Vini Albamarina – Nuove annate
di Enrico Malgi
Un personaggio davvero unico e straordinario Mario Notaroberto, titolare dell’azienda vitivinicola
Albamarina di Futani, un “brigante contadino del Cilento”, come ama definirsi, carismatico, simpatico e generoso, un po’ visionario, ma sempre pronto e disponibile alla bisogna. Sia chiaro che non ho alcuna intenzione di fargli un panegirico,
ma è da sottolineare comunque che egli riesce a produrre vini territoriali di ottima qualità, con la collaborazione dell’enologo irpino Carmine Valentino, che ho più volte sperimentato in passato ed anche stavolta ho avuto la possibilità di assaggiare sei bottiglie quasi tutte di nuove annate.
Nylos Greco Campania Igp 2021. Greco in purezza vendemmiato a fine agosto. Maturazione per sei mesi in acciaio e poi elevazione in boccia per tre mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Dal sospiroso calice risalta un luminoso ed intrigante colore giallo paglierino già abbastanza carico. Bouquet gioiosamente affastellato da multiformi profumi, che evidenziano in primis gradevoli costumanze fruttate di pesca bianca e gialla, albicocca, mela, clementina e mandorla,seguite subito a ruota da effusioni floreali di zagara e di biancospino e da echi vegetali di caprifoglio e di citronella. Giocosi poi gli afflati speziati. In bocca penetra un sorso deliberatamentefresco e morbido, agrumato e sapido, elegante e raffinato, vellutato e seducente, stimolante e palpitante.
Diamogli ancora del tempo per migliorare. Affondo finale appagante. Da abbinare ad un piatto di linguine ai frutti di mare e carne bianca.
Etèl Falanghina Campania Igp 2022. Soltanto Falanghina vendemmiata a fine agosto. Maturazione in acciaio sulle fecce fini per sei mesi e poi affinamento in vetro per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 11,00 euro.
Nel bicchiere si evidenzia un coreografico e trasparente colore giallo paglierino striato di imberbi riflessi verdolini. Crogiolo variegato e multiforme, depositario di un ordinato e ricco corollario di fragranze che ricordano la mela renetta, la pera spadona, il melone bianco, la clementina, la banana, la mandorla, il gelsomino, il biancospino e/o sontuosi refoli di macchia mediterranea. Lamine speziate e balsamiche in sottofondo. In bocca esordisce un sorso teso, arrotondato,
flessuoso, glicerico, tonico, minerale, equilibrato, elegante, seducente e dinamico. Gusto pieno, raffinato, succoso, piacevole, leggiadro, aggraziato e scattante. Vino che è appena all’inizio del suo percorso, per cui è facile vaticinare un’ottima serbevolezza. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e latticini.
Valmezzana Fiano Cilento Dop 2022. Fiano al 100%, le cui uve sono state raccolte a fine agosto. Maturazione in acciaio per tre mesi e poi affinamento in bottiglia per sei mesi. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di15,00 euro.
Veste cromatica colorata di un giallo paglierino luminoso e sfaccettato. Spettro aromatico deliziosamente costellato di rimarchevoli e goliardici effluvi di mela verde, susina gialla, mandarino, fico cilentano, ananas, ginestra, mimosa, magnolia, erbe aromatiche e soffi speziati. In bocca penetra un sorso scorrevole, fluido, secco, infiltrante, seducente, sferzante di acidità, denso, fibroso, polposo, morbido, sapido, aggraziato e connotato di un’ottima cifra stilistica. Sviluppo palatale elegante, sfizioso, carezzevole, gaudente e leggiadro. Souplesse perfettamente in riga.Serbevolezza ad oltranza. Chiusura su toni espansivi ed epicurei. Perfetto l’abbinamento su un piatto di spaghetti a vongole e mozzarella.
