Vini di Alfonso Rotolo – Nuove annate


Vini Alfonso Rotolo Nuove annate

Vini Alfonso Rotolo Nuove annate

di Enrico Malgi

Gli ottimi vini prodotti da Alfonso Rotolo di Rutino risultano sempre una garanzia assoluta per tutti gli appassionati. Seguo questa storica azienda cilentana ormai da molti anni e devo affermare che sono stato sempre ripagato da un assaggio di vini
davvero eccellenti. Per ragioni indipendenti dalla mia volontà, e anche da quella di Alfonso ovviamente,
mi rammarico di avere saltato l’anno scorso i millesimi del 2021. Ma per fortuna quest’anno ho rimediato degustando cinque etichette di nuove annate, di cui una assolutamente inedita.

Controetichette vini Alfonso Rotolo Nuove annate

Controetichette vini Alfonso Rotolo Nuove annate

Partiamo proprio da questa novità. Si tratta della bottiglia Figli del Sole Bianco Paestum Igp 2022. Blend di Falanghina al 60% e saldo di Fiano. Vino che ha sostato sui lieviti per sei mesi in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale in enoteca di 12,00 euro.

Figli del Sole Bianco Paestum Igp 2022 Alfonso Rotolo

Figli del Sole Bianco Paestum Igp 2022 Alfonso Rotolo

Il titolo l’ha scelto Valentina la figlia di Alfonso, la quale ha seguito le orme paterne diplomandosi enologa. Da sottolineare che nel Cilento da qualche tempo a questa parte si sta sperimentando sempre di più con successo la coltivazione della Falanghina insieme al Greco, due vitigni che vanno a completare col Fiano la triade delle grandi varietà campane a bacca bianca.

Il cromatismo che si scorge nel calice svela subito un colore giallo paglierino luminoso, venato di giovani riflessi verdolini. Bouquet intenso e propositivo, ottimamente modulato da eccellenti e promiscui profumi, che rimembrano voluttuose fragranze di pesca bianca, mela verde, pera spadona, clementina, banana, ananas, fiori d’arancio, ginestra, erbe aromatiche e sospiri balsamici. Gradevoli poi i sentori speziati. In bocca penetra un sorso fine, tagliente, aggraziato, morbido, sapido, elegante, cristallino, polposo, armonico e dinamico.
Tensione palatale nitida, felpata, delicata e suadente, Buona la serbevolezza. Retroaroma persistentemente appagante. Si sposa bene con una paella e/o con una mozzarella pestana.

San Matteo Fiano Paestum Igp 2022. Soltanto Fiano maturato in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.

Alla vista di scorge nel calice una veste cromatica segnata da un imberbe, vivace e splendente colore giallo paglierino. Profilo aromatico supportato da intensi sussurri fruttati, floreali e vegetali di ottimo livello, che rievocano in successione piacevoli percezioni olfattive di pesca bianca, albicocca, mandarino, fico, biancospino, ginestra e timo. Pregevoli poi le risonanze speziate. Approccio palatale morbido e fresco, secco e vellutato, felpato ed elegante, cristallino e soave.
Silhouette slanciata, elegante e fine. Il Fiano, come si sa, è un vino che dà il meglio di sé dopo alcuni anni, aspettiamo quindi che maturi ancora un po’.
Voluttuoso lo scatto finale. Perfetto su un piatto di spaghetti a vongole e carne bianca.

Fiano Paestum Igp 2022 Dedicato a Valentina. Nuovo il disegno dell’etichetta di un Fiano al 100% che è transitato in acciaio e barriques. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Colore giallo paglierino abbastanza carico e lucente. Spettro aromatico portatore di esuberanti, coinvolgenti e pluralistiche essenze di agrumi, mela annurca, pera williams, melone bianco, susìna bianca, nocciola, fiori di acacia, gelsomino, muschio e timo. L’ingresso del sorso in bocca è morbido, arrotondato, elegante, raffinato, speziato, arioso, voluttuoso e leggermente fumè. Ottima la spalla acida che dona una carica di
assoluta freschezza a tutto il cavo orale. Frutto giovane ed intrigante. Sviluppo palatale denso, vibrante e dinamico, per cui è facile vaticinare una longevità a lunga scadenza. Seducente e lungo il finale. Da abbinare a piatti di mare senza pomodoro e latticini.

Rose d’Autunno Rosato Paestum Igp 2022. Aglianico in purezza maturato in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.

Veste cromatica segnata da un brillante colore rosa corallino. Dal calice si sprigionano subito idilliaci e deliziosi profumi di un’ottima scorta fruttata di fragola, melagrana, amarene, pompelmo, fragole e cassis. Dal lussurioso spartito si diffondono poi calibrate note di rosa appassita, radici, mirto e scorza candita. Sulla lingua plana un sorso rinfrescante, morbido, fragrante, suadente, sapido, polposo, rotondo, elegante, perfettamente equilibrato e connotato da una singolare precisione gustativa. Coté ammaliante, intrigante, armonico, espressivo ed ottimamente ritmato. Chiusura godibile. Da provare su un risotto ai funghi porcini, tagliere di salumi e verdure scottate.

