Vini Mustilli – Nuove annate
di Enrico Malgi
Quanta storia vitivinicola è stata vissuta ed è transitata per Sant’Agata dei Goti per merito di Leonardo Mustilli, che già dal 1960 si era attivato per valorizzare e promuovere il territorio sannita attraverso vitigni locali e poi dalla metà degli anni ’70 si era dedicato completamente al rilancio della Falanghina. Un varietà questa che nel comprensorio beneventano era stata quasi dimenticata e che l’ingegnere Mustilli ha riportato in auge in poco tempo, tanto da farla inserire nell’empireo delle tre migliori specie campane a bacca bianca, insieme al Fiano ed al Greco.
Dopo la dipartita dell’ingegnere avvenuta nel 2017, adesso la Società Agricola Mustilli è passata nelle salde mani delle brave sorelle Anna Chiara e Paola, che operano in perfetta sintonia con l’esperto enologo irpino Fortunato Sebastiano.
Una produzione aziendale ampia e variegata, che rappresenta la quintessenza vitivinicola sannita e di cui in questi giorni ho avuto l’ennesima occasione di testare le nove etichette di nuove annate.
Falanghina del Sannio Doc 2022. Soltanto Falanghina maturata in acciaio per tre mesi e poi affinata in vetro per due mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,50 euro.
Nel calice risalta un lucido colore giallo paglierino tenue, attraversato da giovani riflessi verdolini. Bouquet delicato e propositivo, che esplicita con garbo e compostezza una voluttuosa performance olfattiva ricca di poliedrici profumi di mela annurca, pera spadona, pesca bianca, melone bianco, banana, biancospino, gelsomino, erbe aromatiche e sospiri speziati. Impatto del sorso sulla lingua lieve, gentile, affusolato, arrotondato, vellutato, sapido e gioiosamente fresco. Silhouette agile, snella, elegante, fluida e conturbante, che anticipa un finale godibile ed appagante. Da provare su un piatto di vermicelli a vongole e mozzarella.
Vigna Segreta Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2020. Falanghina in purezza. Affinamento in acciaio sulle fecce fini per dieci mesi e poi elevazione in boccia per un anno. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.
Colore giallo paglierino carico e luminoso. Spettro aromatico estremamente interessante che esibisce una purezza di molteplici fragranze, le quali rimembrano in successione palpiti fruttati di mela golden, pera williams, pesca gialla, cantalupo, clementina, limone, mandorla, ananas e litchi, insieme ad afflati floreali di ginestra e di biancospino, ad umori vegetali di timo, salvia e menta a sentori speziati ed a suadenze mielose. Sorso affascinante per morbidezza, acidità, voluttuosità, equilibrio, grazia, eleganza e finezza. Progressione palatale tonica, solida, sapida e dinamica. Buona la potenzialità di serbevolezza. Allungo finale decisamente persistente. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Greco Sannio Doc 2022. Greco al 100%. Maturazione in acciaio per tre mesi e poi affinamento in bottiglia per altri due mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 14,50 euro.
Alla vista si scorge un colore giallo limpido e lucente. Ottimamente impostati i risvolti aromatici di questo vino, che declina subito una connotazione varietale di ottimo livello, a cominciare dalle tipiche credenziali fruttate di pesca gialla, albicocca, clementina, mela cotogna, nespola e pompelmo. In seguito emergono anche doviziosi profumi di ginestra, iris, macchia mediterranea ed identità bellamente speziate. Una bocca ospitale e curiosa accoglie un sorso plastico, succoso, sapido, fresco, pulito, cristallino, soave, reattivo ed anche strutturato. Tattilità permeante, raffinata, scattante e ben calibrata. Chiusura sui toni espansivi e lunghi. Da associare ad un piatto di legumi e formaggi freschi.
Regina Isabella sui lieviti Falanghina Frizzante Beneventano Igt. Solo Falanghina. Fermentazione in tini di acciaio a temperatura controllata. Rifermentazione in bottiglia con il proprio mosto senza sboccatura. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro. Tappo a corona.
All’enologo Fortunato Sebastiano piace elaborare lo spumante, o meglio il vino frizzante, presso alcune aziende che cura personalmente seguendo il singolare metodo ancestrale.
