Vini di Cantine Barone – Nuove annate
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Vini di Barone
di Enrico Malgi
I vini di Cantine Barone, azienda in conversione biologica, raccontano da molti anni con doviziosa grazia la storia della viticoltura cilentana. Francesco Barone e Giuseppe Di Fiore, con la esperienza dell’enologo stabiese Vincenzo Mercurio, riescono a produrre vini di qualità, che meritano tutta l’attenzione possibile.
Sette le etichette di nuove annate che ho assaggiato recentemente durante la mia ultima visita aziendale.
![Controetichette vini di Barone](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2019/07/Controetichette-vini-di-Barone-e1562156265766.jpg)
Controetichette vini di Barone
Marsia Bianco Paestum Igp 2018. Blend di Moscato al 65% e saldo di Malvasia Bianca e Fiano. Maturazione in acciaio ed affinamento in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca di 10,00 euro.
Colore giallo paglierino lucente. L’ottimo bouquet è interessato da spiccati e aromi di frutta fresca e candita e poi da di erba mediterranea, muschio, glicine, tiglio e fiori d’arancio. Sorso fresco, sapido, morbido, delicato, seducente, aromatico, fragrante e stillato di freschezza. Slancio finale sicuramente godibile. Sulla cucina di mare e anche su un bel risotto allo zafferano.
Vignolella Fiano Cilento Doc 2018. Soltanto Fiano lavorato in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Il classico Fiano cilentano che non tradisce mai, connotato da una livrea di colore giallo paglierino sfavillante e solo leggermente sfiorata da schizzi verdolini di gioventù. Naso accattivante e propositivo, che riesce a captare subito credibili profumi di frutta fresca locale come il mandarino, il fico, il melone, la mela e la pera. Gradevole l’odorosa florealità di gelsomino e di ginestra. Attacco in bocca rivitalizzato su toni tesi, morbidi, eleganti, vellutati, sapidi e minerali. Palato leggiadro e seducente. Finale persistente e lungamente fruttato. Migliorerà col tempo. Su carne bianca e latticini.
Vestalis Fiano Cilento Dop 2016. Fiano Santa Sofia al 100%. Maturazione in acciaio e tonneau. Elevazione in boccia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 20,00 euro.
Si tratta di un vino singolare e caratteristico prodotto con la Santa Sofia, l’unico bianco realmente autoctono del Cilento che Barone propone da qualche anno sul mercato con ottimi risultati. Veste cromatica giallo paglierino carico e luminoso. Pregevole l’impatto olfattivo che delinea un’ampiezza aromatica di ottima consistenza. Fruttato a go-go e fiori di campo in primis e poi proposizioni citrine e parvenze delicatamente affumicate. Impatto sulla lingua tagliente, sapido, succoso, avvolgente e gradevole. Retroaroma ammandorlato e pieno. Serbevolezza ancora tutta da scoprire. Pesce alla griglia e tagliere di formaggi.
Primula Rosa Paestum Igt 2018. Aglianico in purezza, lavorato in acciaio e vetro, dopo la criomacerazione per sei ore. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 13,00 euro.
Colore lucentemente salmonato. Naso di ottima intensità, laddove aspira voluttuari profumi di sottobosco e di frutta rossa. Carezze di rosa appassita, chinotto, mirto e salvia. Sulla lingua plana un sorso pieno, morbido, spigliato, suadente, sapido, garbato, ammandorlato e dinamico. Un guizzo di fresca acidità blandisce il palato, che poi è fatto segno di una verve salina e ricami polposi ed aggraziati. Chiusura abbondantemente fruttata ed ammaliante. Tagliere di salumi e pizza margherita.
Marsia Rosso Paestum Igp 2017. Blend di Aglianico e Primitivo. Maturazione in acciaio ed elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 10,00 euro.
Vivace e splendente il bel colore rosso rubino nel bicchiere. Spettro aromatico variegato, che manifesta subito pregevoli profumi di amarena, prugna, ribes, mirtillo e refoli di pura mediterraneità. Spezialità in sottofondo. L’ingresso del sorso in bocca è giovane, delicato, pulito, profumato e piacevole. Tannini sotto controllo. Palato sapido, goloso e avvincente. Retroaroma attraente. In questo momento il vino si può misurare sia su piatti di terra e sia su quelli di mare col pomodoro.
Pietralena Aglianico Cilento Doc 2017. Aglianico al 100% lavorato in acciaio, botte grande e vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Colore rosso rubino, riflesso di porpora. Profilo olfattivo di ottima costumanza, che evoca invasivi profumi fruttati di drupe piccole e medie che accalappiano le narici. Svolazzi terziari speziati di noce moscata, chiodi di garofano e vaniglia, seguiti da rimembranze di resina di pino, alloro, bacche di ginepro e china. Sorso scalpitante e terroso, materico e sontuoso, rotondo e austero. Calibrata la trama tannica. Vino dal carattere fiero e dinamico. Ottimo l’equilibrio gustativo, che sfocia in un finale intrigante e persistente. Su pasta al forno e carne arrosto.
Miles Aglianico Cilento Dop 2016. Aglianico in purezza, lavorato in acciaio e legno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di 20,00 euro.
Colore rosso rubino concentrato. Ampia e coinvolgente la performance olfattiva, che mette in evidenza essenze fruttate di marasca, prugna e sottobosco, intrecciate a terziarie percezioni vanigliate, mentolate, balsamiche, tartufate e speziate. Sentori idrocarburici. Legno ben dosato. Sorso scorrevole, caldo ed avvolgente. Trama tannica fitta e carnosa. Tattilità tonica e polposa. Spalla acida. Gusto profondo e sensitivo. La chiusura è totalmente appagante. Formaggi stagionati e cosciotto di agnello al forno.
Sede a Rutino (Sa) – Via Giardino, 2
Tel. 0974 830463 – [email protected] – www.cantinebarone.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati di proprietà: 8, più 4 in affitto e poi conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Aglianico, Primitivo, Fiano, Falanghina, Santa Sofia, Moscato e Malvasia Bianca.
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
A bordo piscina sotto la Porta Rosa-Il Santa Sofia col baffo scorre a iosa-Solo sul giallo carico una perplessità-ma non contraddico Malgi, l’autorità
I suoi ritmi di scrittura sono insostenibili anche per un milanese, i miei oMalgi
Caro Marco hai ben definito la degustazione del Vestalis da perfetto conoscitore quale sei. Con le luci soffuse ed il riverbero della piscina il colore ti è sembrato meno carico, ma ti assicuro che dopo circa tre anni di maturazione e passaggio in tonneau visto in un ambiente diverso il colore si rivela certamente più concentrato.
Noto con piacere che in privato si beve molto meglio che in pubblico.Basta prenderne atto:la volpe e il gatto.FM
Caro Francesco, nulla di personale ovviamente, si è trattato di un momento di pura degustazione “professionale”.