Vini Cantine Sgarzi Luigi
di Enrico Malgi
Le Cantine Sgarzi Luigi rappresentano un’azienda vitivinicola interregionale, con vigneti sparsi soprattutto in Emilia Romagna, Abruzzo e Puglia.
Recentemente ho degustato quattro vini: due emiliani e due pugliesi.
Pignoletto Spumante Extra Dry Doc 2022 Metodo Martinotti.
Soltanto Pignoletto o Grechetto Gentile coltivato a Castel San Pietro Terme e spumantizzato in autoclave per sei mesi. Gradazione alcolica di undici e mezzo. Prezzo finale di 6,00 euro. Bottiglie prodotte numero 70.000. Brillante il colore giallo paglierino. Il perlage evidenzia piccole e nutrite bolle, sovrastate da una coltre di schiuma abbastanza alta. Bouquet densamente fruttato di pera, pesca bianca, mela, melone, mandorla, banana, ananas, litchi e frutto della passione, insieme a captazioni floreali di gelsomino e di mughetto e/o a minuzie vegetali. In bocca scorre subito un sorso fresco, aromatico, beverino, sapido, cristallino e soave. Silhouette agile e snella. Finale gioioso. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e tagliere di salumi emiliani.
Essentia Sangiovese Rubicone Igt 2020.
Senza solfiti aggiunti. Sangiovese in purezza allevato sulle colline di Predappio a 250 metri di altezza. Maturazione in vasche di acciaio e poi elevazione in vetro per sei mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 6,00 euro. Bottiglie prodotte numero 12.000. Prima annata in commercio.
Nel bicchiere risalta un bel colore rosso rubino luminoso e non troppo carico.
Molto interessante lo spettro aromatico, che in primis è depositario di una scorta fruttata di amarena, prugna, mirtilli e more, seguita da credenziali floreali di viola e da minimali giocosità speziate. In bocca esordisce un sorso morbido, accattivante, accomodante, minerale, elegante, succoso e niente affatto pretenzioso. Buona l’acidità che espande freschezza per tutto il cavo
orale. Tannini affusolati. Affondo finale gradevole. Da consumare su un piatto di pasta al ragù e formaggi semistagionati.
Primitivo – Susumaniello Salento Igt 2020.
Maturazione in acciaio e poi affinamento per sei mesi in barriques. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 8,00 euro. Bottiglie prodotte numero 30.000. Prima annata in commercio.
Tonalità delineata su un colore rosso rubino sfaccettato. Intrigante il profilo olfattivo, che registra gradevoli e pluralistiche fragranze di ciliegia, sottobosco, fiori rossi ed erbe aromatiche, insieme a cadenze speziate. In bocca penetra un sorso palesemente glicerico, teso, rotondo, sapido, seducente, fruttato e bene equilibrato. Trama tannica godibile. Beva facile, apprezzabile, scorrevole, seducente e dinamica. Chiusura abbastanza persistente. Da spendere su un piatto di minestra e carne rossa e bianca.
Primitivo – Nero di Troia Puglia Igt 2021.
Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 8,00 euro. Bottiglie prodotte numero 30.000. Prima annata in commercio.
Bicchiere tinto da uno sfavillante colore rosso rubino appena scalfito da luccichii violacei. Al naso salgono composite nuances di marasca, prugna, ribes, fiori rossi e macchia mediterranea. Impatto del sorso sulla lingua subito caldo e prorompente, ma che poi si dimostra anche ammorbidito, vellutato, arrotondato, tagliente, fine, balsamico e minerale. Tannini deliziosi. Buona la serbevolezza. Gusto infittito, pervasivo, stimolante ed armonico e che anticipa uno scatto finale abbastanza persistente. Da abbinare alla classica cucina terragna pugliese.
Sede a Castel S. Pietro Terme (Bo) – Via Bernarda, 1650
Tel. 051 940962 – Fax 051 944435
[email protected] – www.cantinesgarzi.com
Enologo: Alessandro Graziani
Ettari vitati complessivi: 250
Bottiglie prodotte: 18.000.000
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Non conosco l’azienda ma la cosa sembra interessante.Ditemi voi se non è da preferire una bottiglia di questo sangiovese di Romagna ad una birra artigianale che spesso può costare molto di più.Chiaramente ognuno è libero di spendere nonché bere ciò che gli piace e pare ma io, in modo semplice e transparente, mi butto senza esitazione alcuna, sul vino anche quando non è divino ma,parafrasando il gran capo attualmente in esilio nella grande mela, un semplice operaio alla mensa di lor signori come a dire a servizio dell’eterno vizio del quotidiano desinare .FM
Dici bene caro Francesco. E comunque i vini sono davvero buoni.