Vini Cantine Giuseppe Apicella – Nuove annate
di Enrico Malgi
L’azienda Apicella, composta dal capofamiglia Giuseppe, dai figli Prisco (laureato in enologia) e Fiorina e dalla moglie Maddalena, fa vino da tempo immemorabile; la viticoltura che si pratica è prettamente locale, derivante da vitigni storici allevati ancora a piedefranco (pensate che una vecchia vigna ha più di duecento anni di vita); il territorio comunale di Tramonti, a differenza delle sottozone di Ravello e di Furore, è quello che sta più all’interno del comprensorio amalfitano, collocato proprio a ridosso dei Monti Lattari e con altezze che mediamente superano i cinquecento metri.
Detto questo, passo subito alla descrizione dei vini delle nuove annate che Prisco mi ha fatto assaggiare durante la mia recente visita in azienda. Da quest’anno nuove etichette per tutte le bottiglie.
Colle Santa Marina Costa d’Amalfi Tramonti Bianco Doc 2017. Composito blend di falanghina, biancolella, ginestra e pepella. Fermentazione e maturazione in acciaio e legno per un 30% della massa. Elevazione in vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo in enoteca di 18,00 euro.
Limpido e splendente il bel colore giallo paglierino. Lo spettro aromatico risalta le note fruttate, floreali, minerali, sulfuree e vegetali. In particolare si evidenziano rimandi di sfusato amalfitano, di castagne, di pere e di mele. In bocca fa il suo ingresso un sorso fresco, armonico, sapido ed avvolgente. Palato elegante e morbido. Retroaroma citrino ed appagante. Da abbinare a piatti di pesce, crostacei e carne bianca.
Costa d’Amalfi Rosso Tramonti Doc 2015. Composizione di tintore al 60% e saldo di piedirosso. Maturazione in acciaio per sei mesi e poi in legno grande per due anni. Rifinitura in boccia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Colore rosso rubino e lucente. Bouquet complesso e bene articolato, che riverbera subito note di sottobosco, di ciliegia, di prugna e poi in appresso anche valenze floreali, vegetali, speziate, mentolate e balsamiche. Attacco in bocca tagliente, polposo, minerale e glicerico. La scansione del sorso è piena, speziata, dinamica, rotonda e reattiva. Impalcatura tannica ancora giovane. Finale leggermente graffiante, ma tutto sommato abbastanza gradevole. Da spendere su piatti di carne arrosto, minestre e salumi.
Piedirosso Colli di Salerno Igt 2017. Piedirosso in purezza, che a Tramonti ha trovato il suo giusto habitat. Maturazione in vasche di cemento e poi elevazione in bottiglia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.
Colore rosso purpureo. Approccio olfattivo connotato da intensi profumi di frutta rossa matura piccola e media, come le ciliegie, le prugne ed i lamponi, Deliziosi sussurri di geranio, di rosa e di erbe aromatiche. Sorso secco, snello, fine, esuberante, vellutato, succoso e vibrante di vitalità. Punteggiatura giustamente acida. Palato equilibrato, immediato, genuino e anche minerale. Tannini dolci e remissivi. Allungo finale leggermente e piacevolmente amarognolo. Su totano e patate, zuppa di pesce e salumi.
A’ Scippata Riserva Costa d’Amalfi Doc 2013. Tintore all’80% e saldo di piedirosso. Lavorazione in acciaio e botti grandi per tre anni. Affinamento in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di 30,00 euro.
Non c’è niente da fare, il tintore è una varietà che appartiene soltanto all’areale di Tramonti, perché è qui che riesce ad esprimersi ad alti livelli. Indubbiamente si tratta di un vitigno difficile da allevare e le cui uve richiedono un notevole sforzo per la migliore vinificazione. Ma comunque ne esce fuori un vino territoriale unico, singolare e fuori dagli schemi.
Sintomatico il colore rosso concentrato, vivo e profondo. Profumi tipici, intensi e persistenti, che rimembrano il territorio tramontino. Fruttato di more, di mirtilli, di ribes e di amarena. Frammenti floreali. E poi note di noce moscata, di pepe nero e di chiodi di garofano. Credenziali di balsamo, di mentolo, di tostato, di goudron e di vaniglia. In bocca entra un sorso caldo e ruspante. Percezioni tattili polpose, sulfuree, dinamiche e tese. Tannino vivo e vegeto a distanza di cinque anni. Retroaroma affascinante, lungo ed appagante. Serbevolezza ancora tutta da esplorare. Prisco dice che va oltre i venti anni e penso che non abbia tutti i torti, stando anche alle risultanze di alcune verticali della Scippata. Su pasta al sugo di carne, agnello al forno e formaggi stagionati.
Sede a Tramonti (Sa) – Frazione Capitignano – Via Castello S. Maria, 1
Tel. 089 856209 – Fax 089 876075 – Cell. 346 12642001
[email protected] – www.giuseppeapicella.it
Enologo: Prisco Apicella
Ettari vitati: 7 – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: tintore, piedirosso aglianico, sciascinoso, falanghina, biancolella, pepella, ginestra, ripoli, biancazita e biancatenera.
2 Commenti
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Nuove annate e nuove etichette ma per l’amata A’Scippata se non sbaglio,ancora per questa splendida annata,tale e quale è restata.PS. Da emozione la foto delle vecchissime vigne a piede Franco allevate a Pergola.(Si Salierno avesse o puorto Napoli saria muorto mo cavimmmo pure e luminarie e vigne centenarie a Napoli c’è restano sullo e pizzerie).FM.
Ben detto caro Francesco. Vedo che non ti scappa nulla, sei sempre molto attento. Peccato che sabato scorso non sei stato dei nostri in costiera.