Vini Casebianche – Nuove annate
di Enrico Malgi
Ci sono degli appuntamenti enologici per me assolutamente irrinunciabili, come quelli che riguardano le visite periodiche alle aziende cilentane appena hanno imbottigliato le nuove annate.
Una di queste aziende è quella di Casebianche di Torchiara ormai fidelizzata nel tempo ed appartenente ai coniugi Pasquale Amitrano e Betty Iuorio, la quale è seguita dal bravo enologo irpino Fortunato Sebastiano.
Sette le etichette nel frangente prese in esame.
Cumalè Fiano Cilento Dop 2023. Fiano in purezza lavorato in acciaio. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Nel calice sfavilla un gioioso colore giallo paglierino appena intaccato da imberbi riflessi verdolini. Il sontuoso e variegato bouquet è portatore di gradevoli e netti profumi, che sciorinano al naso solide percezioni fruttate, floreali e vegetali che in ordine sparso richiamano alla mente sospiri di mela fuji, pera spadona, melone bianco, pesca bianca, biancospino, tiglio, citronella, acacia etimo. L’attacco in bocca è segnato da una verve giovane, fresca, cristallina, morbida, sapida, aggraziata ed agrumata. Serbevolezza a lungo raggio. Fraseggio finale appagante. Da provare su un risotto ai frutti di mare e frittura di pesce.
Iscadoro Bianco Paestum Igp 2022. Classico blend cilentano di Fiano all’80% e saldo paritario di Malvasia e Trebbiano, ormai non troppo abusato nel territorio. Fermentazione e maturazione in anfore di terracotta per dieci mesi. Alcolicità di dodici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.
Alla vista si appalesa un luminoso colore giallo paglierino. Il sintomatico profilo olfattivo si distingue per la purezza di espansivi aromi, i quali rimembrano sensazioni fruttate di nocciola, clementina, mela annurca, fichi e banana, umori floreali di gelsomino e di ginestra, carezze vegetalidi erbe aromatiche e briciole speziate. L’impatto del sorso sulla lingua è subito segnato da vibranti cadenze di freschezza, di sapidità e di morbidezza, seguite dappresso da un’infiltrante tensione palatale che si dimostra sensuale, dinamica, leggiadra, soave, ben ritmata e leggermente aromatica. Tutta da scoprire la longevità. Scatto finale persistente. Perfetto su un piatto di riso e patate e carne bianca.
La Matta Vino Spumante Bianco Dosaggio Zero 2023. Metodo Ancestrale Integrale. Rifermentazione spontanea in bottiglia senza aggiunta di solfiti e non filtrato. Soltanto Fiano non dichiarato in etichetta. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Domanda molto semplice: può un solo vino cambiare le sorti di un’azienda vitivinicola che stava quasi per chiudere bottega? Risposta altrettanto semplice: si, certo che può. E qual è questo vino? L’ho appena menzionato sopra, si tratta de La Matta. E cosa ha di speciale? Niente e tutto. Resta il fatto comunque che questo spumante da circa una decina d’anni sta cavalcando l’onda del successo con pieno merito, facendo la fortuna di Betty e di Pasquale. E come si presenta? Che valore possiede? Intanto il colore è contrassegnato da un cromatismo paglierino tenue e velato come nubi in autunno.
La spuma è delicata ed attraente. Le bollicine sono fini e divertenti. I profumi si rivelano molto naturali e ricordano in primis la frutta fresca cilentana ed i fiori di campo. In bocca il vino si concede con grande immediatezza senza essere banale
attraverso un contatto fresco, vivace, secco, rinfrescante, dissetante, citrino, poco alcolico, muschiato, sapido, glicerico, accomodante, genuino, essenziale e sensuale. C’è da aggiungere altro? Ah sì questo: il finale soddisfa appieno le papille gustative, mentre l’abbinamento è soggettivo e variabile. Personalmente l’ho accompagnato ad in piatto di pasta e ceci e formaggi freschi. E questo è tutto!
