I Vini del Cilento di Casebianche
di Enrico Malgi
Casebianche! E allora come va Pasquale? Passata la paura di dover chiudere l’azienda? “Si, adesso sono tranquillo e non mi posso proprio lamentare, perché gli affari vanno benissimo, tanto che ho deciso di ampliare la cantina e di aumentare gli ettari vitati. Ultimamente mi sono bene inserito in un canale preferenziale di export al nord Europa, dove vanno pazzi per lo spumante La Matta. E poi un grosso distributore del Settentrione ha deciso di importare i miei vini al nord Italia. Pensa che in tutta la provincia di Salerno sono in compagnia di due sole famose aziende come Montevetrano e Marisa Cuomo. Un bel colpo non ti pare?”. Bravo Pasquale, ce l’hai proprio fatta a sfondare! I fantasmi che prima aleggiavano sulla tua azienda sono definitivamente spariti!
Pasquale Amitrano, titolare insieme con la moglie Betty Iuorio dell’azienda agricola Casebianche di Torchiara, può finalmente godersi il meritato successo dopo tanti anni di sacrifici e di stenti e/o di incertezze aziendali. In questi giorni sono stato in visita da lui per testare le nuove annate uscite recentemente sul mercato. Cinque etichette che mi hanno molto convinto (manca all’appello soltanto l’Iscadoro).
Cumalè Fiano Cilento Dop 2015. Acciaio e vetro per la maturazione del vino. Tredici i gradi alcolici. Prezzo della bottiglia in enoteca sui dieci euro.
Annata strepitosa con sole molto caldo, per cui la vendemmia, effettuata nelle fresche ore del primo mattino, è stata leggermente anticipata per preservare tutta l’acidità delle uve. Il colore già vira verso un brillante paglierino carico. Bouquet inebriante, vinoso e complesso, connotato da aromi varietali fruttati, floreali e vegetali del territorio cilentano. In evidenza fragranze di mandarino, di pesca, di biancospino, di ginestra e di erba officinale. In bocca entra un sorso accattivante, delicato, elegante e leggiadro, che disegna un arco essenzialmente lineare, fresco, morbido, agrumato, sapido, salmastro e ritmato. Godibile e lungo il finale.
La Matta Vino Spumante Bianco Dosaggio zero 2015. Fiano al 100%. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Costo della bottiglia in enoteca (se si trova…) intorno ai dieci euro. Si tratta del vino che ha fatto la fortuna di Pasquale e di Betty e che sta riscuotendo un successo enorme ed insperato. Nonostante sia stata aumentata di molto la capacità produttiva, non si fa in tempo a soddisfare tutte le richieste provenienti da ogni latitudine, perfino da importanti ristoranti stellati! Tutto questo grazie alla felice intuizione dell’esperto enologo Fortunato Sebastiano, che alcuni anni fa ha avviato il progetto con molta nonchalance. Adesso l’azienda Casebianche si trova tra le mani un patrimonio considerevole! Qualcosa di nuovo e di inimmaginabile che ha rotto col passato e con la tradizione del territorio cilentano, che non ha mai avuto una vocazione spumantistica, tanto è vero che ancora adesso sono poche le etichette di spumante prodotte. La Matta è un originale spumante artigianale, semplice, genuino e naif, che è rifermentato in bottiglia con la sola aggiunta del mosto che ha generato il vino base conservato a bassa temperatura. Nessuna aggiunta di zuccheri, di lieviti e di solforosa e nessuna chiarifica, così il vino resta torbido in bottiglia. La fermentazione poi s’innesca spontaneamente con i primi tepori primaverili tra aprile e maggio. Ne viene fuori uno spumante gradevole, fresco, dissetante, divertente e poco alcolico.
