Villa Rosa La Casa di Lella a Montechiaro: una colazione da favola da Peppe Guida
di Tonia Credendino e Ornella Buzzone
“È il mio paradiso segreto e sono felice di condividerlo con voi, nel mio orto, coltivato come si faceva un tempo, rispettando le stagioni, crescono erbe aromatiche, frutta, ortaggi e verdura di ogni genere, per me è un sogno che si realizza.”
Cit. Peppe Guida
E lo è stato anche per noi, avete presente il termine “Mal d’Africa” usato per indicare quella nostalgia dell’anima prima ancora che mentale, il respiro che manca all’improvviso e quella struggente malinconia che ti coglie, di quelle che verrebbe voglia di fare una follia, bene, se non l’avete mai provata, vi assicuriamo che Villa Nonna Rosa crea dipendenza e per noi è stato davvero difficile tornare alla vita reale.
Poco lontano da Vico Equense, lungo la strada che da Seiano porta alla Chiesa Santa Maria delle Grazie, nel territorio di Alberi, 280 metri sul livello del mare, piccola e laboriosa frazione di Meta, nella sella tra il monte Sant’Angelo e il piano dei Camaldoli, si trova il piccolo borgo di Villa Nonna Rosa che sembra uscito da un libro di fiabe.
Si espande su vari ettari, sulle colline della Penisola, è un posto magico, un’oasi di pace e tranquillità con una magnifica vista sul Golfo di Napoli, accarezzato dal sole e da una piacevole brezza marina.
Camminare a Villa Nonna Rosa permette di immergersi in un’atmosfera autentica e senza tempo, dall’aspetto magico, un borgo colorato e profumato, un cuore pulsante, fatto di mille sfumature, che da metà maggio a tutto settembre si trasforma nel regno delle ortensie: tutto si tinge di rosa, blu e violetto. Cespugli rigogliosi, infiorescenze dalle forme inconsuete e foglie dai colori intensi, passeggiando lungo i viali del borgo rimarrete incantati ad ammirarle come ballerine che si protendono in un inchino.
È il luogo in cui il silenzio e la natura mozzafiato si incontrano, dove lo charme autentico di una villa di campagna rimane preservato grazie all’attenta cura di ogni minimo particolare.
Peppe è un grande uomo, un grande oratore e sa gestire con maestria tutti quelli che ruotano intorno al suo mondo.
In 24 ore trascorse a Villa Rosa, ci siamo sentite sempre a nostro agio, tutto è stato idilliaco, un’esperienza che assolutamente consigliamo, ricca di cultura, di amore per la terra, per il cibo, il vino e con un solo denominatore comune “la materia prima”.
Abbiamo rivisto Francesco Guida, alle prese con i suoi lievitati, la nonna Rosa, infaticabile, sempre all’opera nei lavoretti manuali che nessuno vuol far più, e abbiamo conosciuto e amato i cani, Timothy l’ombra di Peppe e Ciruzzo il guardiano dell’orto, le vere mascotte di casa.
Menzione speciale alle amiche Rossella e Rosella, le colonne portanti di Villa Nonna Rosa, la gentilezza, l’eleganza e la disponibilità nei loro sorrisi e nei loro abbracci, una vera gioia, impossibile non amarle.
Dov’è Peppe? Sentiamo la sua voce, lo troviamo in cucina, intento a mettere sotto spirito le buonissime ciliegie che gli hanno regalato, un modo, ci dice, per conservare la dolcezza della frutta.
Nella sua dispensa sono esposte, confezioni di ogni tipo, dalle verdure sott’olio, alle conserve di pomodoro, ai sughi semplici ed elaborati, come la “nerano” e la “lardiata” che abbiamo portato a casa con noi, la straordinaria marmellata di limoni e la confettura di albicocche pellecchiella, fruttodi anni di ricerca e sperimentazione nel suo ristorante.
“Ero un ragazzino che curiosava sulla tavola tra le ricette di mamma e nonna ed ero affascinato da ciò che si poteva creare, sembrava una magia e io sono sempre stato un goloso, la mia linea di conserve che arriva direttamente a casa è un modo per avvicinarsi alle persone e far loro compagnia”, ci dice.
Lui è un vero e proprio cuoco contadino, la sua idea di cucina si sposa con ricerca e valorizzazione del territorio,
tra gastronomia e paesaggio facendo di Villa Nonna Rosa un volano dell’economia locale.
Tentare, scoprire, curiosare, imparare e ogni volta mettersi in discussione: “durante la mia carriera non ho mai smesso di sperimentare e innovare, mi ritengo fortunato ma le sfide e i traguardi che mi prefisso non hanno mai un termine e continuo la personale ricerca per accrescere il mio bagaglio culturale e professionale”.