Il Fric Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2022. Identico procedimento di vinificazione de La Matta, con la differenza che questo è un vino frizzante e non uno spumante, per cui la sovrappressione non supera i 2,5 bar. Solo Aglianico. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 20,00 euro. Tappo a corona.
Alla vista si manifesta un particolare colore a metà strada tra il rosato ed il rosso, tipo un clairet del bordolese (attenzione non un claret che definisce la tipologia dei rossi importanti sempre del territorio di Bordeaux).
Mousse sfiziosa. Perlage caratteristico. Il bouquet mette subito a fuoco i suoi ottimi profumi attraverso un fruttato di melagrana, marasca, fragola, lamponi e ribes e/o floreale con parvenze di rosa tenue e di glicine. Sentori vegetali. In bocca il sorso scorre lieve, felpato, garbato, carezzevole, vellutato, secco, fresco, succoso, gioioso e godibilmente frizzantino.
Retroaroma molto godibile. Da bere giovane su una zuppa di pesce e pizza margherita.
Pashkà Rosso Frizzante Secco Paestum Igp 2020. Blend paritario di Aglianico e Barbera. Vinificazione uguale a quella de La Matta e Fric. Tasso acolico di dodici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Nel calice risalta una tonalità di rosso lucente, schizzato di riflessi purpurei. Spuma soffice, delicata e vivace, che sovrasta un perlage gentile. Espressivo il ventaglio aromatico portatore di ottimi profumi di tanta buona frutta della pianta e del sottobosco, di fiori rossi e di vegetali freschi di macchia mediterranea. In bocca fa il suo ingresso un sorso petillant, teso, secco, beverino, suadente, delizioso, arrotondato, morbido, affusolato, aggraziato, elegante, seducente, scorrevole, succoso, soave, accomodante e fruttato. Agili e gradevoli i tannini. Affondo finale appagante. Da preferire su una parmigiana di melanzana e tagliere di salumi.
Dellemore Rosso Cilento Dop 2021. Blend di Aglianico al 65%, Barbera al 20% e saldo di Piedirosso. Maturazione in acciaio e tonneaux. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 18,00 euro.
Veste cromatica disegnata da un fulgido e propositivo colore rubino. Crogiolo depositario di una messe di aromi, che si rivelano al naso sotto forma di intrecci di amarena, prugna, drupe del sottobosco, violetta, genziana, salvia, timo, pepe nero, chiodi di garofano, tabacco, caffè, liquirizia, ginepro e gentilizie empireumatiche. In bocca penetra un sorso ampio, voluminoso, stimolante, reattivo, intenso, tagliente, equilibrato, sapido, seducente, balsamico, strutturato e bene articolato. A dare compostezza e compattezza a questo vino ci pensa poi un tannino di estrazione finissima.
Longevità tutta da scoprire. Chiusura su toni molto godibili. Da associare ad un piatto di pasta al sugo e tagliata di carne arrosto.
Cupersito Aglianico Riserva Cilento Dop 2021. Aglianico al 100%, lavorato in acciaio e legno grande. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.
Calice tinto da un appariscente e sfavillante colore rubino scuro. Il bouquet ammalia subito le narici attraverso un disegno aromatico di rara precisione, che mette in risalto essenze di ciliegia, prugna secca, scorza d’arancia, ribes, mirtilli, more, zenzero, garofano, rosa, funghi, eucalipto, erbe aromatiche, chiodi di garofano, cannella, cuoio, grafite, corteccia di china e goudron.
In bocca esordisce un sorso caldo, avvolgente, infiltrante, polposo, imperioso, centrato, asciutto, pervasivo, scalpitante, vibrante, esuberante, scattante, sostanzioso, temperamentale, materico, tonico, solido e connotato da un’ottima spinta acida. Timbro terroso. Trama tannica bene evoluta. Legno ottimamente dosato. Pregnanza gustativa gradevole, arrotondata e morbida, di un vino che marcia senza freni e sempre sui giusti binari. Resterà in sella ancora per altri sei-sette anni. Fraseggio finale edonistico. Da abbinare ad un piatto di lasagne al forno e formaggi stagionati.
