Villa Fiorella, una serata con il Brunello di Marroneto
di Antonino Siniscalchi
“Tornare alla normalità è l’obiettivo di tutti e la prossima riapertura sembra davvero essere il passo decisivo in questa direzione.
Per questo ho deciso di coinvolgere nell’evento d’apertura dell’hotel alcuni partner speciali, affinché diventi un evento di buon augurio per tutti”. Alberto Colonna, proprietario e direttore di Villa Fiorella Art Hotel di Massa Lubrense, racconta così la cena evento che, il 21 maggio, ha celebrato l’inizio della nuova stagione dell’albergo. Innanzitutto, una collaborazione eccellente con uno dei padri della cucina italiana contemporanea, Gaetano Trovato, Chef patron del bistellato Ristorante Arnolfo di Colle di Val d’Elsa, in provincia si Siena. Lo chef ha collaborato con Marco del Sorbo, Resident chef del Ristorante Terrazza Fiorella, alla creazione del menù e seguirà la cucina dell’hotel per tutta la stagione. A rendere speciale la cena, un pairing d’eccezione con i vini de Il Marroneto di Alessandro Mori, una delle cantine di Brunello più prestigiose, il cui Madonna delle Grazie è considerato uno dei dieci vini rossi più quotati al mondo.
Per l’occasione, presentate alcune etichette della famosa annata 2016 come il Rosso di Montalcino Ignaccio, il Brunello di Montalcino Il Marroneto, Il Marroneto Selezione Madonna delle Grazie e Il Marroneto Madonna delle Grazie Riserva.
Puntare sulla proposta enogastronomica è uno degli obiettivi di Villa Fiorella Art Hotel, che insieme allo chef Marco del Sorbo vuole proporre una cucina altamente sostenibile. I prodotti del territorio, uno dei più ricchi del nostro Paese, sono selezionati con attenzione da produttori a km zero e buono, seguendo rigorosamente la stagionalità.
Valori che sono condivisi da entrambi gli outlet ristorativi, anche se proposti con modalità diverse: Terrazza Fiorella propone una cucina gourmet in cui la ricerca e la fantasia dello chef si coniugano in maniera estremamente interessante con il territorio, mentre al ristornate Scirocco si può assaporare la pienezza dei sapori della tradizione partenopea. Ma appunto perché cucinare è cultura e anche divertimento, da questa stagione sarà allestita sotto il pergolato una cucina all’aperto dove partecipare ad una serie di cooking class con i prodotti dell’orto, per imparare a preparare a regola d’arte i piatti della tradizione. E infine il Cielo Sky Lounge, che con la sua proposta consolidata di cocktail e musica, si conferma un punto privilegiato per godere di una vista a 180° sul Mediterraneo e Capri.
“L’arte è ormai nel nostro DNA quindi la ricerca è continua e ogni stagione riusciamo a proporre opere significative che rappresentano generazioni d’artisti molto diverse tra di loro, ma estremamente rappresentative dell’arte italiana contemporanea”, spiega sempre Alberto Colonna. E questa apertura è all’insegna di due artisti molto diversi ma profondamente significativi: Marco Ercoli e Carmine Rezzuti.
Il primo, con un’esposizione di quattro opere (Gnoti Sauton, Hortus Conclusus, Nosce Te Ipsum e Il Sonno della Ragione) affiancate ad un’opera originale, realizzata appositamente per Villa Fiorella Art Hotel, Notturno. Marco Ercoli può considerarsi un lupo solitario, amante della natura e vivace lettore sprigiona una pittura di precisione cromaticamente esplosiva ed esuberante, surreale e sensoriale, traboccante di simboli e riferimenti mitologici e arcani. Carmine Rizzuti, esponente della nuova generazione di artisti italiani attivi dagli anni ‘70 in poi, è stato tra i primi a proporre una nuova oggettualità e ha partecipato a mostre nazionali e internazionali come la Biennale di Venezia nel 1976 e nel 1982. A Villa Fiorella Art Hotel esporrà quattro opere: Macchie, Semi, In volo, Panche.