Vini della Cantine Spelonga
di Enrico Malgi
La provincia di Foggia da molto tempo non è più soltanto il serbatoio vinicolo pugliese, ma è diventata un interessante laboratorio all’interno di un privilegiato territorio che sa esprimere vini di ottima qualità in tutte le tipologie. Vitigni autoctoni come il nero di Troia condividono lo spazio con specie alloctone o stanziali, come l’aglianico, il montepulciano, il sangiovese, il fiano, la falanghina ed il trebbiano. E sono molte le aziende locali che si cimentano con queste varietà, riuscendo a spuntare ottimi risultati.
Le Cantine Spelonga di Maria Franca Spelonga e Marilina Nappi accanto al canonico nero di troia propongono proprio alcune etichette confezionate con varietà alloctone. Una di queste ha subito attirato la mia attenzione: Extrema Puglia Falanghina Igp 2016.
Maturazione del vino per cinque mesi in acciaio e poi elevazione in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 11,00 euro.
Nel bicchiere colgo un colore giallo paglierino lucente, con riverberi verdolini. Naso stuzzicato da pregevoli olfattivazioni, che regalano intensi profumi fruttati di banana, di frutto della passione, di ananas, di pesca e di mela, associati poi a sussurri odorosi di ginestra, di eucalipto, di pino e di minerali. L’ingresso in bocca del sorso è molto fresco e secco, suadente e citrino, elegante e sapido, aggraziato e dinamico. Il retroaroma è succoso e persistente. In abbinamento piatti di mare e latticini.
Ma in questa occasione ho anche degustato altri due ottimi vini:
Marilina Rosé Puglia Igp 2016. Nero di troia in purezza. Sempre cinque mesi in acciaio ed un mese in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.
Il nome della bottiglia, come si può intuire, richiama naturalmente quello della signora Nappi. Colore rosato corallino. Bouquet ricco di fragranti percezioni profumate di ciliegia, di melograno, di ribes, di lavanda e di macchia mediterranea. E poi cenni odorosi di bacche di ginepro e di liquirizia. L’impatto del sorso sulla lingua è morbido e piacevole, avvolgente e fresco, equilibrato. Allungo finale molto gradevole. Nel complesso si tratta di un rosato di buona personalità, che ribadisce ancora una volta la bontà di questa tipologia che ha fatto la fortuna di tutta la Puglia, che può contare su vitigni ad hoc. Da spendere su aperitivi, carni bianche e pesce in guazzetto.
Primitivo Puglia Igp 2014. Maturazione in acciaio per sei mesi ed affinamento in boccia per altri quattro mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo della bottiglia di 11,00 euro.
Colore rosso rubino. Impatto olfattivo di sensazioni fruttate di sottobosco e di alberi: mirtilli, ribes, fragole, visciole, uva passita ed agrumi. Tocchi odorosi di fiori rossi e di briciole vegetali di mirto e di macchia mediterranea. Il sorso si espande in bocca, trasmettendo energia e maturità. La trama tannica è tenera e morbida. Il palato, che è investito da un fresco alito, tesaurizza un registro gustativo ampio, rotondo e sensuale. Progressione finale slanciata e seducente, confermando in toto le percezioni olfattive. Da associare a carni rosse e bianche e formaggi semistagionati.
Sede a Stornara (Fg) – Via Menola C.N.
Tel e Fax 0885 431048 – Cell. 339 6042484 – 335 1039071
[email protected] – www.cantinespelonga.com
Enologi: Leonardo Palumbo e Marilina Nappi
Ettari vitati: 10 – Bottiglie prodotte: 45.000
Vitigni: nero di troia, primitivo, falanghina, fiano, verdeca e bianco di alessano
2 Commenti
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Quindi l’Extrema, che si è presentata a te con un inedito, sembra abbia l’X Factor, caro il mio baffo instancabile
“Estremamente” interessante. La Falanghina, caro il mio Marco, devi sapere che ormai sta colonizzando tutto il Sud Italia. Attento che tra poco arriva anche dalle parti tue…