Ormai da molti anni Casebianche ha raggiunto un ottimo e costante livello qualitativo dei suoi vini, tanto da farne una delle aziende di punta del Cilento e di tutta la provincia di Salerno.
Azienda Agricola Casebianche
Via Case Bianche, 8 – Torchiara (Sa)
Tel. 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected] – www.casebianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Scheda del 26 settembre 2023
di Enrico Malgi
Tutte le volte che mi reco a visitare la piccola Azienda Agricola Biologica Casebianche di Pasquale Mitrano e Betty Iuorio di Torchiara per degustare le nuove annate trovo sempre qualche novità. Puntuale anche stavolta la conferma, perché una delle sei bottiglie assaggiate è inedita. Si tratta di uno spumante bianco metodo classico di cui parlerò dopo.
Cominciamo col Cumalè Fiano Cilento Dop 2022. Soltanto Fiano maturato per sei mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Nel calice serpeggia un lucido colore giallo paglierino schizzato di riflessi verde clorofilla. Bouquet espansivo e collaboratore, dal quale il naso attinge voluttuosi e pluralistici profumi di fico dottato del Cilento, nocciola, pesca bianca, pera spadona, mela renetta, melone bianco, mandarino, biancospino, ginestra, salvia e rosmarino. Gradevoli poi le minimali punteggiature speziate. Impatto del sorso sulla lingua scorrevole, fresco, pulito, suadente, accattivante, morbido, agrumato e salmastro. Contatto palatale delicato, sapido, leggiadro, lineare e ben ritmato. Buona la serbevolezza. Finale piacevolmente lungo e godibile. Perfetto l’abbinamento su un risotto al forno con mozzarella e carne bianca.
La Matta Vino Spumante Bianco Dosaggio Zero Metodo Ancestrale 2022. Da uve Fiano non dichiarate in etichetta. Rifermentazione naturale in bottiglia con aggiunta del mosto ottenuto dalla prima vinificazione. Nessuna aggiunta di zuccheri, di lieviti e di solforosa e nessuna chiarificazione. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Ecco qui la bottiglia che alcuni anni fa ha cambiato le sorti aziendali, favorendo in tal modo una crescita economica.
Alla vista si presenta un colore giallo paglierino tenue e velato da piccole parcelle in sospensione. Gradevole il cappello spumoso, sotto il quale si agitano gioiose, piccole e divertenti bollicine. Al naso salgono delicate essenze di frutta fresca e di fiori bianchi, insieme a suadenze di muschio, timo, salvia e sospiri speziati. In bocca entra un sorso secco, fresco, vivace, dissetante, sfizioso, languido, fruttato, sapido, genuino e naif. Spumante che possiede una buona capacità di resistere al tempo che avanza. Allungo finale godibile. Da consumare su aperitivo ed anche su un risotto ai fungi porcini.
Casebianche Vino Spumante Bianco di Qualità Millesimato 2020 Brut Nature Metodo Classico. Fiano in purezza. Affinamento sui lieviti per due anni. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro. Bottiglie prodotte 991.
Ecco qui la novità di cui accennavo all’inizio di questo report, uno spumante bianco metodo classico che va ad aggiungersi a La Matta.
Cromatismo segnato da un solare e brillante colore giallo paglierino. Spuma soffice e trasparente. Perlage coreografico, ben calibrato e fine. Bouquet costellato da piacevoli profumi di melone bianco, mela verde, pesca bianca, clementina, piccole drupe del sottobosco, glicine, mughetto, zagara, menta e crosta di pane. In bocca esordisce un sorso massimamente secco, fresco, petillant, pulito, morbido, sapido, intrigante, spigliato, elegante e cremoso. Slancio finale gradevole. Da preferire su un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino e orata al cartoccio.
Tondo Rosso Paestum Igp non millesimato. Aglianico all’80% e saldo di Aglianicone, Barbera, Piedirosso e Sangiovese di annate diverse. Affinamento in acciaio e parte il legno. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro la bottiglia di un litro.
