Vigna Andrea 2006 Taurasi docg


Taurasi Vigna Andrea di Clelia Romano

CLELIA ROMANO

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 15 a 20 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Tre annate, 2004, 2005 e 2006, da conservare e aspettare. Sono sempre più stupefacenti i risultati dell’Aglianico, nelle sue diverse versioni, figli di questi millesimi. Alleggerimenti e salutari dimagrimenti in vigna regalano bottiglie davvero molto interessanti.

Il 2006 di Clelia Romano è l’ennesima prova della gentile relazione con l’enologo Angelo Pizzi che qui ha avuto la possibilità di esprimersi al massimo: materia prima di altura, osservanza dei protocolli, millimetrica attenzione alle performance climatiche.
Il naso è ricchissimo e mutevole, intenso e persistente. Con tanta frutta di base, ma anche con speziature e note balsamiche eleganti e non invasive, note di china, agrumato caramellato, fumé. In bocca è fresco, giovane, vibrante, con una acidità piacevole.
Già lo puoi bere, è chiaro: in un certo qualmodo si è raggiunto l’equilibrio, anche se siamo convinti di una lunga evoluzione negli anni a venire. Di bottiglie ce ne sono sempre poche, stavolta quattromila, sappiamo infatti che l’azienda produce soprattutto un grande Fiano.
In questo caso, però, il Taurasi conserva il marker di cantina, non hai l’impressione di trovarti ad un prodotto alieno.
Un grande artigiano di qualità, la certezza di bere sempre grandi bicchieri in grado di colpire l’immaginazione.
E questa etichetta d’antan rassicura, non c’è mai rincorsa a dolcezze e piacevolezze estranee al frutto regalato dalla stagione.

Da comprare a carrette e conservare nei decenni. Se resistete.

Sede a Lapio, Contrada Arianiello 47. Tel. 0825. 982184 e 0825.982191. Fax 0825. 982184. Enologo: Angelo Pizzi. Ettari, 4 di proprietà. Bottiglie prodotte: 48.000. Vitigni: aglianico e fiano.

2 Commenti

  1. al naso bello assai, e in bocca è fresco e moderno; abbastanza scarico e dunque discreto e perciò elegante. mi è piaciuto non poco questo 2006!

  2. Uno dei Taurasi più interessanti nella degustazione Slow Food. E allora …la fianista si veste di rosso! Molto bene davvero anche il campi taurasini.

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