Nel caso specifico il colore giallo paglierino risulta offuscato dalla presenza di residuali sedimenti in sospensione. Tutto regolare. Bollicine sfiziose ed impertinenti cercano disperatamente di raggiungere la sommità del calice. Attraente il bouquet che si concede al naso, sciorinando una gamma di deliziosi profumi di mela verde, clementina, pera, pesca bianca, fiori di campo ed erbe aromatiche. In bocca entra un sorso secco, vivace, rinfrescante, citrino, tenero, genuino, semplice, collaborativo, ruffiano, sapido, languido e sospiroso. Scatto finale gradevole. Vino da aperitivo e da antipasti di terra e di mare.
Regina Sofia sui lieviti rosato frizzante beneventano Igt. Solo Aglianico. Stesso procedimento del bianco precedente. Tasso alcolico di undici gradi. Prezzo finale uguale al Regina Isabella.
Il cromatismo è segnato da un colore rosato corallino scarsamente limpido. Spuma discretamente vaporosa. Perlage aggraziato. Sintomatico l’approccio olfattivo, che esplicita caratteristiche fragranze di frutta fresca della pianta e del sottobosco e credenziali floreali e vegetali di buona costumanza. Rilevanza odorosa di spezie in sottofondo. Sorso effervescente quanto basta, fresco, secco, festaiolo, succoso, morbido, delicato, sfizioso, suadente, birichino e carezzevole. Affondo finale godibile. Da abbinare ad un tagliere di salumi beneventani e pizza margherita.
Piedirosso Sannio Doc 2020. Piedirosso in purezza maturato in acciaio per 5-10 mesi e poi affinato in boccia per tre mesi. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 14,50 euro.
Bicchiere tinto fa un fulgido colore rosso rubino con riflessi violacei. Crogiolo depositario di caratteristici, solidali e pluralistici profumi di amarena, fragola, lampone, sottobosco, geranio, erbe aromatiche e captazioni speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso scorrevole, morbido, pacificatore, connivente, immediato, gentile, arrotondato, pulito, elegante e sospiroso. Pregnanza gustativa gradevole, sapida, minerale, acida, affabulatrice, affusolata e sorniona. Effetto tannico impalpabile. Buona la serbevolezza. Chiusura affascinante e leggermente amarognola. Da consumare su uno spaghetto al pomodoro fresco, tagliere di salumi e pesce in guazzetto.
Artus Piedirosso Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2018. Piedirosso in purezza. Affinamento in anfore per un anno e poi elevazione in vetro per un altro anno. Alcolicità di dodici Gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.
Elettrizzante la veste cromatica disegnata attraverso una scintillante e misurata tonalità di rosso rubineggiante. Al naso si approcciano voluttuosi e molteplici sentori di marasca, prugna, bacche del sottobosco, fiori rossi, salvia, timo, alloro, giocosità speziate e rigurgiti balsamici. Sorso asciutto, nitido, equilibrato, armonico, aggraziato, agile, teso, puramente espressivo, sapido, scattante, glicerico, sinuoso e vellutato. Trama tannica esemplare. Appeal accattivante, fascinoso, elegante, raffinato e delizioso. Longevità tutta da scoprire. Chiosa finale epicurea. Perfetto l’abbinamento con un piatto di conchiglioni al ragù ripieni e carne brasata.
Aglianico Sannio Doc 2021. Aglianico al 100%. Maturazione in acciaio per 5-10 mesi e poi affinamento in bottiglia per tre mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 13,50 euro.
Livrea colorata di un rosso rubino giovane e smagliante. Dall’ordinato bouquet saltano fuori seducenti afflati di visciola, susina nera, ribes, sambuco, curcuma, macchia mediterranea e dolci spezie orientali. Impatto del sorso sulla lingua intenso, infiltrante, composito, polposo, vibrante, intrigante, sostanzioso, sontuoso, morbido, terroso e rotondo. Finezza tannica. Spalla acida di grande effetto. Grip artigianale. Accelerazione palatale goliardica, composita, temperamentale e priva di ogni inutile leziosità. Aspettiamolo da qui a qualche anno. Retroaroma impagabile. Da preferire su spiedini di carne arrosto e formaggi sanniti di media stagionatura.