Nel bicchiere traspare un luminoso e gioioso colore rosso rubino. Bouquet estremamente affascinante, dal quale si sprigionano marcati, variegati e deliziosi profumi. Destinatario di tutto questo è un naso molto disponibile, il quale viene investito proditoriamente da composite elargizioni olfattive di ottima risonanza, che ricordano l’amarena, la susina nera, bacche del sottobosco, la violetta e le erbe aromatiche, intrecciate poi a sensitivi creptii speziati di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero e/o a sentori terziari. In bocca penetra un sorso corroborante, polposo, rotondo, schietto, pulito, fresco, morbido, sapido e bene equilibrato. Trama tannica gentile. Sviluppo palatale sontuoso, solido, incisivo e raffinato. Buona la serbevolezza. Allungo finale decisamente gradevole. Da preferire su un piatto di pasta al ragù e parmigiana di melanzane.
Dellemore Rosso Cilento Dop 2020. Blend di Aglianico al 65%, Barbera al 20% e saldo di Piedirosso. Maturazione per otto mesi in acciaio ed affinamento per sei mesi in boccia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Veste cromatica segnata da un colore rosso rubino lucente con riflessi purpurei sull’unghia. Spettro aromatico densamente affastellato da un accumulo di gradevoli suadenze fruttate, floreali e vegetali di ottimo livello, in cui primeggiano in particolar modo pregevoli credenziali di marasca, garofano ed erbe officinali. Briciole speziate in sottofondo. Impatto del sorso sulla lingua espansivo, voluttuoso, puro, accomodante, permissivo, gentile, garbato, seducente, teso, glicerico, elegante, iodato e sapido. Tannini affusolati. Contatto tattile accattivante, intrigante, aggraziato, carezzevole, genuino, armonico, stimolante e reattivo. Vibrazioni minerali a fare da contorno. Buona la potenzialità di conservazione. Fraseggio finale molto piacevole. Da preferire sulla classica cucina terragna cilentana, ma va bene anche su una bella zuppa di pesce e tagliere di salumi.
Cupersito Aglianico Cilento Dop 2020. Aglianico in purezza maturato in acciaio, affinato in legno per un anno e poi elevato in vetro ancora per un altro anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.
Livrea colorata di un rosso rubino sfavillante. Fine la composizione olfattiva portatrice di una serie di ammalianti profumi, che ricordano in successione la ciliegia, la prugna, il ribes nero, i mirtilli, le more, la violetta, la macchia mediterranea ed anche sentori speziati di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero. I sospiri terziari sono di ottima fattura. Bocca pregnante di un gusto elegiaco, viscerale e sanguigno, insieme a percezioni tattili materiche, palpitanti, strutturate, vibranti, infiltranti, solide, toniche, terrose, equilibrate e pervasive. Registro palatale ben ricamato, teso, arrotondato, glicerico, caratteriale, balsamico, morbido e dinamico. Frutto compatto e vivace. Trama tannica ottimamente intessuta. Legno ben calibrato. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma persistente ed appagante. Da preferire su una grigliata di carne e formaggi stagionati.
I vini di Pasquale e Betty sono sempre ottimali e riflettono compiutamente il vocato areale cilentano, che col trascorrere degli anni è andato a posizionarsi ai vertici della produzione vitivinicola regionale. Vini poi che si fanno preferire per la convenienza economica in rapporto alla loro acclarata validità.
Azienda Agricola Casebianche
Via Case Bianche, 8 – Torchiara (Sa)
Tel. 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected] – www.casebianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Aglianicone, Piedirosso, Barbera, Sangiovese, Fiano, Trebbiano, Malvasia, Falanghina e Santa Sofia.
Scheda del 21 settembre 2022
di Enrico Malgi
La viticoltura nel Cilento negli anni passati ha subito un forte scossone che ha portato una ventata di grosse novità territoriali, poi improvvisamente si è fermata, arroccandosi sulle sue posizioni perché i viticoltori hanno preferito di non rischiare. Ciò non toglie, però, che a rotazione alcune aziende hanno cercato di dare impulso alla loro produzione, mettendo sul mercato nuove e sporadiche etichette. Una di queste aziende che si è distinta per avere effettuato alcune innovazioni è quella di Casebianche di Pasquale Amitrano e sua moglie Betty Iuorio, che in un recente passato ha osato coraggiosamente intraprendere strade diverse, come quella che ha portato alla confezione di bottiglie inedite come La Matta, Il Fric e Pashkà, con il determinante apporto dell’enologo Fortunato Sebastiano.
