Vini Valle Reale – Nuove annate
di Enrico Malgi
Soltanto due vitigni sicuramente emblematici ed identitari della regione Abruzzo come il Montepulciano ed il Trebbiano quelli coltivati dall’azienda biologica e biodinamica certificata Valle Reale di Popoli, attiva dal 1999 e di proprietà di Leonardo Pizzolo.
Per la mia degustazione ho preso in esame soltanto tre bottiglie di Trebbiano.
Trebbiano d’Abruzzo Doc 2023. Trebbiano in purezza. Maturazione in acciaio per sei mesi e poi affinamento in vetro. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 25,00 euro.
Alla vista si presenta un limpido e luccicante colore giallo paglierino schizzato di riflessi verdognoli. Dal composito e multiforme bouquet il naso riesce a decifrare una variegata complessità olfattiva attraverso una moltitudine di pregevoli profumi, come la pera spadona, la mela renetta, la pesca gialla, l’albicocca, la clementina la banana, l’ananas, la ginestra, l’acacia, le erbe aromatiche e minimali percezioni speziate. In bocca esordisce un sorso scorrevole, accattivante, fresco, morbido, suadente, arrotondato, armonico, minerale, vellutato e gioioso. Sviluppo palatale seducente, aggraziato, leggiadro, cristallino, cadenzato e bene equilibrato. Silhouette slanciata, elegante e fascinosa. Buona la serbevolezza. Fraseggio finale appagante e piacevolmente ammandorlato. Perfetto in abbinamento ad un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Vigneto di Popoli Trebbiano d’Abruzzo Doc 2021. Trebbiano al 100% affinato in acciaio per un anno e mezzo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 48,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 6.430.
Cromatismo segnato da una luminosa tonalità di giallo paglierino con riflessi dorati. Approccio olfattivo riccamente costellato da una poliedrica messe di aromi, che sfociano in gradevoli percezioni di mela golden, melone bianco, mandarancio, albicocca disidratata, mandorla, banana, ananas, iris, magnolia, macchia mediterranea, minuzie di miele d’acacia e godibili spunti speziati di chiodi di garofano, zenzero, zafferano e curcuma. In bocca penetra un sorso avvolgente ed abbondantemente ricamato da una congenita freschezza. In appresso il palato tasta un gusto complesso e strutturato quasi quanto un rosso, o se vogliamo come un Greco di Tufo. Tattilità vibrante di energia, intensa, glicerica, sapida, rotonda, gioviale, goliardica, affascinante e gioiosa. Serbevolezza tutta da esplorare. Scatto finale epicureo. Da provare su un risotto alla pescatora e formaggi freschi abruzzesi.
Vigna del Convento di Capestrano Trebbiano d’Abruzzo Doc 2020. Soltanto Trebbiano. Affinamento in acciaio per un anno e mezzo. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 60,00 euro. Bottiglie prodotte numero 4.350.
Nel calice traspare un solare colore giallo chiaro, attraversato da riflessi dorati. Al naso il vino regala un accumulo di ampie e nutrite fragranze di pompelmo, pesca gialla, pera kaiser, albicocca, mandorla, nocciola, frutto della passione, papaya, biancospino, gelsomino, mimosa, acacia, tiglio, salvia, aghi di pino, cannella e chiodi di garofano. Sulla lingua si distende un sorso denso e profondo, succoso e teso, minerale e morbido, ammiccante e collaborativo, essenziale ed elegante, affidabile e godibile. Tensione palatale solida, compatta, tonica, precisa, schietta, leggiadra, voluttuosa, caratteriale, vibrante, seducente, deliziosa, cristallina, estasiante ed equilibrata. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma impagabilmente persistente ed edonistico. Da preferire su piatti di mare naturalmente, ma per la struttura di questo straordinario vino non si può escludere anche qualche pietanza di terra senza pomodoro.
Tre eccellenti bottiglie davvero, per confermare ancora una volta che il Trebbiano abruzzese è senz’altro da annoverare tra i migliori bianchi d’Italia. Come si sa il Trebbiano è il vitigno a bacca bianca più coltivato a livello nazionale, ma soltanto nella regione di D’Annunzio riesce a raggiungere livelli di assoluto valore qualitativo, come lo testimoniano ampiamente queste tre etichette di Valle Reale.
Azienda Valle Reale
Popoli (Pe) – Località San Calisto
Tel. 085 9871039 – info@vallereale.it – www.vallereale.it
Enologo ed agronomo: Emmanuel Merlo
Ettari vitati: 48, di cui 38 in produzione
Bottiglie prodotte: 89.000
Vitigni: Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo.