Cesco di Nece Aglianico Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2017. Aglianico in purezza. Affinamento in botti grandi di rovere francese di primo e secondo passaggio per un anno e mezzo e poi elevazione in boccia per un anno. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa 25,00 euro.
Nel calice occhieggia un esaltante colore rosso rubino carico e striato di lampi purpurei. Naso subito affascinato da una sfilza di prorompenti ed eterei profumi che in primis si materializzano sotto forma di umori fruttati di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more, mandorle e carrube, a cui fanno seguito pregevoli proposizioni floreali di rosso vestite, calibrate effusioni vegetali e sostanziose credenziali speziate di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Golose le rimembranze terziarie di liquirizia, tabacco, caffè torrefatto, incenso, china, grafite, resina e catrame. Sorso centrato, profondo, voluminoso, ampio, solido, coinvolgente, strutturato e complesso. Tannini affascinanti per morbidezza, voluttuosità e genuinità e senza alcuna asperità. Gratificante l’evoluzione palatale così emozionale, rotonda, elegante, raffinata, sontuosa, trascinante, balsamica, reattiva e dinamica. Longevità a lunga scadenza. Un vino pluripremiato questo davvero meraviglioso, che sfodera un portamento così sicuro e senza fare sfoggio di potenti muscoli. E questo è sicuramente un fattore molto positivo. Fraseggio finale edonistico. Da abbinare ad un cosciotto di agnello al forno con patate e formaggi stagionati a pasta dura.
Assaggiare le bottiglie delle sorelle Mustilli è come recarsi a teatro per assistere ad un magnifico spettacolo, sapendo in partenza che non si avranno mai brutte sorprese, perché questi vini sono costantemente affidabili a prescindere dall’annata più o meno favorevole e poi sono identitari di un territorio privilegiato come quello del Sannio a forte vocazione enologica. La loro qualità è sempre molto alta, frutto di una sinergica e sapiente collaborazione che coinvolge in prima persona Anna Chiara, Paola e Fortunato insieme ai loro esperti assistenti.
Società Agricola Mustilli
Sant’Agata dei Goti (Bn) – Via Caudina, 10
Tel. 0823 718142 – Fax 0823 564390
[email protected] – www.mustilli.com
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco, Fiano e Malvasia bianca.
Scheda del 24 gennaio 2022
di Enrico Malgi
Sannio e Falanghina è un connubio imprescindibile, se poi diciamo Sant’Agata dei Goti e Falanghina allora il legame diventa ancora più stretto. Il merito va ascritto senz’altro all’ingegnere Leonardo Mustilli, che nel 1970 si è reso promotore del rilancio e della valorizzazione di questo antico e nobile vitigno che era quasi scomparso, attraverso un lavoro certosino di ricerca che ha interessato prima il suo areale e poi tutto il territorio beneventano.
Dopo la sua dipartita avvenuta ad ottobre 2017 sono state le due figlie Anna Chiara e Paola a prendere il comando della Società Agricola Mustilli, nata nel 1960, sfornando sempre ottimi vini con la determinante collaborazione con l’enologo irpino Fortunato Sebastiano.
Sono state nove le etichette aziendali di nuove annate che ho potuto assaggiare in questi giorni.
Falanghina del Sannio Doc 2020. Soltanto Falanghina maturata in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Splendente e coreografico il colore giallo paglierino appena scalfito da lampi verdolini. All’olfatto si approcciano esemplari, genuini e poliedrici profumi di mela verde, clementina, pera, banana, ananas, biancospino, fiori di limone e vegetali freschi. Sospirose le credenziali delicatamente speziate. In bocca fa il suo ingresso un sorso secco, fluido, gioioso, fresco, avvincente, sapido, elegante e morbido. Silhouette carezzevole, conturbante, vellutata, suadente e gradevole. Allungo finale abbastanza persistente. Da provare su un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Vigna Segreta Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2019. Falanghina in purezza affinata in acciaio per dieci mesi e poi il vino viene elevato in vetro per altri tre mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 19,00 euro. Una Falanghina questa che contende a giusta ragione il primato al Fiano e al Greco irpini come migliore vino bianco autoctono della Campania.
