Vini FloraMi a Terzigno, il Vesuvio nel bicchiere
di Enrico Malgi
Mario perché la tua azienda si chiama “FloraMi”, che significa? “Le ho dato il nome di mia madre e di mia figlia”. Ho capito e quel logo stilizzato a forma di “M” sull’etichetta cosa vuole rappresentare? “Si tratta del profilo del Vesuvio ed in parte rappresenta anche la lettera iniziale del mio nome”.
Mario Terzo è un giovane ingegnere napoletano appassionato di viticoltura, che ha la fortuna di possedere in una sorta di Paradiso terrestre un ettaro vitato a piedefranco a Trecase coltivato soltanto con Falanghina. I filari sono sorvegliati alle spalle dall’imponente mole del Vesuvio, mentre dall’alto dei trecento metri della collina dove è posizionata la vigna si può ammirare tutto il golfo di Napoli compresa la Penisola Sorrentina.
Una calda e soleggiata mattina d’agosto mi accompagna durante la mia visita aziendale condotta insieme con l’enologo Vincenzo Mercurio. Sono venuto fin qui per degustare attraverso una mini verticale le due etichette di Falanghina allevata con metodo biologico su un terreno vulcanico e sabbioso.
Indole Falanghina Campania Igp 2019. Vendemmia effettuata nella prima decade di ottobre. Maturazione in acciaio per sei mesi sulle fecce fini e poi affinamento in vetro per due mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di circa 20,00 euro.
L’approccio visivo è segnato da un colore giallo paglierino carico per via della lunga macerazione. Spettro aromatico intensamente costellato da gradevoli profumi agrumati, vegetali e speziati, sostenuti poi da rimandi floreali di ginestra e di altri fiori gialli, per un naso ad alta definizione minerale-vulcanica. In bocca fa il suo ingresso un sorso deciso, intrigante, sapido e piacevolmente fresco. Succosità gustativa vibrante e saporita ed anche aggraziata, fine, elegante e morbida. Durerà ancora per molti anni. Chiusura sicuramente appagante. Da provare su un risotto ai frutti di mare.
Indole Falanghina Campania Igp 2018. Tutto uguale al millesimo precedente.
Colore giallo ancora più carico. Al naso essenze di limone, pera, mela, banana, biancospino, macchia mediterranea, zenzero ed anice stellato, che alimentano così una persistenza aromatica ben ricamata. Approccio palatale secco, balsamico, teso, morbido e cristallino. Sviluppo gustativo elegante, armonico, tonico e dinamico, di un vino che possiede fascino. Serbevolezza a lunga gittata. Allungo finale edonistico. Da spendere su una mozzarella.
Indole Falanghina Campania Igp 2017. Questa è stata la prima annata aziendale. Cambia soltanto la gradazione alcolica che si attesta a dodici gradi.
Colore giallo dorato luminoso. Dall’ampio crogiolo il naso aspira voluttuosi e compositi profumi di clementina, pera, ananas, fiori gialli ed erbe aromatiche, intersecati a cadenze speziate ed a sospiri sulfurei. Impatto del sorso sulla lingua subito fresco e succoso, balsamico ed avvolgente, sapido e soave, fruttato ed armonico. Cotè ben calibrato, accattivante, fruttato e lineare. Lo zenit è ancora molto lontano. Scatto finale molto persistente. Da abbinare a carni bianche.
Conlebucce Falanghina Campania Igp 2019. Raccolta delle uve nella prima decade di ottobre. Vinificazione in acciaio. Macerazione di 30-40 giorni. Affinamento per otto mesi sulle fecce fini e poi elevazione in boccia per dieci mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di circa 25,00 euro.
Si tratta di una Falanghina ancora più estremizzata rispetto a quella di Indole, perché il liquido resta a contatto con le bucce (come lascia intendere il nome sull’etichetta) per molto tempo. Questo vuol dire che si estrae più colore e più materia, quasi come un rosso. Infatti il cromatismo è segnato da una tonalità di un giallo dorato luminoso. Profilo aromatico di grande spessore olfattivo, espansivo e coinvolgente. L’incipit è appannaggio di peculiari credenziali fruttate nostrane di nespola, mela cotogna, fichi e pera, insieme ad una sconvolgente purezza agrumata ed innestate poi su pregevoli fragranze sempre fruttate ma esotiche. Non mancano all’appello sussurri di macchia mediterranea, accompagnati da afflati sulfurei e speziati. In bocca penetra un sorso complesso, strutturato, grintoso, intrigante, compiacente, citrino e minerale. Palato sapido, dinamico e tonico. Sarà in auge per molti anni ancora. Sulla classica cucina marinara campana, ma per la sua complessità il vino può essere abbinato anche a piatti più strutturati di terra.
Conlebucce Falanghina Campania Igp 2018. Cambia soltanto il grado alcolico di dodici e mezzo.
Colore giallo dorato sempre più carico. Bouquet molto intenso, veicolato com’è da ottime percezioni olfattive che rilasciano espressivi profumi di albicocca, melone, banana, mela verde, mandarino, frutta secca, fiori d’arancio e di sambuco, pino silvestre e balsamo. Coreografici i classici aromi speziati e cenerini. In bocca arriva un sorso esplosivo, tonico, complesso, deciso, arrotondato, comunicativo, sospiroso, tagliente, polposo e dotato di un ottimo corpo. Beva piena, agrumata, ammandorlata, arrotondata, affidabile, accattivante ed anche aggraziata dopotutto. Appeal conturbante. Un vino fisico, intenso, sfaccettato, diretto e che sa tenere botta, toccando così i palati più raffinati dei bianchisti in cerca delle più alte vette del gusto. Longevità ancora tutta da scoprire. Affondo finale goloso, sontuoso e persistente. Da preferire su formaggi erborinati.
In conclusione si tratta di ottimi vini elaborati in modo singolare, perché la Falanghina si presta a varie interpretazioni e sa esprimere molteplici anime, anche quelle più estreme come in questo caso, visto le sue enormi potenzialità. E non solo, la Falanghina ormai è coltivata con successo in tutto il territorio della Campania ed in buona parte del Meridione, rappresentando a giunta ragione il meglio della produzione bianchista insieme al Fiano ed al Greco.
FloraMi Società Agricola
Sede a Trecase (Na) – Località Tirone della Guardia
Tel. 081 18556420 – Cell. 338 4358477
[email protected] – www.florami.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 1 – Bottiglie prodotte: 4.500 – Vitigno: Falanghina