Il Fric Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2015. Solo aglianico. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo della bottiglia sempre intorno ai dieci euro. Stesso procedimento di vinificazione de La Matta ed identico successo. L’unica differenza è rappresentata dal fatto che il Fric è un vino frizzante e non uno spumante e quindi il suo contenuto di anidride carbonica è compreso tra i due ed i cinque grammi per litro. Tappo a corona. Colore arancia sanguinella nel bicchiere. Impatto olfattivo fragrantemente vinoso e delicatamente fruttato di rosa tenue e floreale di glicine. In bocca il sorso scorre lieve, felpato e godibilmente frizzantino. E’ poi fresco, sapido e succoso. Edonistico ed appagante il finale.
Dellemore Rosso Cilento Aglianico Dop 2014. Blend di aglianico in maggioranza e saldo minoritario di barbera e di piedirosso. Acciaio, legno e vetro per la maturazione. Tredici i gradi alcolici. Prezzo finale della bottiglia intorno ai dieci euro.
Bel colore rubino, con lampi violacei ai lati. Timbro olfattivo avvolgente e seducente, in cui prevalgono pervasivi profumi fruttati del sottobosco e di ciliegie, intrecciati a suadenze floreali di violetta, a tocchi vegetali e a briciole tostate. Bocca piena, calda ed espansiva, che assaggia con voluttà un frutto croccante e reattivo, per una piena intensità di sapori. Vino che nel complesso si dimostra fresco, morbido, elegante, equilibrato, garbato, sapido e finemente tannico. Retrogusto persistente ed appagante.
Cupersito Aglianico Cilento Dop 2013. Fermentazione in acciaio, poi legno per la maturazione e boccia per l’affinamento. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo della bottiglia intorno ai quindici euro.
Bel cromatismo rubino scuro, attraversato da palpiti purpurei. Profilo olfattivo imperioso e coinvolgente. Al naso si avvertono ammalianti percezioni odorose che ricordano la viola appassita, piccoli frutti del sottobosco e sentori di macchia mediterranea. In appresso si appalesano anche venature sapide, minerali, speziate e tostate, che poi incrociano un coté balsamico e mentolato. Bocca pregnante di un vino elegiaco, viscerale e sanguigno, che propone un tannino ancora graffiante, un input terroso e carnoso, unito ad un incedere elegante, armonico ed equilibrato. In chiusura il palato esprime anche freschezza, polposità e dinamismo. Retrogusto persistente e godibile.
Sede a Torchiara (Sa) – Via Case Bianche, 8
Tel. 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected] – www.casebianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: aglianico, barbera, piedirosso, fiano, trebbiano e malvasia
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Manca all appello il mio preferito,l iscadoro.Magari ce lo degustiamo insieme caro Enrico.Grandi vini.
Quanta fatica dietro l’attuale successo e quanti sorrisi ironici all’apparire sul mercato di uno spumante spiazzante come “La Matta” (allora vino frizzante, tappo corona)!
Per non parlare di un vino ancor più “matto” come il “Fric”, una vera scommessa in rosso.
Ma la serietà, nel lungo periodo, ripaga ed i sorrisi di Pasquale e Betty rendono davvero onore al merito.
Ad maiora!
Ciao Marco, facciamo proprio così: quando vieni nel Cilento andiamo da Pasquale e Betty per completare la degustazione con l’eccellente Iscadoro, va bene?
Ciao Luca, spesso le novità in generale, e naturalmente anche quelle che riguardano la viticoltura, sono viste con molta diffidenza che poi si tramuta in invidia tutte le volte che arriva il successo. Proprio com’è capitato da alcuni anni a questa parte a La Matta ed a Il Fric di Casebianche, che sonio stati dapprima snobbati e derisi e che adesso sono osannati e richiesti dappertutto. Così va la vita!
Le prime bottiglie di La matta avevano il tappo a corona e quando le portai in Enoteca destarono subito interesse sopratutto per chi cercava una alternativa agli spumanti extra dry charmat!
Nella sua semplicità un vino fine che matura nel tempo e che hai sempre voglia di bere… chi lo incontra non lo abbandona più!
A brescia lo trovate da noi all’Enoteca Alacave!