Vini di Palamà a Cutrofiano
di Enrico Malgi
In campo vitivinicolo non esiste un vero e proprio campionato del mondo che investe i vini, a parte il pletorico ed itinerante Concours Mondial de Bruxelles e di alcune classificazioni molto soggettive. Stando alla stampa americana specializzata, però, il Metiusco Salento Rosato di Palamà è il miglior rosé del mondo! Può anche essere una boutade se volete, ma resta il fatto che questo vino salentino ha stregato gli organi di stampa ed i consumatori americani e/o quelli di tutto il mondo. E non solo, tutta la minimalista produzione aziendale di Palamà è portatrice di stimmate di eccellenza. In questi giorni ho avuto l’occasione di degustare alcuni nuovi millesimi. Ecco qui le mie impressioni.
Cominciamo proprio col Metiusco Salento Rosato Igp 2016, che festeggia la ventesima annata. Vino ottenuto attraverso la tecnica del salasso, cioè con un prelievo di una certa quantità di mosto dalla vasca di macerazione, ove si stava preparando un vino rosso, dopo il contatto con le bucce per più di una dozzina di ore per estrarre più sostanze coloranti ed aromatiche possibili. Maturazione in acciaio per sei mesi ed elevazione in vetro per ulteriori tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo della bottiglia di 12,00 euro. Un vero regalo!
Colore rosa carico, proprio indicativo del metodo di lavorazione e del prolungato contatto pellicolare, tanto da renderlo molto simile ad un clairet bordolese. Per inciso, questo è proprio il cromatismo che piace tanto agli americani. Bouquet armonico ed espressivo, che rimarca profumi fruttati di amarena, di sottobosco e di fragranze agrumate. In appresso si manifestano anche ricamate suggestioni floreali, che rimembrano la violetta ed il geranio. Sussurri vegetali di acacia, timo e salvia, vanno a completare poi il quadro olfattivo. L’impatto del sorso sulla lingua denota subito una viva freschezza, morbidezza, sapidità, sensualità e soavità. L’input è avvolgente, tanto da riempire tutto il cavo orale. Il finale è fruttato, piacevole e persistente. Lo ammetto senza reticenza: sono innamorato pazzo di questo straordinario rosato! Da abbinare alle orecchiette pugliesi al sugo, alla pizza ed alla zuppa di pesce.
Metiusco Salento Bianco Igp 2016. Anche qui sono trascorse venti vendemmie dal primo imbottigliamento. Blend di verdeca e di malvasia bianca in parti uguali raccolte leggermente surmature. Acciaio e vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale sempre di 12,00 euro.
Colore giallo paglierino scarico. Al naso salgono intensi profumi fruttati di nocciole, mandorle, albicocche e pesche gialle. Modulate le sensazioni olfattive floreali e vegetali. L’attacco in bocca è fresco, aromatico, vivace, elegante e minerale. Palato ritmato da una verve sapida. Tensione gustativa piacevole ed intrigante. Chiusura permeata da godibili effetti edonistici. Da preferire su un piatto di linguine ai ricci di mare, carne bianca e burrata. Prosit!
Metiusco Salento Rosso Igp 2016. Trascorse sempre venti vendemmie. Uvaggio di negroamaro al 50% e saldo di malvasia nera e primitivo fifty-fifty. Acciaio e vetro. Alcolicità di quattordici gradi. Ancora 12,00 euro il prezzo finale.
Brillante rosso porpora nel bicchiere. Pregevole ed accattivante l’impatto olfattivo, che regala intense sensazioni di frutta rossa piccola e grande, umori di terriccio appena smosso, sussurri di erba officinale e sentori floreali. Bocca larga ed ospitale che accoglie un sorso ritmato ed arioso, permeato da tannini nobili e da una sontuosa naturalezza espressiva. Sviluppo palatale irradiante, dinamico, acido ed armonico. Incedere finale lungo e calibrato. Da associare a carne arrosto e a formaggi semistagionati. Prosit!
Mavro Salento Rosso Primitivo Igp 2015. Cambio di direzione per questa prestigiosa etichetta aziendale, confezionata per la prima volta col primitivo anziché col negroamaro. Maturazione in acciaio e barriques vecchie per oltre un anno e successiva elevazione in boccia. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia di 15,00 euro.
Colore rosso vivo e rubineggiante. Profumi inebrianti di sottobosco e di drupe rosse. Note speziate di qualità; pensieri di macchia mediterranea; sfumature di liquirizia, di mentolo e di balsamo; vibrazioni sapide e minerali. Entrata del sorso in bocca fresca, elegante, sensuale, fine e morbida, ma anche strutturata, rotonda e complessa. Trama tannica profonda e già ammansita. Fierezza aromatica persistente. Allungo finale fascinoso e pervasivo. Da sposare ad orecchiette al ragù e pecorino murgiano. Prosit!
75 Vendemmie Negroamaro Rosso Salento Igp 2016. Classico negroamaro salentino in purezza. Acciaio, legno piccolo e vetro per la completa maturazione del vino, che è stato appena imbottigliato. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca intorno ai 20,00 euro. Michele Palamà, figlio di Cosimo detto Ninì, mi consiglia di berlo più in là, perché il vino si deve ancora assestare in bottiglia. Ma non ho resistito alla tentazione di provarlo subito.
Colore rosso rubino, con riflessi purpurei. Impronta olfattiva ancora un po’ recalcitrante, tanto e vero che devo aspettare qualche minuto prima che i profumi si concedano pienamente. Dopo poco tempo vengo investito da un bouquet esplosivo ed espansivo, che cattura le narici. Effluvi di ciliegia, prugna, sambuco, violetta, boisé e goudron. Naso scosso poi da svolazzi vegetali e da un coté sapido. E’ sulla lingua però che il vino si dimostra ancora troppo giovane. Il sorso è sì caldo, dinamico, fresco e segnato da un’impalcatura tannica ben tessuta, ma è anche ruvido ed è carente di rotondità, di finezza e di adeguata struttura. Come insegnano Aristotele e Platone, qui la materia deve ancora prendere forma e sostanza, il che vuol dire che bisogna per forza aspettare ancora qualche mese prima di godere appieno delle proiezioni sensoriali del vino come saggiamente suggerito da Michele Palamà, che dopotutto è anche enologo. Prosit!
Metiusco Oro Rosso Passito Salento Igp 2015. Aleatico al 100%. Dopo la raccolta, le uve vengono fatte appassire sui graticci. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo in enoteca di 15,00 euro.
Cromatismo rosso luccicante e scuro. Intenso l’approccio olfattivo, che evidenzia in primis profumi di frutta essiccata a go-go, in modo particolare sentori di prugna, fico, albicocca, noce, cocco e scorza d’arancia. A questi si alleano poi sussurri variegati di caprifoglio, magnolia, miele e vaniglia. In bocca in sorso è sorprendentemente fresco, fruttato, elegante ed amabile. Residuo zuccherino impalpabile. Piacere infinito nel retrogusto. Da abbinare a dolci secchi, in modo particolare quelli fatti con pasta di mandorla. Prosit!
Sede a Cutrofiano (Le) – Via Armando Diaz, 6
Tel e Fax 0836 542865
[email protected] – www.vinicolapalama.com
Enologi: Cosimo e Michele Palamà
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 18.000
Vitigni: negroamaro, malvasia nera e bianca, primitivo, aleatico, verdeca e bianco d’alessano.