Alla vista si appalesa un bel colore giallo paglierino carico e luminoso. Bouquet costellato da impagabili e rotonde fragranze di tanta buona roba. In primis risaltano umori fruttati di agrumi, mela annurca, pesca bianca, pera, mandorla e frutti esotici, che fanno da apripista a goliardiche costumanze di gelsomino, acacia, aghi di pino, santoreggia, foglia di tè, balsamo, chiodi di garofano e zenzero. Attacco in bocca tagliente, glicerico, tonico, fine, sapido, seducente, elegante e dinamico. Sviluppo palatale bene strutturato, equilibrato, confortevole e fruttato. Vino che durerà integro ancora per molti anni. Scatto finale intenso e godurioso. Da preferire su un piatto di spaghetti a vongole e latticini.
Greco Sannio Doc 2020. Greco al 100%. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro.
A discapito della giovinezza del vino il colore che si staglia nel bicchiere esibisce un cromatismo giallo paglierino carico quasi dorato. Ampio e variegato il crogiolo, dal quale il naso aspira voluttuose ed incisive percezioni odorose di mandarino, albicocca, pesca gialla, pompelmo, mela cotogna, papaya, fiori gialli, macchia mediterranea e languidi sentori speziati. In bocca esordisce un sorso fresco, morbido, raffinato, intrigante, sapido, suadente, aggraziato e cristallino. Timbro gustativo vellutato, seducente, palpitante, stimolante, lineare e leggiadro. Chiosa finale deliziosamente appagante. Da spendere su una minestra di legumi e formaggi freschi.
Regina Isabella Sui Lieviti Falanghina Frizzante Beneventano Igt 2019. Solo Falanghina rifermentata in bottiglia senza sboccatura. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro. Tappo a corona
A Fortunato Sebastiano piace proporre sempre cose nuove ed originali. Da alcuni anni a questa parte si è speso per produrre, presso alcune aziende che cura personalmente, etichette di vino spumante e frizzante usando il metodo ancestrale con ottimi risultati, proprio come ha fatto con l’azienda Mustilli con un bianco ed un rosato.
Nel caso in esame il colore è depositario di un effetto cromatico giallo paglierino velato e sedimentato. Buona l’effervescenza naturale. Al naso si avvicendano gentili effluvi di limone, mela, pera, glicine, camomilla e muschio. Assaggio in bocca vivace, floreale, tenero, secco, gradevole, citrino, sapido, rinfrescante e giocoso. Gusto felpato, lieve, allegro, sfizioso e floreale. Chiusura leggera e dissetante. Da abbinare a finger food e frittura di pesce.
Regina Sofia Sui Lieviti Rosato Frizzante Beneventano Igt 2019. Aglianico in purezza. Stesso procedimento di vinificazione della Regina Isabella, uguale alcolicità ed identico prezzo finale.
Alla vista si presenta un colore rosato sanguinello leggermente offuscato. Sintomatico il bouquet, che elargisce aggraziati profumi fruttati di marasca, melagrana, lamponi e mirtilli, insieme ad afflati floreali e vegetali. In bocca il sorso è secco, scorrevole, delicato, sfizioso, birichino, frizzantino, fresco, accomodante, naif e succoso. Palato compiacente, accattivante e gentile. Scatto finale soddisfacente. Perfetto su pizza margherita e tagliere di salumi.
Piedirosso Sannio Doc 2019. Piedirosso al 100% maturato in acciaio. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Nel bicchiere serpeggia un colore rosso rubino limpido e sfolgorante, lievemente intaccato da schizzi violacei. Appeal aromatico intessuto da un calibrato pot pourri, che sciorina talentuosi profumi di ciliegia, fragola, ribes, geranio, violetta, noce moscata e zenzero. La ricettiva bocca accoglie un sorso fresco, immediato, floreale, costumato, leggero, morbido, fine, elegante e pulito. Trama tannica estremamente piacevole ed affusolata. Il sorso termina la corsa con una leggera vena amaricante. Da consumare su una zuppa di pesce e formaggi non troppo stagionati.
Artus Piedirosso Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2019. Soltanto Piedirosso. Fermentazione in vasi di ceramica per tre settimane e poi maturazione per un anno sempre in vasi di ceramica. Elevazione in bottiglia per sei mesi. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 19,00 euro.
