Vini di Botti – Nuove annate
di Enrico Malgi
La storia della viticoltura cilentana moderna è partita proprio da qui e da poche altre aziende territoriali a cavallo degli anni ’60-’70. Mi riferisco a Carmine Botti di Agropoli, vero antesignano, nonché lungimirante viticoltore di lungo corso. I suoi vini hanno sempre avuto un grande successo di critica e, soprattutto, di vendite.
Dopo tanti anni di duro combattimento, “Carminuccio” da poco tempo ha deciso di lasciare nelle sicure mani della figlia Emiliana, coadiuvata dal cugino enologo Pippo Greco, la conduzione aziendale. Una produzione vinicola sempre costantemente affidabile nel corso degli anni ha connotato questa azienda, come ho potuto costatare recentemente per l’ennesima volta assaggiando le nuove annate.
Flaeg Falanghina Campania Igp 2018. Soltanto Falanghina lavorata in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Una Falanghina in purezza nel Cilento è quasi una novità, ma questa bottiglia dimostra di essere un’ottima alternativa all’affermato Fiano. Il colore che scruto nel bicchiere è segnato da un risvolto paglierino non troppo carico. Bouquet interessante per le voluttuose risorse fruttate e floreali che fanno parte del corredo aromatico varietale. Mela, pera, susina, mandarino, banana, ananas, biancospino e ginestra fanno a gara per poter emergere. Intrecci lievemente speziati di chiodi di garofano. Sorso affilato, sapido, suadente, morbido, aggraziato ed elegante. Il finale ricorda ancora le effusioni fruttate e floreali già riscontrate al naso. Su carne bianca e latticini.
Enfasi Fiano Cilento Doc 2018. Fiano in purezza. Maturazione in acciaio e vetro. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 14,00 euro.
Colore giallo paglierino brillante e vivido. Profumi di buona sostanza vanno a stuzzicare le narici, che a sua volta aspira pregevoli essenze di pesca bianca, albicocca, mela, mandorla, nocciola, agrumi, ginestra e gelsomino. Collusive fragranze salmastre ed iodate. In bocca entra un sorso profumato, delicato, genuino, carezzevole, gentile, fresco, dinamico, setoso e slanciato. Incidenza palatale prettamente sapida e salmastra. Chiusura su pregevoli toni godibili. Spaghetti a vongole e grigliata di pesce.
Riflesso Rosato Paestum Igt 2018. Blend di Aglianico, Sangiovese e Primitivo. Acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 13,00 euro.
Colore rosa cerasuolo carico. Bouquet ampio e coinvolgente, che propone al naso in primis profumi fruttati di sottobosco, ciliegie e melagrana. Vezzi floreali di rosa canina e di violetta. Respiri di macchia mediterranea. Sorso fresco, delicato, garbato, affusolato, elegante, suadente e lineare. Slancio finale accattivante. Su pizza Margherita.
Primitivo Paestum Igt 2018. Solo Primitivo, che nel Cilento si sta affacciando timidamente da poco tempo, lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino, screziato di lampi purpurei. L’impatto olfattivo mette in evidenza umori di ottima frutta fresca, credenziali floreali e tocchi vegetali. Lieve impronta speziata. Sorso teso, sontuoso, calibrato, fine e rotondo, connotato poi da una quasi totale assenza di asperità tannica. Bocca ben modulata. Allungo finale appagante. Su piatti di minestra, carne bianca e rossa e tagliere di salumi.
Impervio Aglianico Cilento Doc 2016. Aglianico al 100%. Maturazione in acciaio e legno per un anno e mezzo. Elevazione in vetro. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 14,00 euro.
Effetto cromatico connotato da un bel colore rosso rubino scintillante. Al naso serpeggiano variabili e gradevoli profumi di frutta rossa piccola e media, intrecciati a sentori terziari di spezie, balsamo, mentolo, e goudron. Sorso caldo, materico, corposo, esuberante, vibrante e scattante. Appeal carnoso. Buona la spalla acida. Tannini quasi già del tutto levigati. Bocca voluminosa ed espansiva. Retroaroma persistente e godibile. Su pasta al sugo, carne rossa e salumi.
Aglianico Riserva Doc 2010. Soltanto Aglianico lavorato in acciaio e legno per lungo tempo. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.
Colore rosso granato lucente. Pregevoli sensazioni olfattive salgono al naso, per ricordare odorose fragranze fruttate di prugna, amarena, mora selvatica, ribes e mirtilli. Calibrati gli sbuffi di carrube, eucalipto, incenso, china, tabacco, cuoio, pepe nero, liquirizia e resina. Impronta empireumatica e tostata. In bocca fa il suo ingresso un sorso caldo, voluminoso, opulento, esuberante ed aristocratico. Sensazione palatale ancora leggermente allappante, ma anche gradevolmente fresca. Il finale è lungo e pervasivo. Su selvaggina e formaggi stagionati.
Azienda Agricola Botti Emiliana
Via Positano – Contrada Moio – Agropoli (Sa)
Tel. 0974 822185 – Cell. 338 4368886 – 335 6737341
[email protected] – www.cilentovini.it
Enologo: Pippo Greco
Ettari vitati di proprietà: 4,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Sangiovese, Barbera, Primitivo, Fiano, Falanghina, Trebbiano e Malvasia.
2 Commenti
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Sei diventato pazzo! Così la madre quando estirpò tutte le piante per fare il vigneto più bello e ben tenuto del Cilento.Un giardino.Contadino sanguigno e verace purtroppo attualmente non gode di buona salute ecco spiegata la cessione delle redini.In cantina invece ,nononostante l’estrema cura delle viti e salubrità dell’uva,i risultati non sempre sono costanti.PS.Una delle poche cantine che ancora vende sfuso di buona qualità per chi vuole spendere meno o semplicemente godere di un vino fresco ed immediato privo dei solfiti che iinvece vengono aggiunti in bottiglia.FM.
Come al solito sei sempre bene informato caro Francesco. E’ proprio tutto vero quello che hai affermato e purtroppo mi dispiace molto che Carminuccio non sta bene da un pò di tempo a questa parte. Emiliana comunque è veramente una donna in gamba e sa districarsi, anche con l’aiuto del cugino enologo.