Aliento Aglianico Paestum Igp 2021. Aglianico al 100% maturato in acciaio e poi affinato in barriques per un anno. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.

Aliento Aglianico Paestum Igp 2021 Alfonso Rotolo

Aliento Aglianico Paestum Igp 2021 Alfonso Rotolo

Livrea colorata da un coreografico e solare cromatismo rosso rubino carico. Dal sintomatico crogiolo emergono intensi e complessi profumi, che declinano in primis un’espansione fruttata di ciliegia, prugna, carruba, mirtilli, ribes, more, noci, mandorle e fichi secchi, seguita da una captazione floreale di violetta ed iris. Sentori vegetali di erbe officinali e svolazzi speziati di cannella, noce moscata, pepe nero e chiodi di garofano vanno ad impinguare poi tutto il registro aromatico, insieme a sfaccettature terziarie.
In bocca penetra un sorso avvolgente, profondo, voluminoso, vibrante, centrato, strutturato, sensuale, fresco, glicerico, balsamico, arrotondato, sapido e sospiroso. Contatto tattile tonico, solido, appassionante, aristocratico e fine. Trama tannica molto aggraziata. Legno preciso e ben dosato, che non intacca assolutamente il frutto. Ne avrà ancora per molto tempo. Retroaroma impagabilmente epicureo. Da associare ad un piatto di ravioli al sugo e grigliata di carne.

Un Aglianico cilentano di carattere e di grande spessore questo Aliento (forma dialettale del locale fiume Alento), che non ha bisogno di mostrare i muscoli. Si potrebbe definire il prototipo dell’Aglianico, perché è affastellato da un colore carico, ma giovane e vivace; profumi eterei e piacevoli; tannini morbidi ed affusolati, senza alcuna deriva allappante; tasso alcolico non molto elevato; ed un finale morbido ed avvolgente.

Insomma, assaggiare i vini di Alfonso Rotolo si rivela sempre un piacevole esercizio di puro edonismo. Si tratta di vini territoriali che riflettono fedelmente tutto l’areale cilentano, che negli ultimi anni ha innegabilmente compiuto il tanto sospirato salto di qualità.

Sede a Rutino (Sa) – Via San Cesareo, 18

Tel e Fax 0974 830050 – Cell. 3383839224

[email protected] – www.alfonsorotolo.it

Enologo: Alfonso Rotolo

Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 70.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Fiano, Falanghina, Moscato e Malvasia bianca.

 

 

Scheda del 29 ottobre 2021

Vini di Alfonso Rotolo

Vini di Alfonso Rotolo

di Enrico Malgi

Per le note vicende legate in parte alla pandemia del Coronavirus ed in parte anche alla recente vendemmia che ha tenuto impegnati i viticoltori, mi sono visto costretto a ritardare le mie visite presso le aziende cilentane, come faccio sovente ormai da molti anni, per assaggiare i vini delle nuove annate. Per fortuna negli ultimi giorni ho potuto riprendere il mio solito giro, recandomi presso tre importanti aziende.

La prima visita ha riguardato L’Azienda Vitivinicola Alfonso Rotolo di Rutino, nata nel 1938 ed arrivata così alla terza generazione. Per l’occasione ho potuto degustare soltanto quattro etichette, perché mancano all’appello le bottiglie di alcuni ultimi millesimi già tutte vendute per la gioia di Alfonso.

Controetichette vini di Alfonso Rotolo

Controetichette vini di Alfonso Rotolo

Valentina Fiano Paestum Igp 2020.  Fiano in purezza, dedicato alla figlia Valentina prossima diplomata in enologia, lavorato in acciaio e barriques. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Sicuramente si tratta di un ottimo e pluripremiato Fiano che ben rappresenta tutta la viticoltura cilentana.

Sintomatico lo sfavillante colore giallo paglierino appena sfiorato ai bordi da lampi verdolini. Estasiante e coinvolgente l’ottimo bouquet che svela al naso in modo rilevante molteplici e perforanti nuances di frutta, fiori e vegetali tipici del Cilento. Ecco qui allora in successione gradevoli profumi di agrumi, mela, pera, fico, nocciola, acacia, biancospino, ginestra, gelsomino e macchia mediterranea. In bocca l’ingresso del sorso risulta particolarmente fresco, morbido, sapido, arioso, speziato e voluttuoso. Appeal raffinato, seducente e dinamico e dotato poi di cristallina purezza ed eleganza nel tratto. Siamo appena all’inizio del percorso. Sprint finale avvolgente ed edonistico. Da abbinare ai piatti della classica cucina di mare cilentana e/o ad una bella mozzarella pestana.

Urmi Aglianico Paestum Igp 2019. Blend di Aglianico all’80% e saldo di Piedirosso. Maturazione in acciaio e barriques ed elevazione in vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 15,00 euro.