Bicchiere tinto da un fulgido colore rosso rubino, con evidente screziatura purpurea. Al naso salgono copiosi ed eterogenei profumi di amarena, drupe del sottobosco, fiori rossi, piante officinali e speziatura en passant. In bocca penetra un sorso tenero, arrotondato, nitido, morbido, aggraziato, vellutato, sinuoso, armonico, balsamico ed intensamente fruttato, per un gusto asciutto, equilibrato e polposo. Deliziosa la trama tannica. Slancio finale decisamente edonistico. Da abbinare a sartù di riso e pesce in guazzetto.
Aglianico Sannio Doc 2019. Aglianico in purezza. Maturazione in acciaio, con una piccola parte in tonneaux di rovere francese per sei mesi. Affinamento in boccia per tre mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Colore rosso rubino carico e sfavillante. Profilo olfattivo depositario di un articolato corollario di profumi, che ricordano in modo particolare la visciola, la prugna, il sottobosco, il mirto, la viola, il pepe nero, la noce moscata, la liquirizia ed il tabacco. Sorso fresco, schietto, sapido, calibrato, composito ed ottimamente strutturato. Omogenea la tessitura tannica. Percezione palatale polposa, gradevole, reattiva e dinamica. Buona serbevolezza. Retroaroma persistente e piacevole. Da preferire su un piatto di pasta al sugo e formaggi semistagionati.
Cesco di Nece Aglianico Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2017. Aglianico al 100%. Maturazione in botti di rovere francese per un anno. Affinamento in vetro per sei mesi. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 19,00 euro.
Esemplare la spavalda livrea colorata di rosso rubino scintillante. Pluralistici ed orgogliosi profumi si collocano in pole position per potere primeggiare. La partenza è come al solito appannaggio di provvide nuances fruttate di ciliegia, prugna, mirtilli, ribes, more e lamponi, a cui si accoda subito dietro un pot pourri scalpitante per l’eventuale sorpasso in curva di violetta, iris, rosa, salvia, timo, pepe nero, chiodi di garofano, anice e zenzero. In terza fila si posizionano poi afflati terziari di caffè tostato, cioccolato fondente, caucciù, china, grafite, tabacco, corteccia di eucalipto e catrame. In bocca penetra un sorso etereo, avvolgente, intenso, affascinante, robusto, espressivo, infiltrante, austero, fiero e voluminoso. Percezione gustativa centrata, fine, sapida, materica e tonica. Ottima la spalla acida che dona tanta freschezza al palato. Trama tannica imperiale. Longevità a lunga scadenza. Da abbinare a piatti consistenti, come la selvaggina e formaggi stagionati.
Sempre affidabile l’ottima produzione vinicola di Mustilli. Le due sorelle Anna Chiara e Paola tengono alto il vessillo familiare e aziendale senza alcun cedimento. I loro vini, prodotti soltanto in monovitigno autoctono a parte il passito Phileno, sono sempre in auge ed ottengono la giusta gratificazione da parte dei media e dei consumatori.
Società Agricola Mustilli
Sant’Agata dei Goti (Bn) – Via Caudina, 10
Tel. 0823 718142 – Fax 0823 564390 – Cell. 320 4888197
[email protected] – www.mustilli.com
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 15 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco e Fiano
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Un grazie di cuore al dottor Malgi che con questo post chiaro ed esaustivo mi ha fatto ritornare ai tempi belli dell’Università a Napoli quando salivo con la funicolare al Vomero e all’arrivo lo sguardo inevitabilmente andava ad un cartellone pubblicitario di questi vini che poi ritrovavamo nei localini o pizzerie che uno studente poteva permettersi perché anche allora,almeno nel gruppo che io frequentavo,si preferiva il buon vino alla birra.Ad maiora da FRANCESCO
Bravo Francesco. Ormai è acclarato che degustare i vini campani in particolare e quelli meridionali in generale è sempre sinonimo di alta qualità. La storica azienda Mustilli certamente non si sottrae a questo semplice paradigma, perché da oltre sessant’anni continua imperterrita ad elaborare etichette di assoluta eccellenza, attraverso specie varietali prettamente locali ed sempre affidabili.