di soltanto tre vitigni: Aglianico in massima parte e poco Fiano e Greco, con i quali si elaborano sei bottiglie: una di bianco, una di rosato, due di spumanti bianco e rosato e due di rossi, che ho recentemente assaggiato.
Monteroro Fiano Campania Igp 2023. Soltanto Fiano allevato a 550 metri di altezza. Maturazione in acciaio e poi affinamento in vetro per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Nel calice occhieggia uno splendente colore giallo paglierino appena striato di giovani lampi verdognoli. Calibrato ed ammaliante l’ampio bouquet, dal quale il naso si delizia annusando performanti e variegati profumi di nocciola, pesca bianca, pera spadona, mela annurca, melone bianco, clementina, ananas, biancospino, sambuco,
erbe aromatiche e frammenti speziati. In bocca penetra un sorso fresco, goliardico, vellutato, morbido, sapido, cristallino, elegante ed aggraziato. Tensione palatale agile, scattante, sensuale, carezzevole, succosa e dinamica. Buona la serbevolezza. Chiosa finale appagante. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e frittura di pesce.
Tempere Vino Rosato 2023. Aglianico in purezza maturato in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Alla vista si manifesta un gioioso colore rosato ramato. Crogiolo depositario di un’ampia varietà di aromi, che si esplicitano attraverso percezioni olfattive di visciola, fragola, melagrana, mela cotogna, bergamotto, piccole bacche del sottobosco, geranio, rosa canina, rabarbaro, mirto e piccinerie speziate. La ricettiva bocca accoglie un sorso scorrevole, suadente, sollecito, intrigante, fresco, fruttato, morbido, sapido, rotondo e carezzevole. In seguito il palato fruisce di elementi eleganti, affascinanti, gentili, deliziosi, ariosi e leggiadri. Finale voluttuoso e giocoso. Da preferire su una bella zuppa di pesce e pizza margherita.
36 mesi Spumante Bianco Brut Metodo Classico. Solo Aglianico vinificato in bianco. Contatto con i lieviti per tre anni. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Si tratta di due nuove etichette di spumante:una di bianco e l’altra di rosato.
Luminoso e dorato il bel colore giallo che si fa corteggiare dagli occhi. Coltre di spuma soffice e vaporosa. Perlage fine, sottile e persistente, che sale su con verve spigliata e con malcelata eleganza. Bouquet sensitivo e consolante, dal quale si sprigionano decisi e godibili profumi di tanta buona frutta fresca, soprattutto quella del sottobosco, insieme a percezioni floreali e vegetali, a credenziali speziate e ad echi di burro fuso, biscotti della nonna e vaniglia. Al palato il sorso risulta rinfrescante, secco, morbido, vivace, aromatico, pieno, delicato, delizioso, sospiroso, fine, rotondo e dinamico. Il finale è decisamente appagante e caratterizzato da un’ottima gradevolezza. Da provare su un risotto ai frutti di mare e su mozzarella.
36 mesi Spumante Rosè Brut Metodo Classico. Aglianico al 100%. Come lo spumante bianco precedente anche questo rosato resta a contatto con i lieviti per 36 mesi come suggerisce il nome. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Una tonalità di rosato brillantemente languido si presenta gradevolmente alla vista. Perfetta la corona della soffice e compatta spuma. Le danzanti bollicine da parte loro sono molteplici, minuscole e durevoli. Il sontuoso bouquet è intriso di goliardici e sospirosi profumi, che ricordano in primis ricami fruttati di clementina, pesca gialla, albicocca, mela renetta e cassis unitamente a svolazzi floreali di glicine, lavanda e mughetto, a sentori vegetali di erbe aromatiche, a solidali rimembranze speziate ed a gioiose folate di crosta di pane e di pasticceria. Il sorso in prima istanza si rivela secco, brioso, succoso, rinfrescante, accattivante, goloso, sapido, suadente, morbido, aggraziato e cremoso e che fa poi da prodromo ad una silhouette elegante, raffinata, deliziosa, leggiadra, voluttuosa e slanciata. Retroaroma epicureo ed appagante. Ho accompagnato questo spumante rosé su un piatto di pasta alla genovese e pollo con peperoni e si è comportato benissimo.