È questo il motore del nuovo progetto in corso con il gruppo Pescaria, “un ritorno alle origini, una collaborazione importante, uno stimolo, una finestra per guardare oltre la Campania, il menù di Pescaria parlerà di me, si concentrerà sui sapori e profumi del mediterraneo, dove si intrecciano storie, ingredienti e tradizioni.”
E continua la nostra piacevole chiacchierata: “Non esiste il momento preciso in cui la cucina ti entra dentro, succede e basta ed è quello che è successo a me e a te, rivolgendosi ad Ornella, noi siamo esploratori instancabili di nuove ricette e ispirazioni, creeremo un panino per Public House, firmato Peppe Guida”.
Lui è così, un amico raro, abbiamo assaggiato ogni sua prelibatezza, dalla frutta fresca di benvenuto in camera, direttamente dall’orto, al succo di pesca fatto in casa, la pizza delle 18, quella per il personale, sia margherita che marinar
e poi ci dice “non esagerate che stasera vi aspetta una cena complicata”.
Ed è stato proprio così ma prima del calar del sole, ci siamo avventurate tra i vicoletti del borgo, un bel giro nell’orto, alla scoperta delle meravigliose specie di melanzane, dalla classica lunga nera, la violetta, la tonda viola e la zebrina, un piccolo Eden dove Peppe coltiva e attinge materia prima per i suoi menù, l’agrumeto con i fantastici limoni di Sorrento, la piscina attrezzata conclusa questo inverno, il vigneto di “uve ‘e sabete” una varietà assolutamente autoctona della Penisola Sorrentina,
ma anche Aglianico, Sciascinoso, Per’ e Palummo che ritroviamo a tavola nella brocca con le percoche.
La cena si apre con il rito, “Frijenno Magnanno” dell’aria fritta da mangiare rigorosamente con le mani, con passata di pomodoro e basilico, le melanzane a scarpone, la caponata da abbinare al tonno sott’olio con cipolla rossa e peperoncino, pasta e fagioli del giorno prima ripassata con pepe e pecorino, la salsiccia secca e provolone del monaco, il gambero fritto con ketchup alla papaccella, la trippa all’insalata con limone, e voilà il favoloso mondo di Peppe Guida.
Un inizio emozionante e identitario di uno stile chiaro, unico, inimitabile, quello di Peppe, che a seguire ci delizia con uno spaghetto cozze e lupini alla pizzaiola, e una zuppa di pesce con crema di patate e insalatina di campo.
A questo punto della cena, la domanda nasce spontanea, quando arrivano le graffe calde con la cannella e la gelèe all’albicocca pellecchiella? Tranquilli, fanno parte anche loro del menu fisso di Villa Nonna Rosa.
A fine cena ci godiamo la magica atmosfera, il panorama incantato e il vino, è stato magico addormentarsi nello scintillio della costiera sorrentina.
Il risveglio l’indomani, così come ce lo aveva annunciato Peppe, è una pace e una tranquillità assoluta interrotta solo dal canto del gallo, e il cinguettio degli uccellini, ci prepariamo con gioia ed emozione, la colazione più famosa d’Italia e non solo, ci aspetta.
Veniamo accolte in terrazza, con il più dolce dei buongiorno, l’abbraccio di Peppe e il sorriso della sua dolce Rossella, partiamo immediatamente con il primo tagliere, con pizza margherita, le noci da sgusciare con miele e yogurt, il pane olio sale e rosmarino, una freschissima caprese concarpaccio di pomodoro sorrentino, leggero profumo di origano e fiordilatte dei Monti Lattari, plumcake al cioccolato, deliziosi biscotti da inzuppo, pane tostato, burro e marmellate fatte in casa, ovetto fritto con pomodoro, melanzane sott’olio e bacon, pane baguette e mortadella, frutta fresca, caffè e cappuccino.
La vera difficoltà sta nello smettere di indugiare al tavolo, la colazione è quel piacere che può condizionarti l’intera giornata, per questo iniziarla nel modo giusto è fondamentale, abbiamo sorseggiato il nostro caffè salutando il mare, baciato dai raggi del sole, perché non c’è niente di più rilassante e appagante della vista, un vero centro benessere all’aria aperta e se non potete concedervi una cena con pernottamento, la colazione è disponibile anche a clienti esterni, su prenotazione.
Villa Nonna Rosa vi condurrà in un’atmosfera accogliente, con gesti romantici e piatti unici, un’unica missione, la loro, farti trascorrere una vacanza piacevole, che sia lieta come un buon calice di vino.
