Vini Ettore Sammarco
di Enrico Malgi
Il piacere di poter assaggiare periodicamente i vini di molte aziende nazionali, soprattutto di quelle meridionali, mi riempie di gioia e nello stesso tempo mi consente di testare la capacità evolutiva di ogni singola etichetta, anche in rapporto alle nuove annate. Quello che poi mi gratifica particolarmente è l’instaurarsi nel tempo di un consolidato legame amichevole con molti viticoltori.
Un’azienda storica, e che seguo da molti anni, è quella di Ettore Sammarco e del figlio Bartolo di Ravello, che immancabilmente ogni anno mi fanno assaggiare le nuove annate e spesso capita anche qualche novità, com’è successo proprio questa volta in cui ho degustato ben nove bottiglie.
Costa d’Amalfi Terre Saracene Doc 2019. Composito blend di Biancolella, Falanghina e Pepella. Solo acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 12,00 euro.
Giallo paglierino luminoso con riflessi verdolini. Ventaglio olfattivo con rimandi fruttati di pesca bianca, limone della Costiera, pera e mandorla tostata. Proposizioni di ginestra, biancospino e ciclamino, che s’intrecciano a folate vegetali di macchia mediterranea. In bocca arriva un sorso fresco, morbido, sapido, fruttato, elegante e salmastro. Palato suadente, raffinato e leggermente sulfureo. Finale seducente e gaudente. E’ scontato l’abbinamento con piatti a base di pesce del mare amalfitano.
Costa d’Amalfi Selva delle Monache Ravello Bianco Doc 2019. Blend di Falanghina e Biancolella. Maturazione in acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Colore giallo limpido e gioioso. Bouquet molto interessante che subito espande le sue voluttuose e variegate fragranze, in cui spiccano per voluminosità calibrate essenze di mela, mandarino, ginestra, salvia e camomilla. Note di salsedine. Sorso fine, acido, soave, delicato, morbido, elegante e bene impostato. Palato gradevole, armonico, sapido, raffinato e delizioso. Toni tesi e sferzanti. Silhouette dinamica che precede un finale gentile e godibile. Su un risotto ai frutti di mare e fiordilatte di Agerola.
Bianco Nature Vino Biologico Campania Igp Non Millesimato. Fiano al 100% vendemmiato a fine settembre e poi lavorato in acciaio e vetro per alcuni mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro. Si tratta di una nuova etichetta aziendale.
Bel colore giallo paglierino splendente. Al naso ricche e variegate note di pesca, clementina, ananas, ginestra e biancospino. Intrecci vegetali di buona sostanza. Leggiadre sfumature speziate. In bocca entra un sorso accattivante e reattivo, che poi sfocia in uno slancio gustativo fresco, agrumato, sapido, comunicativo, vivido e scattante. Palato aggraziato, intrigante e ben ritmato. Percezione tattile elegante e profonda. Fraseggio finale persistente e godibile. Da spendere su una frittura di pesce di paranza e carne bianca.
Costa d’Amalfi Vigna Grotta Piana Ravello Bianco Doc 2018. Blend di Biancolella, Falanghina e Ginestrella. Meno di duemila bottiglie prodotte soltanto nelle migliori annate. Fermentazione e maturazione per metà in barriques di rovere francese e per l’altra metà in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.
Ecco qui un bianco che a me è sempre piaciuto. Alla vista si presenta il colore giallo paglierino carico e lucente. L’impatto olfattivo è di quelli che lasciano il segno per fruttuosità e florealità di grande rilievo. In modo particolare si appalesano congrui profumi di agrumi della Costiera, mela, pera, banana, nocciole e mandorle, insieme a golose suadenze di tiglio, zagara e ciclamino. Sentori di balsamo, zenzero, cannella e muschio selvatico. Sulla lingua plana un sorso fine, deliziosamente affascinante, equilibrato, morbido, tagliente, sapido e polposo. Sensazioni palatali eleganti e raffinate. Retroaroma incisivo, penetrante e persistente. Longevità a lunga scadenza. Da preferire su un piatto di spaghetti con colatura di alici e mozzarella di bufala.
Costa d’Amalfi Terre Saracene Rosato Doc 2019. Piedirosso al 70% e saldo di Aglianico. Macerazione per dodici ore circa. Affinamento per tre mesi in acciaio e poi elevazione in vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale sotto i 15,00 euro.
Impatto visivo caratterizzato da un colore rosato corallino lucido e vivo. Al naso il vino sprigiona profumo di fragole, ciliegie, melagrana, arancia, ribes, mirtilli, humus e salsedine. Cadenze speziate, minerali e di bacche mediterranee. Sorso elegante, gradevole, sensitivo e fascinoso. Finezza in souplesse. Garbato vezzo sapido. Guizzo di ottima freschezza. Palato blandito da una composita ricchezza di ricami. Chiusura reattiva, scorrevole. Su antipasti di mare, pesce in guazzetto e pizza margherita.
Costa d’Amalfi Selva delle Monache Ravello Rosato Doc 2019. Blend di Piedirosso e Aglianico. Maturazione in acciaio ed affinamento in boccia. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale sui 12,00 euro.