Rosso Aglianico Campania Igp 2019. Aglianico e basta vendemmiato tra fine ottobre ed inizio di novembre. Maturazione in legno per 18/30 mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.
Livrea segnata da una tonalità di colore rosso rubineggiante, appena scalfito ai bordi da lampi purpurei. Crogiolo densamente affastellato da espansivi e pluralistici profumi, che evocano subito gradevoli elargizioni olfattive di un’ottima scorta fruttata di amarena, prugna, scorza d’arancia e piccole drupe del sottobosco, seguite a ruota da
calibrate sfaccettature floreali di rosso vestite e davibrazioni vegetali di macchia mediterranea. Tutto questo nel mentre si consolida una lusinghiera timbrica speziata di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero, anice, curry e zenzero, insieme ad una gioiosa captazione terziaria. Impatto del sorso sulla lingua avvolgente, ampio, voluminoso, profondo, affilato, glicerico, materico, scalpitante, corposo, strutturato, complesso, temprato, sapido, balsamico e solido. Trama tannica bene impostata. Longevità a lunga scadenza. Affondo finale impagabile. Da associare ad un piatto di pasta al ragù e caciocavallo podolico.
Primo Aglianico Campania Igp 2019. Aglianico in purezza le cui uve anche qui sono state raccolte tra fine ottobre ed inizio di novembre. Affinamento in legno di rovere francese per 36/48mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.
Splendida la veste cromatica caratterizzata da uno scintillante colore rosso rubino carico che vira verso il granato. Bouquet estremamente attraente, nel quale subito si tuffa un naso impaziente diaspirare voluttuose e pluralistiche effusioni di ciliegia, prugna secca, uva passa, ribes, mirtilli, more, violetta, genziana, timo, salvia e sospiri speziati di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Bene espressi i caratteri terziari. Bocca ampia e generosa, che accoglie un sorso avvolgente, tonico, vibrante, strutturato, complesso, balsamico, sensuale, seducente, sontuoso ed incisivo. Spalla acida di grande effetto, che si traduce in un’ottima freschezza. Pregnanza gustativa avvincente, corroborante, palpitante di sapori, sapida, fine, morbida, equilibrata e dinamica. Tannini compiacenti. Vino ancora in piena spinta, per cui è facile vaticinare una lunga serbevolezza. Scatto finale imperioso e persistente. Da abbinare ad un piatto di lasagna e cosciotto di agnello con patate al forno.
Nel complesso si tratta di ottime bottiglie, che riflettono un territorio ancora vergine ed inesplorato come quello del Vallo di Diano, che dal punto di vista pedoclimatico risulta molto affine all’Irpinia:marcate escursioni termiche tra il giorno e la notte, inverni molto rigidi, una catena montuosa, che col Cervati arriva a sfiorare i 2.000 metri di altezza, che protegge dai forti venti del nord e la lontananza dal mare e pertanto è destinato senz’altro ad espandersi e migliorarsi
nel tempo.
Azienda Tempere
Via San Sebastiano, 7 – Sant’Arsenio (Sa)
Tel. 0975 396202 – Fax 0975 399821- Cellulare 379 2813210
[email protected] – www.vino.tempere.it
Enologo: Alessandro Leoni
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 18.000
Vitigni: Aglianico, Fiano e Greco
Scheda del 12 ottobre 2022
di Enrico Malgi
I fratelli Giuseppe ed Arsenio Pica di Sant’Arsenio hanno avuto il coraggio fin dal 1997 di allevare viti in un areale fantasma come quello del Vallo di Diano, un vasto altopiano stretto tra il Cilento e la Basilicata. Successivamente è subentrato anche Filippo, figlio di Giuseppe, un giovane molto in gamba che ha dato maggiore impulso all’attività vitivinicola di questa minuscola azienda denominata Tempere.
Pochi gli ettari vitati e tre le bottiglie prodotte con solo due classici vitigni campani come il Fiano e l’Aglianico curati dall’enologo Alessandro Leoni.
