Vini Azienda Taverna a Nova Siri


Vini Azienda Taverna

Vini Azienda Taverna

di Enrico Malgi

Con questo servizio intendo iniziare un percorso alternativo andando alla scoperta dell’altra faccia dell’enologia lucana: i comprensori del Materano e del Grottino di Roccanova, meno famosi dell’affermato areale del Vulture ma sicuramente territori che sanno esprimere ottimi prodotti come vedremo.

Comincio proprio dall’area Matera in cui si pratica una viticoltura molto antica, acclarata fin dall’età del bronzo ma ancora poco conosciuta fuori dai confini regionali. Una viticoltura che risente della forte influenza delle confinanti province pugliesi di Taranto e di Bari. Infatti, qui il vitigno più coltivato dopo il sangiovese è il primitivo, mutuato dagli adiacenti territori di Manduria e di Gioia del Colle.

La prima azienda che prendo in esame è quella di Cantine Taverna di Nova Siri, nella pianura di Metaponto sulla costa jonica. La famiglia Lunati, proprietaria dell’azienda agricola che si estende per circa duecentocinquanta ettari tra il golfo di Taranto e le colline interne, lavora la terra da tre generazioni sperimentando tre differenti indirizzi produttivi: zootecnico, ortofrutticolo e vitivinicolo. Gli ettari vitati sono venti in conversione biologica ed ospitano un mix di varietà locali ed internazionali, con cui si producono circa sessantamila bottiglie di vino l’anno sotto la direzione degli enologi Emiliano Falsini e Patrizio Clori.

Controetichette Vini Azienda Taverna

Controetichette Vini Azienda Taverna

Queste le etichette che ho assaggiato recentemente:

San Basile Matera Greco Dop 2016. Acciaio e vetro per la maturazione del vino. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Bel giallo carico il colore nel bicchiere. Il bouquet esprime subito sensazioni olfattive di ottima frutta fresca, in modo particolare sentori di pesca, di albicocca, di ananas, di agrumi e di nespola, intrecciati a cadenze floreali di acacia e di tiglio ed a sussurri sapidi. In bocca fa il suo ingresso in sorso languido e fresco, morbido ed elegante. Registro palatale succoso e vibrante, aggraziato e dinamico. Retroaroma di ottima fattura. Vino nel complesso molto interessante e connotato da una sua precisa personalità. In un eventuale confronto sono sicuro che non sfigurerebbe affatto con i migliori Greco in circolazione.

SenSo2 Basilicata Bianco Igp 2017. Pinot bianco in purezza, lavorato senza aggiunta di solfiti. Solo acciaio e vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale della bottiglia intorno ai 15,00 euro.

Brillante e vivo il colore paglierino. L’elemento olfattivo risulta di gran pregio, esibendo elevati profumi fruttati di mela golden, di pesca gialla, di pera, di susina, di mandorla, di ananas e di litchi. Sospiri di elegante florealità di ginestra, di biancospino e di gelsomino. Sapidità e mineralità accentuate. L’incipit gustativo si fa subito apprezzare per l’ottima freschezza e la struttura di corpo di un vino che in bocca risulta secco, rotondo, armonico, gradevole, raffinato e fruttato. Palato  teso, polposo e vibrante. Retrogusto delizioso e persistente.

Maddalena Basilicata Primitivo Rosato Igp 2016. Lavorazione in acciaio e boccia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 10,00 euro.

Colore melograno. Spettro aromatico denso di imperiosi profumi fruttati di mora, di ribes, di amarena e di mela cotogna, intrecciati poi a tocchi floreali di petali di rosa e di violetta. Ed ancora nuances di macchia mediterranea e di zenzero. All’assaggio in bocca il vino svela la sua trama fresca, fragrante, suadente e sapida. E poi mette in mostra tonicità e polposità, eleganza e soavità. Finale leggiadro, intrigante, ben ricamato e connotato da una souplesse persistente e godibile. Anche qui poco da invidiare ai rosati pugliesi.

I Sassi Matera Primitivo Dop 2015. Maturazione in acciaio e poi affinamento in barriques di terzo passaggio per sei mesi, prima dell’elevazione in vetro. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca intorno ai 10,00 euro.

Rosso rubino scintillante. L’impatto olfattivo predominante si carica di essenze fruttate del sottobosco, di un appeal gradevolmente floreale, di gentili tocchi vegetali e di nitide parvenze sapide-salmastre. Espansione palatale coinvolgente per toni caldi e protettivi, che fanno pendant con un’astringenza gentile ed affusolata. La bocca è acida e morbida, ma anche carnosa e vigorosa, energica e sensuale. Sorso pimpante, strutturato, vanigliato e balsamico, che sfocia poi in una chiusura persistente ed affascinante. Ancora lunga la serbevolezza.

Il Lucano Basilicata Rosso Igp 2013. Aglianico in purezza coltivato sulle pendici del Vulture. Dopo la fermentazione, il vino sosta per un anno e mezzo in barriques di rovere francese e poi si affina in vetro per altri sei mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale della bottiglia di 15,00 euro.

Colore rosso rubino carico, con lampi purpurei. Prevalgono credenziali fruttate di piccole e grandi drupe rosse; evoluti toni floreali; insistenti e piacevoli percezioni speziate di noce moscata, di pepe nero e di vaniglia; gradevoli nuances fumé, tostate, mentolate, minerali e terrose. Bocca permeata di  grande finezza e di saporita succosità. Tannini superbi, nobili e masticabili, per un vino potente e strutturato, ma che non stressa le gengive, anzi le accarezza dolcemente. Tensione acida. Frutto maturo. Lunghezza gustativa fitta e carnosa. Rovere ben calibrato. Allungo finale penetrante, preciso ed imperioso.

Il Lagarino Basilicata Rosso Igp 2014. Insolito blend francese Bordolese-Valle del Rodano, assemblato con uve cabernet sauvignon al 60% e syrah al 40% raccolte leggermente appassite. Maturazione in botti di rovere francese di secondo passaggio per due anni e poi elevazione in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 20,00 euro.

Colore rosso rubino vivo nel bicchiere. Il cabernet mette in evidenza i suoi tipici profumi varietali: peperone verde, foglia di pomodoro, pepe verde, eucalipto, menta piperita e caffè torrefatto. Il syrah da parte sua risponde subito per le rime, mettendo in campo i suoi peculiari svolazzi fruttati: more, mirtilli, ribes e prugna, insieme a tocchi di pepe in abbondanza e poi a cadenze di tabacco, di liquirizia, di cacao e di menta. In più associati a pregnanze odorose di fumé, di balsamo e di goudron. Sulla lingua plana un sorso caldo, solido, austero, corposo e strutturato, ma il vino sa esprimere anche finezza, freschezza, morbidezza e compostezza. Asperità tannica già domata. Un grande vino davvero, che piaceva tanto anche a Luigi Veronelli e che migliorerà ancora col passar del tempo. Finale persistente e voluttuoso.

Sede a Nova Siri (Mt) – Via Tratturo Regio
Tel. 0835 877310
[email protected]www.cantinetaverna.wine
Enologi: Emiliano Falsini e Patrizio Clori
Ettari vitati: 20 – Bottiglie prodotte: 60.000
Vitigni: primitivo, aglianico, montepulciano, cabernet sauvignon, syrah. merlot, greco e pinot bianco