Vigna Segreta 2007 Sant’Agata dei Goti doc


MUSTILLI
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Mustilli

Un anno fa partecipammo alla presentazione di Vigna Segreta, di cui pubblicammo in questa sede il resconto di Angelo Di Costanzo e le note sulla rubrica del Mattino.
Un bianco che ci diede subito soddisfazione, a partire dalla decisione di metterlo in commercio un anno dopo la vendemmia. Soddisfazione confermata nella seconda edizione, di prossima uscita infatti la 2008.
Il ragionamento su questa etichetta, stiamo anzitutto parlando di un cru di Falanghina, ossia di vino fatto da uva della stessa vigna, è quello di spingere progettualmente la Falanghina ad attraversare il tempo con metodo e non per caso. La cosa che ci è piaciuta è che per fare questo non si è fatto ricorso al legno, una tecnica molto abusata negli a anni ’90 e sicuramente superflua con in bianchi campani, bensì con la tecnica della macerazione prolungata e lo stazionamento sulle fecce sino a maggio, quando poi il vino è stato imbottigliato. In tal modo l’enologo Sebastiano Fortunato punta a dare una spalla maggiore.
Uscendo dopo un anno il vino si presenta sicuramente in maggiore equilibrio attraverso cui si esprime meglio anche la complessità di un naso molto affascinante, che non staziona solo e sempre sul floreale, ma volge da subito al fruttato e alle erbe di campo.
E a due anni? Ecco dunque la ragione di questa scheda perché, sapete è nostra abitudine, conservare e poi scrivere per cercare di capire, e soprattutto lasciare traccia mnemonica, del rapporto tra il tempo e i vini campani, tema su cui siamo appena agli inizi: se pensiamo che la prima bottiglia di Falanghina, proprio di Mustilli come è noto, è stata venduta appena trent’anni fa appare chiaro come si può parlare di primi vagiti della moderna viticoltura campana.
A due anni dunque il vino si presenta pimpante, senza alcun cedimento visivo e olfattivo, al palato la freschezza è integra: rileggendo le note di dodici mesi fa l’unica differenza è che sono tutte più pronunciate, insomma sicuramente in cammino evolutivo.
In bocca soprattutto il Vigna Segreta è molto appagante e conferma le enormi potenzialità della Falanghina Beneventana, di cui questo tra l’altro è un particolare clone aziendale su cui si sta studiando, capace di guardare in faccia anche il Fiano e il Greco dell’Irpinia nelle sue migliori espressioni.
Intenso e persistente, lungo, ampio, ben strutturato, con gradevoli sensazioni di frutta bianca annunciate dal naso e confermate al palato e la freschezza che detta la beva senza alcuna concessione ruffiana e piaciona. Un vino per appassionati, insomma, e per gente abituata a bere.
Noi la sfruttiamo mentalmente sul risotto alle ostrische di Oliver Glowig dell’Olivo del Capri Palace che ha domincato il nostro ultimo week end.

Sede a Sant’Agata dei Goti, via dei Fiori, 20.
Tel. 0823.774433, fax 0823.717619
www.mustilli.com
[email protected]
Enologo: Sebastiano Fortunato.
Ettari: 35 di proprietà.
Bottiglie prodotte: 250.000.
Vitigni: aglianico, piedirosso, merlot, falanghina, greco