Monteroro Fiano Tempere Campania Igp 2021. Si tratta della seconda annata di questa etichetta, confezionata con Fiano in purezza vendemmiato a metà settembre. Maturazione in acciaio ed affinamento in vetro per quattro mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 12,00 euro.
Colore tipicamente affastellato da un giallo paglierino giovane e, quindi, non molto carico. Bouquet ottimamente articolato, ricco com’è di ostentati e variegati profumi di nocciola, pesca, pera, mela, melone, agrumi, ananas, sambuco, tiglio ed erbe aromatiche. In bocca dilaga un sorso delicato, vellutato, morbido, sapido, acido, cristallino, elegante ed aggraziato. Gusto penetrante, compiacente, scattante, sensuale, succoso e dinamico. Buona la serbevolezza. Perfetto l’affondo finale. Fedele compagno di un piatto di vermicelli a vongole e frittura di pesce.
Tempere Rosso Aglianico Campania Igp 2017. Etichetta Rossa. Soltanto Aglianico maturato prima in acciaio e poi affinato per venti mesi in botte di rovere. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 16,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino già abbastanza carico. Calibrato il timbro aromatico, portatore di espansivi ricordi di frutta e vegetali freschi in prima istanza e poi subito dopo delatore anche di credenziali speziate e terziarie di ottima caratura. Sentori empireumatici e di una mineralità squillante. In bocca arriva un sorso distensivo, arrotondato, raffinato, fresco, sapido e bene impostato. Tannini talentuosi. Tonicità, solidità, persistenza, balsamicità e seduzione alimentano poi un gusto che marcia senza freni. Longevità tutta ancora da scoprire. Chiusura su toni edonistici di un vino che sa declinare da par suo stile, equilibrio e carattere in abbondanza. In abbinamento a carni alla brace e formaggi semistagionati.
Tempere Primo Aglianico Campania Igp 2017. Etichetta Nera Aglianico al 100% le cui uve sono state raccolte surmature ad inizio di novembre. Maturazione in acciaio. Affinamento in botti di rovere per quattro anni. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 20,00 euro.
Alla vista si appalesa uno scintillante colore rubino vivo. Fierezza olfattiva intensamente costellata da un pot pourri di edonistiche e fresche fragranze fruttate di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli e more, insieme a punteggiature di frutta anche in versione secca. A fuoco ecco qui svolazzidi violetta e di macchia mediterranea. Sospirosi poi gli afflati speziati di noce moscata, pepe nero e chiodi di garofano, seguiti subito da doviziose connotazioni di ottima terziarietà. Incipit gustativo ampio, accattivante, avvincente, voluminoso, balsamico, mentolato e tagliente di freschezza. Sorsoetereo, complesso, aristocratico, affascinante, espansivo, seducente, incisivo, equilibrato estrutturato, quintessenza di un Aglianico interpretato con spirito classico e che per questo vuole sbalordire a tutti i costi, pur restando fuori dai soliti e vocati territori dell’Irpinia e del Vulture. Quello che sorprende maggiormente però è una trama tannica bella affusolata, morbida, arrotondatae permissiva, frutto di un
calibrato e prolungato uso del legno che ha così provveduto a smussaretutti gli angoli. Longevità a lunghissima scadenza. Retroaroma impagabile e pervasivo. Da preferire su un cosciotto di agnello al forno e caprino laticauda.
Niente da eccepire, i vini sono davvero straordinari e riflettono sintomaticamente un territorioquasi del tutto inesplorato, ma che potenzialmente racchiude in sé grandi risorse. Basta soltanto crederci come ha fatto e dimostrato la famiglia Pica. Avanti così allora!
Azienda Tempere
Via San Sebastiano, 7 – Sant’Arsenio (Sa)
Tel. 0975 396202 – Fax 0975 399821
[email protected] – www.vino.tempere.it
Enologo: Alessandro Leoni
Ettari vitati: 3,5 – Bottiglie prodotte: 12.000 – Vitigni: Fiano ed Aglianico.