Vigna Grotta Piana 2006 Costa d’Amalfi doc
ETTORE SAMMARCO
Uva: biancatenera, ginestrella, falanghina
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Non è stato facile fare i conti cn i bianchi nel millesimo 2006, soprattutto nelle zone più fresche della Campania, qui, per esempio, in Costiera Amalfitana sopra Ravello dove nasce il Vigna Grotta Piana di Bartolo Sammarco, uno dei migliori bianchi in assoluto della tradizione campana, sempre più ardito e coraggioso. Piogge e frutta poco sana, agosto riottoso e incredulo per le nubi che solcavano il cielo. Eppure Bartolo, giocando con Fortunato Sebastiano, ha iniziato a lavorarci abbassando anzitutto le rese, e poi, con il bilancino, una massa in acciaio, l’altra in legno, incrocia di qui,aggiusta di là, ed ecco alla fine un risultato che stupisce anzitutto per la sua pienezza, assolutamente rara per questo millesimo concettuale e scontroso. Al naso ci sono bei profumi evoluti di ginestra e di pera, molto puliti, oserei dire didattici per la loro immediatezza e la capacità di coinvolgere la testa, in bocca il Grotta Piana gioca di fino, un bicchiere sottile ed elegante, con toni minerali rocciosi abbastanza frequenti nei vini della Costiera, non invade il palato in maniera grossolana, entra invece con un attacco abbastanza morbido e per certi versi dolci, poi circuisce tutto il palato avvolgendo la lingua con autorevole freschezza, la preparazione dinamica ad un finale lungo e decisamente appagante, carico di voglia di tornare a bere. La finezza gentile del naso ha una perfetta corrispondenza con l’assetto in bocca, da questo punto di vista è uno di quei vini che non spiazza, ma conferma, rassicura, coccola quasi l’appassionato. La spinta elegante continua anche dopo, quando la temperatura si alaza un po’, mettendo in evidenza maggiore le note fruttate e anche un poco dispeziato. Vino di grande equilibrio, allora, da giocare su tempi lunghi anche se non lunghissimi, in cui il ruolo svolto dalla falanghina è sicuramente preponderante. La conferma della grande passione di Bartolo, vita vissuta sempre nella sua cantina all’inizio della salita che dal bivio per Amalfi si arrampica sin oa Ravello, la scalata della passione per quel che di non umano ha prodotto l’uomo da queste parti, verso il premio di un Paradiso per fortuna palpabile e reale più che la promessa compensativa di una vita vissuta piegati. Lo abbineremo ad una parmigiana di pesce bandiera o al tenero spaghetto al pesto amalfitano della Brace di Praiano.
Sede a Ravello. Via Civita, 9. Tel. e fax 089.872774. www.ettoresammarco.it. [email protected]. Enologo: Bartolo Sammarco con i consigli di Sebastiano Fortunato. Ettari: 1,5 in affitto. Bottiglie prodotte: 70.000. Vitigni: falanghina, biancolella, pepella, biancatenera, ginestrella, piedirosso, aglianico, sciascinoso, serpentaria.