Vini di Kandea, vincitori a Radici del Sud 2019


Vini di Kandea

Vini di Kandea

di Enrico Malgi

I vini dell’azienda foggiana Kandea ormai spadroneggiano incontrastati ogni anno a Radici del Sud. Come per esempio l’etichetta Costanza Falanghina, che ha lasciato la sua personale impronta nel 2017 con il millesimo 2014 e nel 2018 con l’annata 2015, mentre il Biancofiore Fiano 2014 è arrivato secondo nel 2016. In questo 2019 l’azienda cara all’avv. Antonio Tullio Cataldo si è addirittura superata, perché ha piazzato ben tre etichette al secondo posto: Fiano Biancofiore 2018, l’immancabile Falanghina Costanza col millesimo 2017 e Cherrug Nero di Troia 2013, nuova etichetta subito premiata.

Controetichette vini di Kandea

Controetichette vini di Kandea

 Falanghina Costanza Daunia Igp 2017. E sono tre le annate consecutive in cui questa bottiglia riesce a conseguire ottimi piazzamenti a Radici. In questo caso ci vuole proprio “costanza” direi. Secondo posto assoluto nella sua categoria di appartenenza così come si è espressa la giuria dei Wine Writers.

Soltanto Falanghina lavorata per sei mesi in acciaio e tre mesi in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca sotto i 15,00 euro.

Colore scintillante di un bel giallo paglierino. Bouquet  connotato di ottime costumanze fruttate di melone, pera, albicocca, mela, mandarino, ananas e banana, intrecciate poi a corroboranti tocchi di ginestra, mentolo e macchia mediterranea. Approccio palatale fresco, oltre che comunicativo, che fa proprio bene in questa torrida estate. Sorso tonico, sapido, elegante, aggraziato, suadente e morbido. Percezioni tattili piacevolmente seducenti, raffinate e dinamiche. Finale da incorniciare. Da provare su una bella mozzarella di bufala campana Dop del Gargano, tanto per restare nella regione Puglia, e risotto ai frutti di mare.

Biancofiore Fiano Daunia Igp 2018. Seconda piazza così come disposto dai giudici dei Wine Buyers. Fiano in purezza. Maturazione per sei mesi in acciaio e poi tre mesi di elevazione in bottiglia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale sempre sotto i 15,00 euro.

Colore giallo paglierino abbastanza carico, nonostante la giovinezza del vino. Spettro aromatico di estremo interesse, tanto da attirare la massima attenzione da parte del naso, che si tuffa nel bicchiere per aspirare avidamente variegati profumi di agrumi, pesca, nocciola, ananas, muschio, tiglio, acacia e gelsomino. Sulla lingua plana un sorso delicato, gentile, soave, morbido, fruttato e sostenuto da un’ottima acidità. Tensione gustativa elegante, vellutata, aggraziata, carezzevole, ritmata, fine ed equilibrata, che anticipa una chiusura accattivante per lunghezza e piacevolezza. Da Spendere su piatti a base di pesce senza pomodoro e carne bianca.

Cherrug Nero di Troia Daunia Igp 2013. Conquista della seconda poltrona ex aequo nella sua categoria di appartenenza così come deliberato dalla giuria dei Wine Buyers.

Nero di Troia al 100%. Maturazione per dieci mesi in acciaio, con affinamento sulle fecce fini. Ventiquattro i mesi trascorsi in legno di diversa capacità e poi elevazione in boccia per sei mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca della bottiglia di circa 20,00 euro.

Si tratta di un nuovo vino aziendale, che è stato messo in commercio a dicembre 2018. Sintomatico il bel colore rosso rubino luminoso. Al naso salgono complesse nuances fruttate di sottobosco, di ciliegia, di prugna e di fichi secchi. Parcelle floreali di viola mammola e di geranio. Credenziali speziate di pepe nero, chiodi di garofano e vaniglia. Fraseggi terziari odorosi di bacche di ginepro, grafite, liquirizia, tabacco e balsamo. Sorso solido, avvolgente, pieno, strutturato, calibrato, sensitivo e tagliente. Trama tannica bene evoluta. Timbro gustativo austero, rotondo, polposo, armonico ed equilibrato. Allungo finale ammaliante e persistente. Ancora lunga vita davanti a sé. Si tratta davvero di un vino superbo che sa fondere densità, precisione e fascino emozionale. Da abbinare a piatti della tradizionale cucina foggiana come le orecchiette rucola e patate, la muschiska, la pedaja ed il caciocavallo podolico dauno.

Sede a Candela (Fg) – Contrada Piscioli
Tel e Fax 081 2403614 – Cell. 340 6097860
[email protected]www.kandea.it
Proprietà: Famiglia Tullio Cataldo
Enologo: Angelo Pizzi
Agronomo: Vito Antonio Fanizza
Ettari vitati: 19 – Bottiglie prodotte: 120.000
Vitigni: Aglianico, Nero di Troia, Malvasia, Fiano, Greco, Falanghina e Bombino Bianco.