Bicchiere tinto da un colore rosso rubino giovane e scintillante. Lo spettro aromatico disegna in primis un conturbante quadro di tanta buona frutta fresca della campagna cilentana, insieme poi a giocose credenziali di geranio, viola ed erbe officinali. Solide e sospirose le percezioni speziate e terziarie. L’impatto del sorso sulla lingua è morbido e tagliente, ma è anche sontuoso e vibrante, tonico e materico e connotato poi da un’aristocratica finezza tannica.  Pregnanza gustativa equilibrata, armonica, intrigante ed appagante. Ne avrà ancora per molti anni. Persistente e trascinante l’accelerazione finale. Da associare ad un piatto di pasta al ragù e/o a carne rossa e bianca.

Le Ghiandaie Aglianico Paestum Igp 2019. Aglianico al 100% lavorato in acciaio e barriques. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro.

Alla vista si appalesa un fulgido colore rosso rubino. Dall’ampio crogiolo emergono coreografici ed espansivi profumi di ciliegia, prugna, sottobosco, fiori rossi, carrube, noce moscata, zenzero e chiodi di garofano, insieme con sfaccettature terziarie. In bocca penetra un sorso voluminoso, ben centrato, elegiaco, teso, glicerico, temperamentale, balsamico e fatto segno ad un’insondabile profondità gustativa. Trama tannica ben tessuta. Aplomb nobile ed aristocratico. Sviluppo palatale affascinante, complesso, strutturato, ferroso, seducente e sensuale e connotato da un incedere mozartiano. Serbevolezza a lunga gittata. Chiosa finale sontuosa ed epicurea. Da gustare su cacciagione e formaggi stagionati.

Passula Passito Bianco Paestum Igp 2019. Blend di Moscato e Malvasia. Fermentazione e maturazione in acciaio e legno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale per la bottiglia di 375 ml. di circa 20,00 euro.

Brillante l’aspetto visivo segnato da un colore giallo dorato. Fierezza aromatica affastellata da un caleidoscopio di ottimi profumi che come incipit mette in evidenza generose credenziali di frutta secca come i fichi, le mandorle tostate, i datteri, l’albicocca disidrata e l’uva passa. Per contraltare però si rilevano anche contrastanti pulsazioni di fresche erbe aromatiche e sospirose nuances floreali. Sorso dolcemente mieloso, ma non stucchevole, anzi è sostenuto da una ficcante acidità, per un gusto che si rivela pulito, accattivante, ottimamente modulato, vellutato, equilibrato, elegante ed affascinante. Grazia finale raffinata e fine. Da provare sulla pasticceria secca, cioccolato fondente e formaggi erborinati.

Come al solito ottima la batteria dei vini quelli proposti da Alfonso, che non sbaglia mai un colpo e che così si dimostra sempre meticolosamente preparato e tenace perfezionista. Non dimentichiamoci poi che Alfonso è uno dei pochi enologi cilentani che cura personalmente la sua azienda.

 

Sede a Rutino (Sa) – Via San Cesareo, 18

Tel e Fax 0974 830050 – Cell. 3383839224

[email protected]www.alfonsorotolo.it

Enologo: Alfonso Rotolo

Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 70.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Fiano, Moscato e Malvasia bianca.

4 Commenti

  1. Le ghiandaie credo abbia preso il posto di Respiro quando il buon Alfonso non poteva ancora permettersi le barrique e faceva respirare artificialmente l’Aglianico nei tini d’acciaio.Il Valentina,mi spiace per gli altri,ma è il mio Fiano di riferimento nel Cilento.Mi manca il Passule che non assaggio da tempo anche questo buon esempio di passito cosa rara alle pendici del monte della Stella FM

  2. Ciao Francesco, per la verità l’etichetta Ghiandaie c’è sempre stata e per fortuna c’è ancora, perché è davvero un bel vino territoriale. L’etichetta Respiro, invece, è stata sostituita con quella di Aliento. Il Passula è prodotto in poche bottiglie. Se ti trovi a passare da me puoi assaggiare il restante residuo della mia degustazione.

  3. Ciliento versione dialettale di Cilento come giustamente detto per Aliento parola che rimanda alle ali e a differenza dello strano liquido che pare le metta questo vino fa letteralmente volare il pensiero ad un piacevole scambio di amorosi sensi.PS Premesso che ognuno in casa propria è padrone ma non capisco la necessità di una falanghina in una cantina da sempre portabandiera di grande Fiano e longevo Aglianico. FRANCESCO

  4. Ciao Francesco, penso che la Falanghina ci stia bene nel Cilento. Si tratta sempre di un vitigno a bacca bianca campano che ormai è diventato ubiquitario. Meglio questa varietà che altre specie alloctone, con trovi?
    Per quanto riguarda l’Aglianico Aliento personalmente lo ritengo uno dei più interessanti e migliori vini rossi del Cilento ed anche della Campania stessa.

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