Palimiento Fiano Paestum Igp 2019. Fiano in purezza vendemmiato tra fine agosto ed inizio di settembre. Maturazione in barriques nuove per un anno, affinamento in acciaio per un altro anno e poi elevazione in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Si tratta di un Fiano cilentano barricato molto strutturato come il suo alter ego irpino. Ovviamente il colore risente della lunga maturazione e quindi è segnato da un cromatismo giallo dorato e luccicante. Da parte suo il bouquet espone un composito ed affascinante pot pourri di profumi, attraverso percezioni di mela annurca, pera kaiser, mandorla, nocciola, lime, glicine, tiglio, salvia, aghi di pino, muschio, eucalipto, cannella, zenzero e zafferano. Sintomatiche poi le sensazioniidrocarburiche e terziarie. In bocca fa il suo ingresso un sorso che fa della freschezza il suo cavallo di battaglia e che poi si rivela morbido, succoso, balsamico, profondo, vitale, tonico, equilibrato, sapido, dinamico e ben ritmato. Legno non prevaricante. Tutta da esplorare la longevità e che comunque sarà sicuramente molto lunga. Edonisticamente persistente il finale. Da preferire su un piatto di riso e piselli e formaggi di media stagionatura.
Maricinè Rosato Aglianico Paestum Igp 2022. Solo Aglianico vendemmiato ad inizio di settembre. Affinamento in acciaio per sette mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Molto attraente il luminoso colore rosa ramato. Dall’avviluppante d’avvolgente bouquet si sprigionano profonde connotazioni fruttate di ciliegia, melagrana, agrumi e drupe del sottobosco, arricchite poi da tocchi floreali di petali di rosa, da contaminazioni vegetali di macchia mediterranea, da respiri profondi di terriccio e di radici e da una timbrica minerale-speziata.Impatto del sorso sulla lingua voluttuoso, elegante, fresco, suadente, vezzoso, ammaliante, dinamico, succoso e morbido. La naturalezza espressiva sfocia in una pregevole compostezza evolutiva che blandisce un palato già di per sé ricco di finezza e di espansione. Garbato ed affascinante il vezzo finale, che chiude una beva davvero stuzzicante ed intrigante. Veramente un ottimo rosato che mi ha lasciato molto soddisfatto. Da preferire su una parmigiana di melanzane, pizza margherita, e pesce in guazzetto.
Futos Aglianico Paestum Igp 2019. Aglianico in purezza raccolto a fine settembre. Affinamento in acciaio per nove mesi e poi elevazione in boccia per tre mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Calice tinto da un colore rosso rubino splendente appena scalfito da lampi purpurei.
Ottimamente calibrato e seducente il ventaglio olfattivo, portatore di sensitive e molteplici effusioni, che in successione ricordano la ciliegia, la prugna, la fragola, il ribes, il mirtillo, la mora, la carruba, la scorza d’arancia, la violetta, la genziana, la salvia e la cannella. Approccio palatale modulato da un’ottima freschezza, sapidità, morbidezza e rotondità. Trama tannica evoluta. Percezione tattile raffinata, aristocratica, infiltrante, incisiva, irradiante, scalpitante, tonica, materica, complessa, balsamica, rigorosa, reattiva, dinamica ed ottimamente ritmata.
Longevità a lunga scadenza. Chiosa finale oltremodo gradevole. Da abbinare ad un piatto di pasta al ragù e grigliata di carne.
Come al solito i vini cilentani di Mario Notaroberto sono sempre piacevoli da degustare, perché possiedono quel quid in più necessario per affermare la loro alta qualità.
Società Agricola Albamarina
Castinatelli di Futani (Sa) – Via Piedi alle Vigne, 4
Tel. 0974 274181 – Cell. 334 6543672 – 349 5066001
Enologo: Carmine Valentino
Ettari di proprietà: 25, di cui 10 vitati
Bottiglie prodotte: 25.000
Vitigni: Aglianico, Aglianicone, Greco, Fiano e Falanghina
di Enrico Malgi
Un’azienda cilentana giovane quella di Albamarina, di proprietà del patròn Mario Notaroberto che è costretto a fare l’elastico tra la terra natìa ed il Lussemburgo, dove possiede alcune fiorenti attività imprenditoriali in campo gastronomico gestite dai suoi figli.
Fatto sta comunque che da alcuni anni a questa parte la minimalista produzione vitivinicola aziendale, curata dall’esperto enologo irpino Carmine Valentino, sta mietendo grossi successi, come ho potuto constatare ancora una volta recentemente attraverso l’assaggio di tre vini bianchi di nuove annate, di cui uno inedito.