Fedele a questo assunto ecco che adesso Casebianche, che pratica una viticoltura prettamente biologica, ancora una volta ha pensato bene di presentare sul mercato due nuove etichette e modificando nel contenuto anche un’altra bottiglia, come vedremo poi.
Intanto in questi giorni ho avuto l’occasione di assaggiare ben nove vini di nuove annate, comprese due nuove entrée.
Cumalè Fiano Paestum Igp 2021. Soltanto Fiano maturato per sei mesi in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Luccicante il bel colore giallo paglierino giovane striato di verde clorofilla. Bouquet altamente interessante, che esibisce subito deliziosi profumi di mela, pera, agrumi, gelsomino, erbe aromatiche e miele, insieme a solide connotazioni salmastre. In bocca esordisce un sorso fresco, morbido, succoso, pulito, lineare, affabulatore, compiacente e sapido. Sviluppo palatale seducente, leggiadro, elegante, aromatico, soave e ben ritmato. Buona la serbevolezza. Allungo finale accattivante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e latticini.
Iscadoro Bianco Paestum Igp 2021. Blend che ha recentemente cambiate le percentuali dei vitigni impiegati. Adesso è il Fiano a prevalere di più con l’80% e saldo paritario di Malvasia e Trebbiano. Macerazione sulle bucce per cinque giorni ed affinamento per dieci mesi in anfora di terracotta. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 17,00 euro.
Una tonalità di giallo paglierino lucente si staglia limpidamente nel bicchiere. Lo spettro aromatico svela al naso un sontuoso corredo, detentore di golose essenze di tanta buona roba: clementina, mela, ananas, banana, ginestra, biancospino, macchia mediterranea e briciole speziate. In bocca penetra un sorso fresco, morbido, agrumato, leggiadro, soave, sensuale, e dinamico. Espansione palatale vibrante, scattante, affascinante, polposa e ben ritmata. Chiusura sontuosa. Da spendere su un piatto di spaghetti a vongole e carne bianca.
La Matta Vino Spumante Bianco Intregrale Dosaggio Zero Metodo Ancestrale 2021. Fiano in purezza lavorato in acciaio. Rifermentazione naturale in bottiglia con aggiunta del mosto ottenuto dalla prima vinificazione. Alcolicità di undici gradi. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Cromatismo segnato da un colore giallo paglierino tenue con presenza di sedimenti naturali in sospensione. Divertenti bollicine danzano felici nel bicchiere, mentre un bouquet gioioso e sospiroso si approccia al naso evocando gradevoli profumi di mandarino, mela verde, glicine, lavanda ed erbe officinali. In bocca fa il suo ingresso un sorso genuinamente vivace, caratteristicamente secco e godibilmente rinfrescante. Approccio palatale semplice, sapido, aromatico, fruttato, floreale, languido e sfizioso. Si può conservare per alcuni anni sicuramente. Scatto finale citrino ed appagante. Da consumare con l’aperitivo e sfiziosità di terra e di mare.
Il Fric Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2021. Aglianico al 100% non filtrato. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale sempre intorno ai 15,00 euro. Tappo a corona. Uguale processo di vinificazione de La Matta, con la sola e determinante differenza che il Fric rientra nella categoria dei vini frizzanti, perché l’anidride carbonica non supera i cinque grammi per litro.
Alla vista si presenta un calibrato colore rosato semitorbido che ricorda le arance sanguinello siciliane. Allegre e scherzose bollicine cercano di scalare arditamente la vetta. Le impronte aromatiche espongono subito un folto pot pourri di amarena, melagrana, fragola, chinotto, sottobosco, rosa canina ed estratti vegetali. Sorso scorrevole, delicato, lieve, effervescente, cadenzato, felpato e vellutato. Proposizioni palatali felicemente piacevoli, succose, pungenti e salmastre. Retroaroma divertente. Da associare a crudi di terra e di mare e/o ad una pizza margherita, farà sicuramente la sua bella figura.