Ma sia chiaro, sarà dura ricominciare la vita “normale” che normale non è più, perché, quando varchi la soglia di Villa Nonna Rosa, vivrai un’esperienza che rimarrà impressa nel cuore e nella mente per sempre.
Villa Rosa di Nonna Rosa
Via Alberi, n. 100, 80069 Alberi NA
334 391 7950
Villa Rosa b&b è aperto tutto l’anno. Puoi prenotare il tuo soggiorno
whatsapp +393343917950
Il ristorante di Villa Rosa è aperto stagionalmente da inizio giugno agli inizi di ottobre.
Scheda del 7 giugno 2024
di Floriana Barone
Per arrivare a Montechiaro si prende una stradina stretta che sale sulla collina: Villa Rosa si trova proprio di fronte al mare e a due passi dalle nuvole. Il panorama toglie il fiato: a sinistra il Golfo di Napoli e il Vesuvio, al centro il paese di Vico Equense (NA), e, a destra, il Monte Faito con la sua vetta.
Qui, dallo scorso anno e solo su prenotazione, anche i clienti che non pernottano nelle stanze di Villa Rosa possono fare colazione, fino a metà ottobre. Da Montechiaro si riescono a vedere tutte le chiese di Vico Equense, tra cui la Chiesa della Santissima Annunziata, a picco sul mare. E, cosa ancora più importante, lo chef Peppe Guida riesce a tenere d’occhio l’Antica Osteria Nonna Rosa, posizionata in linea d’aria proprio di fronte a Villa Rosa.
Tempo permettendo, la colazione viene servita dalle 8:00 alle 10:30, sotto il pergolato artigianale sorrentino e sulla balconata in legno, vicino all’orto, alle rose e agli alberi da frutto dello chef. L’accoglienza è curata in ogni dettaglio dalla figlia, Rossella Guida, che coordina tutti i servizi della struttura con professionalità ed estrema gentilezza. È affiancata da Rossella Sorrentino, che spiega agli ospiti in modo dettagliato tutte le proposte della colazione.
Cosa si mangia a colazione a Villa Rosa La Casa di Lella
Se si preferisce una colazione dolce, il consiglio è quello di iniziare con un caffè e la selezione dei biscotti di Francesco Guida, il figlio dello chef, pasticciere e talentuoso lievitista.
Le specialità cambiano a seconda del periodo e dell’estro di Francesco: gli occhi di bue con marmellata di albicocche, i biscotti da inzuppo, le crostatine, i biscotti all’amarena, il plumcake soffice agli agrumi (ricoperto da una golosa crosticina), il plumcake al cioccolato, i biscotti bicolore, le fette biscottate artigianali e le immancabili graffette zucchero e cannella. A tavola arriva anche il burro del Caseificio F.lli Russo, che si trova a due passi dalla struttura, le marmellate di limoni e di pesche dello chef, le noci di Sorrento, il miele e lo yogurt, insieme a un cestino di frutta fresca di stagione: presto saranno protagoniste anche le ciliegie e i fichi.
Si prosegue con il salato: il pane e la pizza tonda arrivano appena sfornati da un panificio di Vico Equense, come la baguette, farcita con la mortadella, servita insieme ai pomodori, sale, olio Evo dello chef, origano e fior di latte del caseificio locale.
Le uova fritte e le melanzane dell’orto sott’olio sono un simbolo di accoglienza: un piatto povero a cui lo chef è legatissimo, che, da piccolo, spesso mangiava in campagna. A colazione lo chef spesso inserisce la tradizionale frittata di maccheroni, la frittata di zucchine o di cipolle, in base alla disponibilità delle materie prime. A Villa Rosa è anche possibile organizzare un piccolo evento proprio a colazione: un’alternativa più leggera alle cene e ai pranzi nel fine settimana, che proseguiranno per tutta l’estate.
Colazione a Villa Rosa La Casa di Lella
Via Alberi, 100
Vico Equense (NA)
Prenotazione obbligatoria: fino a metà ottobre, dalle 8:00 alle 10:30
Costo a persona: 30€
Tel. 334 391 7950
Scheda dell’11 luglio 2021
Una esperienza esaltante e rilassante. Dormire a Montechiaro a Villa Rosa e svegliarsi iniziando la giornata con una buona colazione prima di andare al mare o andare a fare escursioni.
Anche la colazione viene in gran parte dall’orto, le conserve di frutta sono di propria produzione, solo lo splendido fior di latte viene da un caseificio vicino ed è irresistibile.
Cosa si mangia a colazione da Peppe Guida