E proprio da quest’ultimo voglio iniziare perché si tratta di una bottiglia di Greco, specie varietale a bacca bianca poco sfruttata nel Cilento rispetto al Fiano. In ogni caso sia il Fiano, che il Greco e la stessa Falanghina sono vitigni regionali stanziali, che si sono bene acclimatati nel Cilento. Bisogna tener conto comunque che questo areale è stato sempre carente sul versante autoctono bianchista (e se vogliamo anche in quello rossista), potendo contare soltanto sulla Santa Sofia, una varietà scarsamente diffusa sul territorio e che soltanto a giugno 2019 è stata ufficialmente inserita nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite.
Nylos Greco Campania Igp 2021. Soltanto Greco vendemmiato a fine agosto. Maturazione in acciaio sulle fecce fini per sei mesi e poi affinamento in vetro per tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 11,00 euro.
Nel bicchiere traspare un goliardico e lucente colore giallo paglierino già abbastanza carico ed attraversato da imberbi lampi verdognoli. Dall’ampio e sontuoso bouquet si espandono a iosa coreografici e gradevoli profumi che ricordano in successione la pesca gialla, la pera, l’albicocca, la mandorla, la mela cotogna, il pompelmo ed il biancospino, insieme ad afflati vegetali e minuzie speziate. Bocca molto disponibile, che riceve un sorso scorrevole, romantico, arrotondato, ammorbidito, rinfrescante, agrumato, infiltrante e sapidamente godibile. Sviluppo palatale collusivo, carezzevole, elegante, leggiadro, malizioso, seducente e cristallino. In perfetta sintonia l’evolutivo, dinamico ed espressivo registro gustativo, portatore di una lunga serbevolezza. Affondo finale gaudente ed intenso da parte di un vino che per certi versi ricorda il suo fratello irpino, seppur in un contesto territoriale molto diverso. Lo vedo molto bene in abbinamento con un piatto di spaghetti a vongole e frittura di pesce.
Valmezzana Fiano Cilento Dop 2021. Fiano al 100% le cui uve sono state raccolte a fine agosto – inizio settembre. Maturazione in acciaio sulle fecce fini per tre mesi e poi elevazione in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 15,00 euro.
Alla vista si presenta un solare colore giallo paglierino venato di striature verdoline. Il naso si tuffa nel bicchiere per annusare esplosive e multiformi fragranze di nocciola, mela golden, melone bianco, pesca bianca, pera coscia, clementina, ananas, gelsomino, ginestra, tiglio, salvia, citronella, eucalipto e rimembranze dolcemente speziate. In bocca esordisce un sorso flessuoso e slanciato così come la forma della bottiglia renana che contiene il vino, per un gusto che si rivela docile, tagliente, agile, glicerico, sapido, intrigante, roccioso, rassicurante, elegante ed anche vibrante di energia. Da manuale poi il contatto tattile così aggraziato, tonico, fibroso, scattante, succoso, reattivo e dinamico. E’ facile pronosticare almeno una decina d’anni di longevità. Fraseggio finale decisamente appagante ed edonistico. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e mozzarella.
Palimiento Fiano Paestum Igp 2019. Fiano in purezza vendemmiato tra fine agosto ed inizio di settembre. Maturazione in barriques nuove per un anno, affinamento in acciaio per un altro anno e poi elevazione in bottiglia per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Si tratta di un Fiano cilentano estremo fermentato e maturato in barriques, per esplorarne le sue grandi potenzialità. Ed il risultato finale è molto incoraggiante come vedremo.
Intanto il colore è ovviamente segnato da una tonalità di giallo paglierino molto carico, che già vira verso un cromatismo dorato. Crogiolo gioiosamente attraente e singolare, che riesce a sprigionare voluttuose essenze di tanta buona roba, a cominciare da quelle di una ragionevole scorta fruttata di nocciola, mandorla, fico, lime, pompelmo, frutto della passione, mango, avocado, ananas e papaya. Subito dopo ecco approssimarsi svolazzi floreali e vegetali di ottima caratura, seguiti da credenziali speziate, terziarie ed idrocarburiche di grande impatto olfattivo. Sorso secco, avvolgente, strutturato, compatto, balsamico, ammandorlato, sapido, solido, vitale ed ottimamente ritmato. Buona la spalla acida, che alita freschezza per tutto il cavo orale. Esemplare l’apporto del rovere, che non penalizza affatto la precisione di un preordinato disegno. Tensione gustativa estasiante, incisiva, graffiante, stimolante e palpitante. Ne avrà ancora per molti anni. La chiusura lascia la bocca del tutto soddisfatta e goduriosa. Abbinamento col cibo molto versatile, con piatti di mare senz’altro ma anche con quelli più strutturati di terra. In ogni caso si tratta davvero di un ottimo vino, così come gli altri due bianchi precedenti.