Colore ramato limpido e lucente. Profondo il respiro fruttato di amarena, lamponi, mele cotogne e chinotto. Gioiose le appendici di terriccio, cipria, rosa appassita, mirto e china. Gusto appassionato, armonico, rotondo, tagliente, intenso, fruttato, avviluppante e polposo. Un sorso che si dimostra bene strutturato quasi quanto un rosso e connotato da una significativa compostezza evolutiva e da un’ottima naturalezza espressiva. Retroaroma appagante, pervicace e godibilissimo. Su una bella zuppa di pesce della Costiera, minestra di legumi e tagliere di salumi.
Costa d’Amalfi Terre Saracene Rosso Doc 2017. Blend di Piedirosso e Sciascinoso. Solo acciaio e vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino sfavillante. Spettro aromatico di gradevole impatto e che svela al naso i suoi pregevoli attributi, a cominciare da quelli fruttati di visciole, prugna e sottobosco. Nuances di violetta e di vegetali freschi. Lievi entità speziate. In bocca esordisce un sorso bello carico e strutturato e poi è anche morbido, equilibrato, croccante e polposo. Trama tannica già bene evoluta. Vino che riesce a coniugare finezza, eleganza, sapidità e dinamicità, per un palato denso e voluminoso. Buona serbevolezza. Allungo finale appagante. Su un piatto di pasta al sugo e carne arrosto.
Costa d’Amalfi Selva della Monache Ravello Rosso Doc 2018. Tipico uvaggio campano di Aglianico e Piedirosso. Maturazione del vino in acciaio e poi affinamento in botti di rovere. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino luminoso. Impronta aromatica ben delineata su uno spartito di gradevole tenore. Incipit valorizzato da fragranze fruttate del sottobosco e della pianta anche in confettura e intersecato poi a variopinte effusioni floreali vestite di rosso. Tensioni speziate di noce moscata, pepe nero e vaniglia. Sussulti terziari di ottima stoffa. Bocca espansiva, accogliente e voluminosa, sorso aggraziato, morbido e raffinato. Tannini timidamente accentuati. Freschezza a go go. Finale ben focalizzato su toni appaganti e persistenti. Sulla terragna cucina dell’entroterra amalfitano.
Costa d’Amalfi Selva delle Monache Ravello Rosso Riserva Doc 2016. Anche qui blend di Aglianico e Piedirosso. Acciaio e poi affinamento in barriques di rovere francese per un anno e mezzo. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale sui 25,00 euro.
Colore rosso rubino carico e scuro tendente al granato. Il naso non resiste a tuffarsi coraggiosamente nel bicchiere per aspirare tutti i variegati ed ampi profumi che costellano il caleidoscopico crogiolo. E così riesce a percepire accattivanti olfattivazioni di more, ribes, mirtilli, prugne, arancia rossa, viola, iris, pepe nero, chiodi di garofano e noce moscata. Effetti terziari di balsamo, caffè, cacao, cioccolato fondente, china, grafite e caucciù. Sospiri empireumatici. In bocca fa il suo ingresso un sorso caldo, integro, vitale, saturo, complesso, vulcanico, profondo, minerale, terroso, sapido ed umorale. Tannini masticabili. Allure fine ed aristocratica. Ottima freschezza che alita per tutto il cavo orale. Chiusura scalpitante, seducente e persistente. Ne avrà ancora per molti anni. Su selvaggina, brasati e formaggi a pasta dura stagionati.
Insomma si tratta di un’eccellente batteria di vini, che anche questa volta mi lascia del tutto soddisfatto ed affascinato. Papà Ettore ed il figlio Bartolo, col contributo dell’enologo veneto Carlo Roveda, non deludono mai le aspettative e sanno confezionare davvero ottimi prodotti, vanto della Costiera Amalfitana e di tutta la vitienologia campana.
Sede a Ravello (Sa) – Via Civita, 9
Tel e fax 089 872774
[email protected] – www.ettoresammarco.it
Enologo: Bartolo Sammarco con la collaborazione di Carlo Roveda
Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 80.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Sciascinoso, Serpentaria, Fiano, Pepella, Biancolella, Falanghina, Ginestrella e Ginestra.
4 Commenti
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Fresco di “capa”e di patente alla guida di una Mini Mille con la compagna della mia vita sulle strade della Divina Costiera.Tappa obbligata Don Alfonso 1890 per poi rifugiarsi a Ravello non prima di essere passati da EttoreSammarco per portarsi via i profumi dell’estate FM
Bei ricordi vero Francesco? Sammarco, come sai, è stata la prima cantina ufficiale della Costiera Amalfitana che ha visto la luce nel 1962. Ha sempre prodotto ottimi vini territoriali venduti ad un prezzo molto conveniente. E poi papà Ettore e Bartolo sono persone stupende, con cui è facile fare amicizia.
Inappuntabile come sempre. Grandi vini e territorio straordinario. Tornare, tornarci e presto! Un abbraccio Enrico
Ci torneremo presto insieme caro Antonio. Ne vale proprio la pena. E poi andremo a visitare le famose ville Rufoli e Cimbrone. Pensa che qui ho passato due giorni stupendi con mia moglie.