Vini Benanti Viticoltori– Nuove annate
di Enrico Malgi
Parlare dei vini di Benanti è come rievocare tutta la storia della viticoltura etnea iniziata in modo empirico già dalla fine dell’Ottocento.
Dal 2012 i fratelli Antonio e Salvino Benanti sono diventati i proprietari dell’azienda di Viagrande, ma sempre seguiti dall’occhio vigile di papà Giuseppe, che incominciò l’avventura nel 1988 riprendendo una vecchia tradizione di famiglia che risale addirittura al 1890 e producendo costantemente magnifici e pluripremiati vini territoriali.
Come ogni anno, anche stavolta sono stato fortunato nel poter degustare sei etichette aziendali di nuove annate, di cui tre spumanti.
Noblesse Carricante Spumante Bianco Brut Metodo Classico Terre Siciliane Igt 2016. Carricante in purezza allevato tra i 700 e gli 850 metri sui versanti est e sud dell’Etna. Fermentazione in acciaio. Permanenza sui lieviti per 48 mesi prima della sboccatura avvenuta a maggio 2021. Assestamento in bottiglia per tre mesi prima che lo spumante venga messo in commercio. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 30,00 euro.
Alla vista si presenta un brillante colore giallo paglierino. Spuma bella soffice e compatta, che incorona una fitta e coreografica cordata di minuscole, fini e persistenti bolle. Sontuoso e regale il bouquet, che si apre nudo al naso senza pudore per sciorinare i suoi voluttuosi profumi. Plasticità di fragranze fruttate di bergamotto, pesca bianca, mela renetta, mandorla e sottobosco prendono subito il sopravvento. Pregevoli poi i versatili afflati di mughetto, glicine, gelsomino, zagara ed erbe aromatiche. Sentori di pasticceria vanno poi a completare l’ottimo registro olfattivo. Sorso immediatamente fresco, brioso, secco, aromatico, dissetante, affascinante, elegante, morbido e sapido. Palato fine, divertente e giocoso. Allungo finale massimamente godurioso. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e latticini.
Noblesse Carricante Spumante Bianco Brut Metodo Classico Terre Siciliane Igt 2018. Millesimo più giovane e con 24 mesi di sosta sui lieviti, per il resto tutto uguale allo spumante precedente, compresa la sboccatura a maggio 2021.
Colore giallo paglierino sempre splendente ed attraente. Mousse alta e spessa. Ben cesellato il perlage che disegna un perfetto quadro in movimento di bollicine che si arrampicano lungo la flute così piccole, numerose e durevoli. Registro olfattivo di estremo interesse, laddove si sviluppano elegiache fragranze di frutta fresca nostrana ed esotica sia della pianta e sia del sottobosco. Tocchi floreali, sfumature di macchia mediterranea ed echi di cenere rifiniscono poi tutto lo spettro aromatico. In bocca penetra un sorso petillant, fresco, intrigante, delicato, spigliato, delizioso, caratteristico e glicerico. Soavità, cremosità e raffinatezza rappresentano e concludono compiutamente l’eccellente silhouette. Chiusura edonistica. Da associare a piatti di mare della tipica cucina siciliana.
Lamorèmio Spumante Rosato Brut Metodo Classico Etna Doc 2018. Nerello Mascalese al 100%. Presa di spuma in bottiglia per due anni e poi tre mesi in boccia. Sboccatura a maggio 2021.Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 25,00 euro.
Tonalità di un rosato ramato languido. La corona di spuma è sinuosa e vaporosa e fa da scudo poi ad un verticale perlage composto di nutrite e danzanti bollicine. Crogiolo olfattivo depositario di un ricamato e variegato corredo di amarena, clementina, pesca gialla, ananas, fragoline di bosco, rabarbaro, sambuco, glicine, lavanda, miele e pane fresco appena sfornato. Sentori cenerini e minerali. Approccio palatale ampio, vivace, secco, suadente, fine, succoso e rotondo. Percezione gustativa deliziosa, leggiadra e voluttuosa. Slancio finale appagante, sgrassante ed epicureo. Da preferire su molluschi, crostacei e pizza margherita.