Sede a Castinatelli di Futani (Sa) – Via Piedi alle Vigne, 4
Tel. 0974 274181 – Cell. 334 6543672
Enologo: Carmine Valentino
Ettari di proprietà: 25, di cui 10 vitati
Bottiglie prodotte: 25.000
Vitigni: Aglianico, Aglianicone, Greco, Fiano e Falanghina.
12 ottobre 2021
di Enrico Malgi
“Enrico vediamoci domenica a pranzo ad un ristorante sul lungomare di Scario per farti assaggiare i vini delle nuove annate, va bene?” E come dire di no al gentile invito di Mario Notaroberto patròn dell’azienda vitivinicola cilentana Albamarina? “Va bene ci sarò”, gli ho risposto.
Cinque le etichette, più una novità che ho degustato in anteprima ed appena immessa sul mercato.
Primula Fiano Paestum Igp 2020. Soltanto Fiano affinato in acciaio per tre mesi e poi uguale periodo trascorso per l’elevazione in vetro. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Nel bicchiere scruto un colore giallo paglierino già abbastanza carico. Al naso salgono in primis compatti e prelibati profumi di una gradevole scorta fruttata: mela, pesca bianca, albicocca, susina gialla, clementina e fico, a cui si aggiungono subito dopo costumate e variopinte gentilizie di ginestra, biancospino, timo e salvia e/o parvenze speziate. In bocca penetra un sorso caldo, tonico, sapido, succoso, ed agrumato e portatore poi di un’ottima freschezza. Fraseggio gustativo morbido, aggraziato, elegante, seducente e scattante. Buona serbevolezza. Allungo finale persistente e godibile. Da consumare su piatti di pesce e latticini.
Valmezzana Fiano Cilento Dop 2020. Sempre Fiano al 100% lavorato in acciaio per tre mesi e poi affinato in boccia per sei mesi. Gradazione alcolica anche qui di quattordici gradi e mezzo. Prezzo finale di 15,00 euro.
Alla vista si presenta un fulgido colore giallo paglierino, appena attraversato da lampi verdolini. Il sensitivo bouquet sfodera esplosivi profumi che attaccano proditoriamente le narici. Capofila si dimostra una gioiosa fragranza nocciolata, insieme a capillari afflati di tanta altra buona roba: mela, pera, ananas, glicine, gelsomino, camomilla e macchia mediterranea. Sorso sospiroso, flessuoso, teso, glicerico, sapido, salmastro, intrigante e dinamico. Beva irradiante, vibrante, confortante e seducente. Siamo ancora all’inizio del percorso di maturazione. Chiusura decisamente appagante e persistente. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Maricinè Rosé Paestum Igp 2020. Aglianico in purezza maturato per sette mesi in acciaio e poi elevato in boccia. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Limpido il colore rosato cerasuolo. Lo spettro aromatico elargisce un complesso pot pourri, ricco di variegati profumi che vanno a stuzzicare le narici. Si inizia con impronte fruttate di amarena, melagrana, chinotto, sottobosco ed agrumi, agganciate poi a tocchi floreali di rosa canina e ad effluvi vegetali di mirto e menta. In bocca esordisce un voluttuoso sorso bello fresco e scorrevole, aggraziato e vezzoso, elegante e garbato, affascinante ed ammaliante, per la gioia delle papille gustative. Palato lineare, gentile, avviluppante e ben modulato. Retroaroma edonistico. Da preferire su una bella zuppa di pesce e/o su un tagliere di salumi.
