Vigna Prea, il Casavecchia della Cooperativa


27 novembre 2003

Vigna Prea è l’ultima versione del casavecchia, questo vitigno misterioso su cui molte aziende casertane stanno investendo dopo il successo mediatico e di critica della versione voluta da Luigi Moio per la Vestini Campagnano. Tra Castel di Sasso, Formicola, Liberi e Pontelatone questa uva è in qualche modo sopravvissuta e i contadini le hanno dato questo nome dopo il recupero di alcune marze trovate in un vecchio rudere. Tra nuovi miti e chiacchiere c’è comunque una certezza: si tratta della Cooperativa Casavecchia alla quale aderiscono una quarantina di produttori guidati da Alfonso Cutillo, sindaco di Pontelatone ma soprattutto grande, grandissimo, produttore di mozzarella e di carne di bufala. Il giovane enologo Antonio di Giovannantonio, dopo la buona performance con il Corte Rosa Terre del Volturno igt, propone il Vigna Prea 2001, riserva maturata 15 mesi in legno e 7 in bottiglia in uscita dalla cantina a 7,30 euro più Iva. I sentori aggressivi e invasivi del legno non sono ancora stati digeriti dal frutto, ma dopo qualche minuto questo Casavecchia rivela sicuramente tutte le sue potenzialità ben conosciute con un naso ricco e variegato mentre in bocca la freschezza promette ancora un buon elevamento in bottiglia. Finalmente un rosso non morbidoso incapce di incontrare i sapori, ma deciso per accompagnare la tavola. Infatti è un vino assolutamente tipico, di territorio da abbinare alla cucina dai sapori decisi di Terra di Lavoro come ad esempio al millefoglie di bufalo in salsa di alici proposto dalle Colonne di Caserta di Rosanna Marziale nella serata di presentazione organizzata all’agriturismo Le Fontanelle da Teodoro Naddeo. Così il Vigna Prea si aggiunge ai Casavecchia di Alois, Caputo, Castello Ducale, Vestini Campagnano in attesa di quelli di Selva Nova e di Terre del Principe: le aziende insomma mostrano di crederci e ridisegnano l’identità vitivinicola del territorio su questo autostono oltre che naturalmente sul Pallagrello.