Scheda del 13 ottobre 2020

Vini Valle Reale
di Enrico Malgi
Azienda relativamente giovane quella abruzzese di Valle Reale, avendo visto la luce nel 1999 per merito del veronese Leonardo Pizzolo, il quale ha sempre creduto nelle grandi potenzialità dei due vitigni Trebbiano e Montepulciano, allevati con viticoltura biologica e biodinamica certificata. Credo che il Trebbiano ed il Montepulciano, specie varietali coltivate non solo in Abruzzo ma anche in altre regioni d’Italia, in questo territorio abbiano sicuramente una marcia in più. Nel caso di Valle Reale poi è da sottolineare la posizione geografica dell’azienda, situata all’interno di un’area protetta fra i parchi nazionali d’Abruzzo e le grandi montagne abruzzesi, che favoriscono cosi un caratteristico microclima perfetto per la coltivazione della vite.
L’ennesima conferma viene proprio dalla mia recente degustazione di tre importanti etichette aziendali che ho trovato davvero eccellenti.
Vigneto di Popoli Trebbiano d’Abruzzo Doc 2017. Trebbiano in purezza allevato a 350 metri di altezza. Fermentazione e maturazione in acciaio per otto mesi e poi elevazione in vetro per altri quattordici mesi prima della commercializzazione. Vino non filtrato. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo in cantina di 30,00 euro. Bottiglie prodotte di questo millesimo numero 6.980.
Colore giallo paglierino vivo e lucente. Naso di pesca gialla, albicocca, mandorla, ananas, litchi e frutta candita. Caratteristiche e gioviali poi le costumanze di ginestra, miele, erbe officinali e parvenze speziate. In bocca il vino sprizza subito elevate folate di freschezza e manifesta poi ottime doti di complessità, di struttura e di corposità. Palato vibrante di energia, sapido, opulento, equilibrato. Intenso e persistente il finale. Longevità a lunga scadenza. Va bene su piatti di mare e latticini, ma anche su piatti di terra.
Montepulciano d’Abruzzo Doc 2019. Soltanto Montepulciano lavorato in acciaio per sei mesi e boccia per due mesi. Vino non filtrato. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in cantina di 14,00 euro. Bottiglie prodotte in numero di 60.000.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino e leggermente riflesso di porpora. Spettro aromatico esaltato in primis daottima frutta rossa, a cui fanno seguito cadenze di vegetali freschi e speziate. Sorso espansivo, schietto, immediato, accattivante, morbido, elegante e sapido. Silhouette aggraziata e tonica, buona morbidezza, grande freschezza. Chiude su toni godibili e pervasivi. Su un piatto di pasta al ragù e tagliere di salumi.
San Calisto Montepulciano d’Abruzzo Doc 2015. Montepulciano al 100%. Uve raccolte dalla Vigna Storica del 1952, che poi è stata estirpata nel 2019 per motivi di malattia. Pertanto il millesimo 2005 è stato l’ultimo. Fermentazione in acciaio e legno. Maturazione in acciaio per un anno, affinamento in legno per ventidue mesi. Permanenza sui lieviti in fase di maturazione per trentaquattro mesi. Elevazione in bottiglia per un anno e mezzo. Non filtrato. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in cantina di 45,00 euro, soldi ben spesi vi assicuro. Bottiglie prodotte n. 6.108.
Rosso cupo ed impenetrabile il luccicante colore. Al naso essenze di ciliegia e di prugna, di drupe del sottobosco e poi carezzevoli sentori di mandorla tostata, uva passa, cannella, noce moscata, pepe nero, liquirizia, tabacco, catrame e cuoio. La lingua impatta un sorsofresco, avvolgente, polposo e finee. Tannini affusolati e levigati. La bassa alcolicità del vino contribuisce a rendere la beva ancora più attraente e reiterante, che già di per sé risulta superba, aristocratica, rigorosa, complessa, bene strutturata, armonica e densa di buona sostanza materica. Legno ben integrato. Longevità senza fine. Chiusura persistente al massimo. Un vino davvero straordinario, molto equilibrato e poco potente e che così conquista le papille gustative col suo immenso charme. Da abbinare a due piatti tipicamente abruzzesi: spaghetti alla chitarra con pallottine e capretto alla neretese.
Sede a Popoli (Pe) – Località San Calisto
Tel. 085 9871039 – info@vallereale.it – www.vallereale.it
Enologo e Agronomo: Emmanuel Merlo
Ettari vitati: 46, di cui 38 in produzione
Bottiglie prodotte: 197.000
Vitigni: Montepulciano e Trebbiano.