Futos Aglianico Paestum Igp 2017. Soltanto Aglianico lavorato in acciaio per nove mesi e poi elevato in vetro per tre mesi. Tenore alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Veste cromatica segnata da un colore rosso rubino sfavillante. Impatto olfattivo invitante e seducente e costellato da un’articolata espressione aromatica che mette in risalto coreografici input di marasca, prugna, sottobosco, fiori rossi ed erbe officinali. In bocca penetra un sorso caldamente appassionato, terroso, materico, rotondo, solido e magnificamente fresco. Tannini ammansiti. Pregnanza gustativa infiltrante, strutturata e sanguigna. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma sensibilmente persistente. Carne arrosto e caciocavallo podolico.
Agriddi Aglianico Cilento Dop 2015. Aglianico al 100%. Macerazione sulle bucce in botte per venti giorni. Affinamento per due anni in botte di legno grande e poi elevazione in bottiglia per un anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.
Bicchiere tinto da un colore rosso scuro ed impenetrabile, macchiato appena ai lati da riverberi purpurei. L’incipit olfattivo è sicuramente degno di nota, perché regala ampi e variegati sbuffi fruttati di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli e more, a cui fanno subito riscontro deliziosi richiami floreali vestiti di rosso e respiri speziati di noce moscata, pepe nero, chiodi di garofano e zenzero. Sorso penetrante e robusto, che si insinua repentinamente in bocca. Progressione palatale scandita da un ritmo carnoso, grintoso, austero, affascinante e vibrante. Botta di calore sulle papille gustative, arginata però da un’ottima spalla acida. Trama tannica superbamente evoluta. Vino che saprà resistere al tempo ancora per molti anni. Chiosa finale epicurea. Su cacciagione e formaggi stagionati.
Palimiento Fiano Paestum Igp 2017. È questa la novità che accennavo all’inizio. Si tratta di un Fiano in purezza che ha trascorso due anni di maturazione in barriques, un anno in acciaio e poi ancora in anno di affinamento in vetro. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro. Appena 500 bottiglie come primo esperimento.
Non sono rari i tentativi di barricare il Fiano sia in Irpinia e sia in altri contesti territoriali, così per dargli più struttura, complessità, maggiore colore e più longevità. La domanda è: tutto questo serve veramente ad un vino che già possiede nel suo Dna tutto questo? La risposta la deve dare il produttore, l’enologo e, soprattutto, il consumatore. Ma ciò non toglie che ognuno può fare tutti gli esperimenti che vuole come ha giustamente fatto Mario, che anzi prudentemente ha confezionato soltanto 500 bottiglie per iniziare e che a conti fatti sono terminate in un battibaleno. Vediamo allora com’è questo Fiano.
Ovviamente il colore risenta della lunga maturazione del vino e, quindi, è segnato da un cromatismo giallo dorato e luccicante. Bouquet estremamente attraente e composito, che sciorina subito una miriade di estasiati e variegati profumi di frutta indigena ed esotica, sbuffi di fiori leggermente appassiti ma vivaci, percezioni olfattive idrocarburiche, speziate e terziarie di eccellente risonanza e senza rilevare poi alcuna deriva ossidativa. In bocca fa il suo ingresso un sorso accalorato sì, ma permeato da un’ottima freschezza, secco, morbido, succoso, balsamico, ammandorlato e connotato da minimali note tanniche. Gusto profondo, vitale, tonico, equilibrato, sapido, dinamico e ben ritmato. Il legno in questo caso si è proprio comportato bene, senza alcuna prevaricazione. Tutta da esplorare la longevità e che comunque sarà sicuramente molto lunga. Il persistente finale è di quelli che prendono in ostaggio tutti i sensi, mantenendoli sulla corda. In abbinamento a piatti di mare, ma anche a quelli più strutturati di terra senza pomodoro. In definitiva, quindi, si tratta davvero di un grande vino, tanto che mi sono posto io stesso una domanda: lo acquisterei se ci fosse disponibilità? Si senza dubbio!
Sede a Castinatelli di Futani (Sa) – Via Piedi alle Vigne, 4
Tel. 0974 274181 – Cell. 334 6543672
Enologo: Carmine Valentino
Ettari di proprietà: 25, di cui 10 vitati
Bottiglie prodotte: 25.000
Vitigni: Aglianico, Aglianicone e Fiano.