Villa Santera 2009 Primitivo di Manduria doc | Voto: 84/100
LEONE DE CASTRIS
Uve: primitivo di Manduria
Fascia di prezzo: 5 – 10 eur + iva franco cantina
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
VISTA 5/5 – NASO 25/30 – PALATO 27/30 – NON OMOLOGAZIONE 27/35
Che bel vestito (habillage) ho pensato in prima battuta: eleganza austera, nero e arancio, tutte le informazioni al loro posto. Mi piace. Il vino scende nel bicchiere ( non sono una fan del primitivo), già dal colore intuisco qualcosa di diverso, sorprendente, non domato, ma, non “ un mostro selvaggio”impossibile da riportare a più miti consigli. Anzi, quella nota di selvaggio si calma con il tempo e rivela in ossigenazione tutta la piacevolezza del vino. Parliamo di Villa Santèra Primitivo che fa parte della linea top aziendale.
Scuro abbastanza fitto, ma non tanto da nascondere la vivacità del colore, ergo la robusta freschezza. Al naso subito deliziose note di prugna, ciliegia e liquirizia dolce, sul fondo piacevoli suggestioni mentolate e balsamiche con una svolazzante e rapida sniffata di vanilla Un vino decisamente di corpo ma, non per questo dagli indomabili tannini. La 2009, mi dice l’enologo in house Marco Mascellani, è stata davvero buona, senza picchi di caldo o piogge. Le vigne sono a 50 metri sul livello del mare, esposte ad est/ovest, ergo, oltre all’arteria della freschezza che pompa alla grande, si unisce la vena sapida continua, dal primo sorso al finale di bocca. Il terreno è argillo – sabbioso e il sistema di allevamento il classico alberello pugliese con diradamento dei grappoli per ottenere una resa massima di 60 q/ha. Le vigne hanno 40 anni, sono nel pieno della maturità sensoriale. Si vendemmia a mano nella prima decade di settembre, il vino affronta una lunga macerazione e fermentazione a temperatura controllata, che ritroviamo in pieno nel bicchiere, successivamente affina in botti di legno di rovere per sei mesi. Torniamo all’arteria della freschezza che ci segue per tutto il bicchiere, il grado alcolico lo leggeremo in retro etichetta: 15°, incredibile, la longevità di Villa Santèra è assicurata a lungo termine con pochi margini di rischio. Dal 2008 i vini portano la firma di Riccardo Cotarella che ha implementato la filosofia aziendale, ovvero, dedicarsi sempre di più alla valorizzazione delle uve del territorio. Il famoso rapporto qualità – prezzo è straordinario, poco più di dieci euro in enoteca, per un signor vino, elegante, di vellutata ma non spessa beva, anzi, l’abbiamo detto, la verve acida è lunga quanto la notevole persistenza gusto olfattiva. In abbinamento si può giocare in casa sulla ricca tradizione pugliese: “Orecchiette al ragù di carne”, o, con le cime di rapa e una punta di piccante; i tipici “municeddhi“, gli involtini con interiora di agnello (variamente denominati), i “ciceri e tria” (Pasta e ceci) o, i “pezzetti di cavallo” al sugo.
Questa scheda è Giulia Cannada Bartoli
Sede a Salice Salentino (LE) – Via Senatore De Castris, 26 – Tel. 0832 731112. Fax 0832 731114 – www.leonedecastris.com
– Enologo: Marco Mascellani – Consulente Riccardo Cotarella – Ettari vitati: 250 – Bottiglie prodotte: 2.500.000.