I vini di Barone Sergio in Val di Noto
di Marina Betto
Una famiglia siciliana dalla storia antica quella di Barone Sergio che nella Val di Noto fin dal “700 è stata punto di riferimento della produzione e del commercio dell’uva e dei limoni. La Produzione dei vini è cosa molto più recente avviata nel 2000 dall’avvocato Giovanni Sergio coadiuvato dalle giovani figlie Angela e Luigia intenzionate a far conoscere il territorio e l’eccellenza dei vitigni autoctoni Nero D’Avola e Moscato. Siamo al confine tra la provincia di Siracusa e quella di Ragusa costellato di perle barocche come Noto e i paesi della zona Iblea ma anche vicinissimi al mare quello di Marzamemi, Pachino, Porto Palo, l’Oasi faunistica di Vendicari dove il mare limpido e cristallino fa incontrare le correnti di Ionio e Mediterraneo spirando i venti salmastri sulle vigne e i campi del litorale. Qui vengono coltivati prodotti ortofrutticoli pregiati tra cui spicca il pomodoro di Pachino, la mandorla di Noto ( Presidio Slow Food) impiegata nella produzione della pasta di mandorle e dei confetti, qui nasce il formaggio ragusano DOP da razza Modicana.
La parte più importante dell’azienda sono da sempre i giardini di limoni ancora oggi arrivano a selezionare i frutti delle piante migliori degli esperti come si faceva anticamente e la vendita si fa a “strasatto” che corrisponde alla parola francese “forfait”, ad ogni fioritura fanno la stima e un’offerta che concluderà l’accordo con la pesa effettiva dei frutti una vera e propria arte dell’agronomia che testimonia una tradizione sapiente della coltivazione degli agrumi. L’habitat di questi limoni è un suolo alluvionale ricco di calcare con fiumi sotterranei, clima tiepido tutto l’anno e aria umida che trasporta la salsedine che depositandosi su piante e frutti li disinfetta naturalmente. Il ” Limone di Siracusa” è IGP unico nel suo genere per l’elevata succosità è diffuso ed esportato in nord Europa e negli Stati Uniti, la zona di coltivazione è tra i comuni di Augusta, Avola, Floridia, Melilli, Noto, Priolo Gargallo, Rosolini, Solarino, Sostillo e Siracusa e a seconda dell’epoca di raccolta si possono distinguere varie tipologie di frutto Primofiore, Bianchetto e Verdello. I terreni Le Mandrie e Gaudioso di Barone Sergio si estendono per 130 ettari proprio in questo fazzoletto di Sicilia e 30 sono dedicati alla produzione del Nero D’Avola e del Moscato insieme ad altri vitigni come il Petit Verdot, Il Grillo e ultimamente anche il Perricone oltre alla riscoperta di dimenticati vitigni come la Lucignola nel solco del recupero della biodiversità della vite siciliana, si tratta infatti di un vitigno da sempre allignato nell’area dei Nebrodi, una bacca rossa povera di antociani con buon equilibrio zuccheri e acidità. Vigneti questi che insistono nella DOC Eloro sono coltivati secondo approcci sostenibili e nel rispetto dell’ecosistema.
Nel passato si vendeva solo l’uva conosciuta come rossa di Pachino soprattutto ai Francesi che la utilizzavano nei blend e il vino prodotto in azienda era solo ad uso personale oggi l’enologo Emiliano Falsini interpreta la visione di Barone Sergio che desidera che in bottiglia si intraveda il territorio, le linee assolate e marine di questa costa orientale, spazi abbaglianti di sole estivo, rocce calcaree affioranti culla di civiltà antiche, dove il mandorlo fruttifica dolcemente e l’olivo trasuda il suo più prezioso umore. Qui in vigna le rose selvatiche a inizio filare segnalano gli insetti nocivi i venti Grecale e Levante trasportano salsedine che purifica l’uva Moscato che modifica nascendo in questo territorio la sua dolcezza in sapore. Il Moscato di Noto Kaluri non viene più prodotto e al suo posto da uve Moscato Bianco 100% troviamo Moscà Moscato DOC Sicilia vino floreale e caratterizzato da una spiccata nota di salvia, sapido e salino naturalmente aromatico da abbinare al pesce e ai formaggi a pasta molle. Ma la vera novità fatta di Moscato 100% è Alluccà Frizzante IGT Terre Siciliane un vino da aperitivo che deve la sua parte frizzante alla rifermentazione di bottiglia.
Ha un corredo aromatico di fiori di gelsomino e di mandorle bianche, la freschezza del limone e una tenue ma caratteristica nota di salvia. Le bruschette con i pomodori sono i compagni ideali ma anche lo sgombro e le alici fritte. Alégre Grillo Doc in purezza affina in acciaio sulle fecce fini per sei mesi ciò apporta rotondità al sorso che si mostra avvolgente sapido e ammandorlato, floreale allo stesso tempo un bianco tipicamente mediterraneo che vuole accanto a se piatti di mare. Da uve Nero d’Avola in purezza nasce Luigia Rosato IGP Terre Siciliane color cerasuolo porge al naso profumo di frutti gialli, di melone di Paceco, melograno e pepe rosa ed è caratterizzato da una vena fresca e vellutata. In questa zona da Barone Sergio si coltiva anche Petit Verdot, è stato uno dei primi a piantarlo e vinificarlo in purezza.
Verdò IGP Terre Siciliane è vinificato con macerazione in presenza di vinacce, il risultato che da questo vitigno francese piantato in terreno calcareo e ricco di sali minerali come quello della Val di Noto è sorprendente. Il colore è un vivido rosso rubino con riflessi viola, aroma di frutti neri, more e gelsi ravvivato da sensazioni verdi e di cacao. In bocca la stessa nota verde segna un nerbo di freschezza che si allunga su una scia amaricante di liquerizia. Segio DOC Eloro Nero D’Avola 100% viene vinificato in acciaio con lieviti naturali con un contatto sulle bucce di circa 20 giorni segue affinamento per 15 mesi sempre in acciaio. La veste è purpurea il corredo profumato di frutti neri si amplia con sensazioni burrose di cioccolato e di fichi dolci e maturi e anche di fichi d’india e carrube. Il sorso è pieno, vigoroso e vibrante tra sensazioni fresche, leggere astringenze, allunghi sapidi che ne delineano la piacevolezza e il profilo elegante.
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