Vini Passito e Dolce Azienda Vitivinicola Francesco Candido
di Enrico Malgi
In prossimità delle festività di Natale, fine anno e Pasqua immancabilmente si consumano più spumanti e vini dolci e passiti, in accompagnamento all’accresciuta fruizione di dolci in generale, di frutta secca e/o di formaggi erborinati. In questo segmento per fortuna l’Italia è un Paese privilegiato, perché le proposte messe in campo sono molto ampie e variegate ed interessano tutte le regioni, con prodotti di assoluta qualità.
L’Azienda Vitivinicola Francesco Candido di San Donaci nel Salento, che ha visto la luce nel lontano 1929, sforna ogni anno 1.200.000 bottiglie di tutte le tipologie territoriali, comprese un’etichetta di passito e di un vino rosso dolce che ho assaggiato in questi giorni di festa.
Paule Calle Passito Salento Igp 2010. Blend paritario di Malvasia Bianca e Chardonnay. Vendemmia tardiva e poi ulteriore appassimento delle uve in fruttaio. Dopo la fermentazione il vino sosta per un anno in barrique. Gradazione alcolica di sedici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia da 50 cl di 19,00 euro.
Luccicante d’oro puro il colore giallo nel bicchiere. Espansivo e coinvolgente l’ottimo bouquet, dal quale il naso attinge in primis copiosi e deliziosi profumi di frutta fresca, secca ed in confettura: albicocca, pesca, agrumi, noce, corbezzolo, fichi secchi, uva passa, datteri, nocciola, mandorla e canditi. Gioiosi i rimandi speziati e mielosi. Fresca e delicata la nota vegetale di salvia. Bocca estasiata e privilegiata, che riceve un sorso dolce e seducente e bilanciato ottimamente da una carica di acidità e di eleganza. Gusto pulito, vellutato, affascinante, sapido e sensuale. Finale appagante ed edonistico. Da abbinare alla pasticceria secca, cioccolato fondente, panettone e gorgonzola.
Aleatico Dolce Salice Salentino Doc 2013. Soltanto Aleatico. Maturazione in legno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 19,00 euro la bottiglia di 50 cl.
Come si sa l’Aleatico ha trovato il suo giusto habitat proprio nel Salento, un vitigno versatile che sciorina varie tipologie di vini tra cui anche questa versione dolce di ottima fattura.
Brillante il colore rosso scuro. Ventaglio olfattivo di estremo interesse, laddove emergono eterei profumi di prugna, fico, pesca, cocco, scorza d’arancia, caprifoglio, magnolia, miele e vaniglia. Brezze marine. Sbuffi di macchia mediterranea. Sorso dolce di frutto e di polpa, ma non di zuccheri residui, per un gusto gradevolmente fresco, denso, morbido, seducente, fine, avvolgente e sapido. Progressione palatale raffinata, voluttuosa e balsamica. Stimolante la matrice aromatica, frutto di una meticolosa cura e di un’estrema precisione e complessità. Chiusura dinamica e sontuosa. Da provare su una fetta di pandoro e dolci con pasta di mandorla.
Sede a San Donaci (Br) – Via Armando Diaz, 46
Tel. 0831 635674 – Fax 0831 634695
[email protected] – www.candidovini.it
Proprietà: Famiglia Candido
Enologo: Leonardo Pinto
Ettari vitati: 140 – Bottiglie prodotte: 1.200.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Susumaniello, Malvasia Nera e Bianca, Montepulciano, Aleatico, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Fiano,
2 Commenti
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Ben venga un post sui vini dolci perché se il mondo del vino in generale sta soffrendo questo comparto lo è ancor di più e non solo da quest’anno.Vuoi per snobismo(solo grandi rossi )vuoi per non caricare il fisico di ulteriore alcool fatto sta che a fine pasto, unitamente ai superalcolici, non se ne bevono più con buona pace di Veronelli che nelle sue guide metteva sempre nel giusto risalto la disponibilità nei ristoranti di tutto quel ben di Dio atto a concludere degnamente un sacrosanto convivio.FM
Eh si caro Francesco. La tradizione vitivinicola italiana contempla anche una nutrita gamma di vini passiti, oppure liquorosi, che se non hanno, come nel caso specifico, un’elevata alcolicità accompagnano perfettamente il fine pasto.