Pashkà Rosso Frizzante Secco Paestum Igp 2020. Blend paritario di Aglianico e Barbera. Tutto uguale al Fric, compreso il prezzo finale.
Ecco qui che si chiude il cerchio con la terza bottiglia di questi spumanti semplici e naif, frutto di un’illuminante idea dell’enologo irpino Fortunato Sebastiano, che hanno rappresentato una grossa novità per tutto il Cilento e contemporaneamente hanno contribuito ad elevare le finanze aziendali.
Colore rosso rubino luminoso. Come al solito le impertinenti bollicine fanno a gara per arrivare prime sull’orlo del bicchiere. Naso stimolato da un espressivo tourbillon di giocose essenze di tanta buona frutta fresca piccola e media, insieme a rimembranze floreali e vegetali di ottima costumanza. In bocca entra un sorso petillant, secco, fresco, leggero, affusolato, aggraziato, salivante, morbido e dissetante. Percezione tattile fine, elegante e gioiosa. Finale decisamente edonistico. Perfetto su un piatto di spaghetti al pomodoro fresco e salumi cilentani.
Dellemore Rosso Cilento Dop 2019. Composito blend di Aglianico al 70% e saldo di Piedirosso e Barbera. Maturazione in acciaio e legno. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Rilevante lo scintillante colore rosso rubino accarezzato da striature purpuree. Dall’ottimo bouquet si sprigionano pervasivi profumi di visciole e sottobosco, strettamente legati ad effusioni floreali di rosso vestite e/o a tocchi speziati. Sorso voluttuoso per grazia, garbatezza, genuinità, sapidità, freschezza, morbidezza, balsamicità ed eleganza. Tannini gentili. Espansione palatale intensa, equilibrata, armonica, intrigante, avviluppante e reattiva. Resisterà al tempo che passa ancora per alcuni anni. Chiusura abbastanza persistente. Perfetto su un risotto ai funghi porcini e tagliere di formaggi semistagionati.
Cupersito Aglianico Cilento Dop 2019. Aglianico in purezza maturato in acciaio e poi affinato in botti di rovere per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.
L’Aglianico è diventato un vitigno a bacca rossa ubiquitario che si alleva in molte regioni italiane, in special modo esso ha trovato la sua perfetta collocazione in Campania, Basilicata, Puglia e Molise, ma viene allevato anche in Abruzzo, Umbria, Calabria, Sicilia e Sardegna con buoni risultati. Nel Cilento l’Aglianico con gli anni è andato sempre più sviluppandosi, ottenendo esiti molto favorevoli, come nel caso presente.
Veste cromatica segnata da uno splendente colore rosso rubino. Il profilo aromatico mette in mostra una varietà di interessanti palpiti, che ricordano in primis credenziali fruttate di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more, fichi, mandorle e carrube. Subito dopo risaltano gioiosi umori di violetta, iris, petali di rosa, funghi, eucalipto e salvia. Proposizioni speziate di noce moscata, pepe nero, chiodi di garofano, anice e zenzero vanno poi ad alimentare ancora di più tutto il registro olfattivo, insieme a costumati svolazzi terziari. Impatto del sorso sulla lingua avvolgente, sapido, etereo, elegiaco, viscerale, carnoso, balsamico, tagliente e polposo. Trama tannica ottimamente intessuta. Legno ben dosato. Percezione tattile materica, strutturata, sanguigna e vibrante, che fa da contraltare ad un coté armonico, equilibrato e perfino elegante nel suo sicuro incedere. Longevità a lunga scadenza. Fraseggio finale persistente ed edonistico. Perfetto su un piatto di pasta al ragù e capretto al forno con patate.
Ed ecco qui le ultime due novità di Casebianche: un bianco ed un rosso da un litro, che vogliono ricordare le lunghe bevute in osteria tra amici.