Pietra Marina Etna Bianco Superiore Doc 2017. Soltanto Carricante allevato a 800 metri di altezza. Raccolta delle uve a metà ottobre. Maturazione per circa due anni sulle fecce nobili. Elevazione un vetro per un anno. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 85,00 euro.
Un vino bianco raro, longevo e sicuramente tra i migliori d’Italia, che dal 1990 è riuscito ad ammaliare chiunque lo assaggi. Nel bicchiere si appalesa un luminoso colore giallo paglierino. Ventaglio olfattivo doviziosamente ricamato da sontuose e complesse nuances di fichi d’india, mela verde, cantalupo, susina gialla, carruba, zagara, ginestra, glicine, anice, cappero, timo e salvia. Sottofondo fumè ed idrocarburico. In bocca esordisce un sorso avvolgente, teso, agrumato, aggraziato, sapido, arioso, fine, elegante, armonico e tonico. Ritmo gustativo incalzante, persistente, fruttato e goliardico. Scatto finale del tutto appagante. Da provare su un piatto di spaghetti a vongole e frittura di pesce, ma va bene anche su qualche pietanza più sostanziosa.
Contrada Monte Serra Etna Rosso Doc 2019. Nerello Mascalese e basta allevato nel comune di Viagrande a 450 metri di altezza in posizione sud-est dell’Etna. Vendemmia tra fine settembre ed inizio ottobre. Maturazione in tonneaux di rovere francese per un anno e poi il vino transita in contenitori di acciaio prima di essere imbottigliato ed ivi sostare per dieci mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 35,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso rubino scarico. Bouquet connotato da un incipit ricco di un’eterea profusione fruttata di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more e tamarindo. In appresso risaltano anche profumi di ciclamino, violetta, glicine ed erbe aromatiche, insieme a costumanze speziate e terziarie di ottima fattura. In bocca penetra un sorso ampio, voluminoso, profondo, tagliente, rotondo, tonico, armonico, equilibrato e strutturato. Trama tannica bene intessuta. Tensione gustativa elegante, aristocratica, affascinante e dinamica. Vino che durerà certamente integro per almeno altri dieci anni. Retroaroma molto persistente. Da preferire su un piatto di pappardelle al sugo di lepre e formaggi stagionati siciliani.
Contrada Dafara Galluzzo Etna Rosso Doc 2019. Anche qui soltanto Nerello Mascalese coltivato però un po’ più in alto rispetto a quello precedente, cioè a 750 metri sul versante nord dell’Etna nel comune di Castiglione di Sicilia. Uve raccolte a metà ottobre. Maturazione del vino uguale al Contrada Monte Serra e così anche il prezzo. Cambia però il tasso alcolico che si attesta a quattordici gradi.
Dal bicchiere occhieggia un colore rosso rubino sfavillante e compiacente. Sontuoso e sospiroso il virtuosismo aromatico, di cui il naso diventa privilegiato destinatario di un’infinità di solleciti e poliedrici profumi. Sentori fruttati di marasca, arancia sanguinello, sottobosco e corbezzolo fungono da prodromo a godibili essenze floreali vestite di rosso, a credenziali vegetali e/o a umori speziati di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero. In seguito emergono afflati terziari di liquirizia, cioccolato fondente, tabacco e goudron. Sulla lingua impatta un sorso fondamentalmente teso, morbido, elegante, accattivante, seducente, balsamico e sulfureo. Tannini impavidi e sotto stretto controllo. Sviluppo palatale tonico, ben modulato, raffinato, plastico e sublime. Longevità a lunga scadenza. Chiusura su toni estremamente gioiosi. Perfetto l’abbinamento su un piatto di pasta alla Norma e pesce in guazzetto.
Come sempre, i vini di Benanti all’assaggio suscitano forti emozioni. Essi sono frutto di un territorio molto vocato ed unico nel suo genere, difficilmente replicabile altrove e possiedono tutti i crismi dell’alta qualità.
Sede a Viagrande (Ct) – Contrada Monte Serra – Via Garibaldi, 361
Tel. 096 – Cellulare 392 9834099
[email protected] – www.benanti.it
Enologo: Enzo Calì
Ettari vitati di proprietà: 20, più 4 in affitto
Bottiglie prodotte annualmente: 210.000
Vitigni: Nerello Mascalese e Cappuccio e Carricante.