Vini Campi Valerio
di Enrico Malgi
Minimale ma sicuramente molto proficua la produzione vitivinicola del Molise, che all’interno del suo territorio accoglie molte specie extraterritoriali mutuate dalle regioni limitrofe come l’Aglianico, la Falanghina ed il Greco dalla Campania; il Montepulciano ed il Trebbiano dall’Abruzzo; la Malvasia nera e bianca ed il Bombino bianco dalla Puglia; ed anche l’onnipresente Sangiovese. Senza trascurare poi una minima quantità di varietà internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Syrah, il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay. Ma il simbolo ampelografico regionale è sicuramente il Tintilia, unico vitigno veramente autoctono che, pur occupando una superficie vitata molto limitata, è riuscito ad imporsi come unico portacolori della rinascita vitivinicola molisana.
Ed a questo proposito ho qui tra le mani proprio due etichette di Tintilia, più una di Montepulciano, prodotte dall’azienda Campi Valerio di Monteroduni, seguita dall’enologo Vincenzo Mercurio.
Sannazzaro Rosso del Molise Doc 2017. Soltanto Montepulciano lavorato in acciaio, anche se la malolattica è stata svolta in barriques. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 14,00 euro.
Alla vista si presenta un bel colore rosso rubino vivo. Spettro aromatico intensamente profumato di amarena, prugna, sottobosco e viola. Parcelle speziate di ottima caratura. Bocca ampia, che accoglie un sorso ben governato, che penetra bello fresco e sinuoso, piccantino e morbido, avvolgente e complesso, vellutato ed asciutto. Gusto equilibrato, armonico, centrato e fruttato. Tannini dolcemente accomodanti. Progressione tattile polposa, sapida, dinamica ed elegante nel suo sicuro incedere. Serbevolezza a lunga scadenza. Chiusura appagante. Vino da abbinare a piatti di terra, ma può anche essere compagno ideale di una bella zuppa di pesce di Termoli.
Opalia Tintilia del Molise Rosso Doc 2017. Tintilia in purezza allevato a circa seicento metri di altezza. Vinificazione in acciaio. Malolattica in barriques ed affinamento sempre in barriques di primo e secondo passaggio per due anni. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 18.00 euro.
Colore rosso rubino carico. Bouquet elegiaco, che espande a dismisura i suoi consolidati profumi di una scorta di tanta buona frutta fresca. In particolare emergono sostanziosi effluvi di ciliegia, mirtilli, more e ribes. Veste aromatica interessata poi da proposizioni di petali di rosa, di ciclamino e di macchia mediterranea. Rimarchevole la congiunzione terziaria empireumatica, cioccolatosa, tabaccosa e grafitica. L’impatto del sorso sulla lingua è caldo, protettivo, rassicurante, morbido e di ottimo corpo. Lieve ma piacevole la nota rustica, che esalta una beva sapida, tesa, croccante, avvolgente, reattiva ed ottimamente strutturata. Tannini goduriosi. Longevità ancora tutta da scoprire. Da provare sulla classica cucina terragna molisana, insieme ad un pecorino di Capracotta.
La Lana Tintilia del Molise Rosso Doc 2018. Tintilia al 100%. Vinificazione e maturazione in anfora. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 45,00 euro.
Nel bicchiere traspare un colore rosso rubino attraversato da lampi purpurei. Timbro aromatico interessato da fulgide e languide credenziali di variegate composizioni: visciole, susina, sottobosco, nocciole, iris, garofano, timo ed asparagi. Gradevoli gli sbuffi speziati e terziari. In bocca fa il suo ingresso un sorso sorprendente per dinamicità, corposità, tonicità, rotondità, morbidezza, gradevolezza, finezza tannica e slancio verticale. Frutto purissimo e carnoso, che mantiene inalterato una sua grazia gustativa. Tattilità segnata da un’immediatezza comunicativa e da un’ottima materia e che poi si rivela complessa, ariosa, armonica ed anche sauvage. Serbevolezza ancora tutta da esplorare. Spinta finale persistentemente edonistica. Da spendere su un piatto di maccheroni alla molisana e spezzatino di pecora.
Sede a Monteroduni (Is) – Località Miranda
Tel. 0865 493053 – Fax 0865 491454
[email protected] – www.valeriovini.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 14 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Tintilia, Montepulciano, Aglianico, Sangiovese, Falanghina, Trebbiano e Chardonnay.
2 Commenti
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E solo grazie a Vincenzo Mercurio nonché alla passione e dedizione della proprietà alla viticoltura se oggi nel Molise Di Majo Norante non ha più l’esclusiva del vino di qualità.Azienda in costante crescita ubicata nella tenuta del Principe Pignatelli è tra l’altro l’unica a produrre un metodo classico nel territorio e meritevole inoltre per aver recuperato gli antichi vitigni della zona .FM
Proprio così!