Quadro Bianco Paestum Igp. Blend di Fiano al 50% e saldo di Malvasia, Trebbiano, Falanghina e Santa Sofia di annate diverse: 65% del 2021, 25% del 2020 e 10% del 2019. Il vino assemblato proviene da vinificazione in bianco senza contatto con le bucce e vinificazione con breve macerazione. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale in enoteca di 12,00 euro. Bottiglie prodotte numero 2.500 da un litro.
Colore giallo paglierino luminoso. Il naso intercetta pregevoli sfumature aromatiche fruttate, floreali e vegetali territoriali sapientemente amalgamate. Beva fresca, leggera, agile, felpata, gradevole, aggraziata, sfiziosa e sapida. Echi agrumati. Timbro cristallino, gentile, comunicativo, gioviale, delicato, snello, intrigante e sospiroso. Allungo finale molto gradevole. Vino da condividere in compagnia con parenti ed amici e da provare su piatti leggeri della cucina marinara del Cilento.
Tondo Rosso Paestum Igp. Blend di Aglianico all’80% e saldo di Aglianicone, Barbera, Piedirosso e Sangiovese. Annate assemblate: 50% del 2019, 40% del 2020 e 10% del 2018. Affinamento in acciaio e parte in legno. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Bottiglie prodotte numero 3.000 da un litro.
Bicchiere tinto da un colore rosso purpureo brillante. Effetto olfattivo ben calibrato, fatto segno di un fruttato di bacche rosse piccole e medie, di elargizioni floreali di garofano e di geranio e di respiri vegetali di macchia mediterranea. In bocca arriva un sorso dai toni morbidi e garbati, pulito, languido, tenero, schietto, premuroso, sospiroso e sapido. Tannini assolutamente assenti. Approccio palatale slanciato, suadente e gradevole. Scatto finale leggermente amarognolo. Su un bel piatto di baccalà in umido e tagliere di salumi.
Come al solito la batteria dei vini di Casebianche è sempre in grande spolvero, segnata poi da alcune gradite novità come le due ultime etichette. Ciò dimostra che nel Cilento c’è ancora molto da fare perché il potenziale è davvero notevole, basta soltanto avere il coraggio di osare e di sperimentare e di non restare mai fermi e di questo Pasquale e Betty rappresentano un ottimo esempio da seguire.
Azienda Agricola Casebianche
Via Case Bianche, 8 – Torchiara (Sa)
Tel. 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected] – www.casebianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Aglianicone, Piedirosso, Barbera, Sangiovese, Fiano, Trebbiano, Malvasia, Falanghina e Santa Sofia.
di Enrico Malgi
Ne hanno fatta di strada Pasquale Amitrano e sua moglie Betty Iuorio da quando nel 2001 hanno cominciato la loro avventura come aspiranti viticoltori nel Cilento, abbandonando la loro terra d’origine nel Casertano e la loro remunerativa professione di architetti, per trasferirsi nel piccolo comune di Torchiara. Qui, con la fattiva collaborazione dell’enologo irpino Fortunato Sebastiano, hanno dato vita ad una minuscola azienda vitivinicola biologica e biodinamica che nel corso degli anni è cresciuta molto, diventando di fatto un sicuro punto di riferimento per tutto il territorio cilentano e campano.
In questi giorni ho avuto l’occasione di testare cinque vini di nuove annate.
Cumalè Fiano Cilento Dop 2020. Fiano in purezza lavorato in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 14,00 euro.
Nel bicchiere scruto un bel colore giallo paglierino lucente, attraversato da giovani lampi verdolini. Al naso vengono subito svelati espansivi profumi fruttati di pesca, mela, pera, clementina, fico ed ananas, intersecati a gradevoli e promiscue nuances di gelsomino, biancospino, ginestra, tiglio e macchia mediterranea. In bocca entra un sorso succoso, elegante, sapido, leggiadro, gioviale e connotato di mediterranea purezza gustativa. Palato morbido, seducente, cristallino, fresco, soave ed affastellato da una verve giovane ed accattivante. Infiltrante la tensione dinamica, che sfocia in un finale appagante e persistente. Buona serbevolezza. Da spendere sulla classica cucina marinara cilentana.
