Villaggio Coldiretti a Napoli, oltre lo street food c’è di più. Tre giorni di menù contadini a prezzo popolare ma anche un rilancio dell’economia agricola del Mezzogiorno
L’arrivo a Napoli del grande villaggio contadino di Coldiretti, ossia della principale organizzazione italiana di imprenditori agricoli, rappresenta molto di più che un happening di street food e molto più di una festa. E’ piuttosto un grande evento di livello nazionale che avrà il merito di rimettere Napoli al posto che le spetta: quello di capitale dell’agroalimentare e punto di snodo di quei grandi equilibri economici che sulle rotte del Mediterraneo alimentano gli scambi commerciali. Ma anche di conferire alla Campania la capacità di innovare nel rurale, di valorizzare e promuovere i canoni di quel grande patrimonio dell’umanità che è la Dieta Mediterranea, nonché i prodotti unici della nostra grande terra.
La presenza poi di questo villaggio giallo da 23mila metri quadri e 250 espositori nel sesto anniversario del riconoscimento Unesco per l’arte del Pizzaiuolo e la permanenza nel giorno dell’Immacolata ha ancora una maggiore carica di energia e di forza. Sono i colori dei campi, la grande economia che segue i ritmi della campagna che incontra la metropoli.
E il valore sociale di questa operazione è talmente elevato da richiamare sul palco tutte le maggiori istituzioni nazionali e regionali. Insieme al presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, ci saranno il ministro Tajani, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, il rettore dell’Università Federico II di Napoli, ma ci saranno i primi cittadini di 250 Comuni. E siamo certi che da quel palco arriveranno significativi risvolti per il comparto, per la filiera agricola, per il made in Italy, per i giovani agricoltori che guardano alle innovazioni tecnologiche.
Proprio per questo l’evento andava realizzato nel cuore della city, a piazza Municipio, che da luogo di rappresentanza cittadina diventa, per tre giorni, luogo del cibo di prossimità, di incontro, di dialogo tra città e campagna. La manifestazione ha quindi l’obiettivo di far incontrare agricoltori e cittadini, il mondo dell’agroalimentare con le istituzioni. In capo a Coldiretti graveranno i costi dell’occupazione suolo e del servizio aggiuntivo dei vigili urbani, secondo le modalità previste dalla giunta comunale.
Nei tre giorni della manifestazione sarà possibile vedere da vicino le aziende agricole, i prodotti di questa maxifattoria, degustare le specialità 100% italiane con i menù contadini da 8 euro che punteranno sui piatti della tradizione, montare in sella ad asini e cavalli e tanto altro.