La Matta Vino Spumante Bianco Integrale Metodo Ancestrale Dosaggio Zero 2020. Soltanto Fiano. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Il processo di rifermentazione con Metodo Ancestrale avviene in modo spontaneo in bottiglia attraverso il mosto conservato a bassa temperatura e che s’innesca appena arrivano i primi tepori primaverili, senza aggiunta di zuccheri, lieviti e solforosa.
Ne viene fuori uno spumante artigianale, semplice ed integrale, dal colore giallo paglierino leggermente torbido, ma lucente. Bollicine infinitesimali e gioiose. Bouquet interessato da gradevoli profumi di mela verde, pera, agrumi, anice, glicine, lavanda e muschio selvatico. Sorso brioso, secco, dissetante, sapido, essenziale, naif e genuino. Gusto sfizioso, rinfrescante, citrino, morbido, sensuale, floreale e fruttato. Può essere consumato anche a distanza di anni com’è stato provato. Chiusura decisamente edonistica. Ideale per accompagnare finger food ed antipasti di mare.
Il Fric Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2020. Aglianico al 100%. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Stesso processo di vinificazione de La Matta, con la differenza che Il Fric non è uno spumante ma è un vino frizzante, in quanto il contenuto di anidride carbonica non supera i cinque grammi per litro. Tappo a corona.
Veste cromatica segnata da un colore rosato sanguinello. Languide e birichine le bollicine. L’impatto olfattivo propone al naso un carattere fruttato e floreale di ottima presa, laddove emergono afflati di marasca, melagrana, fragola, ribes, mora, rosa canina e viola. In bocca esordisce un sorso secco, lieve, felpato, vivace, sfizioso, carezzevole, vellutato, pulito e sapido. Aplomb rassicurante e gioioso. Allungo finale ben cadenzato. Da provare su una zuppa di pesce agropolese e pizza margherita.
Pashkà Rosso Frizzante Secco Paestum Igp 2019. Blend paritario di Aglianico e Barbera. Vinificazione uguale a Il Fric. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 15.00 euro. Tappo a corona.
Nel bicchiere traspare un colore rosso rubino scintillante. Spuma delicata ed evanescente, sotto il cui cappello fanno capolino timide bollicine. Bouquet seducente ed espressivo, dal cui crogiolo il naso aspira subito gentili profumi di piccoli frutti del sottobosco, seguiti da elargizioni odorose di fiori di campo e da sospiri di erbe officinali. Sorso fresco, scorrevole, frizzantino, affusolato, seducente e succoso. Sviluppo palatale nitido ed aggraziato, che precede una chiusura decisamente appagante. Su una soppressata di Gioi e minestra di legumi.
Dellemore Rosso Cilento Dop 2018. Blend di Aglianico al 65%, Barbera al 20% e saldo di Piedirosso. Maturazione in acciaio e tonneaux. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 15.00 euro.
Alla vista si presenta uno sfavillante colore rosso rubino, appena lambito da lampi purpurei. Timbro olfattivo subito avvolgente e generoso, che regala al naso seducenti e variegate credenziali di ciliegia, prugna, sottobosco, violetta, geranio e mirto, intrecciate a cadenze speziate e terziarie di ottima stoffa. Bocca bella ospitale, che accoglie e si coccola un sorso goloso, teso, glicerico, fruttato, armonico e bene equilibrato. La preponderanza di Aglianico dona al vino più struttura, corposità e complessità, oltre che mettere in mostra un tannino vivo e fine. Allure nobile ed elegante. Vino che migliorerà col tempo. Fraseggio finale persistente ed epicureo. Da abbinare ad un piatto di pasta al ragù e carne arrosto.
Come al solito i vini di Pasquale, Betty e Fortunato sono sempre in forma smagliante, a prescindere dalle annate. Ed è per questo che è sempre un bel bere!
Azienda Agricola Casebianche
Via Case Bianche, 8 – Torchiara (Sa)
Tel. 0974 843244 – Fax 0974 841491
[email protected] – www.casebianche.eu
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari vitati: 5,5 – Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Barbera, Fiano, Trebbiano e Malvasia.