Viareggio, ristorante L’imbuto da Cristiano Tomei
Appunti di Viaggio di Lido Vannucchi
Geografia Enogastronomica, sapere per godere.
Un fuori casello, o meta gastronomica Funambolica.
In quel di Viareggio (Lucca)
Ristorante L’imbuto da Cristiano Tomei
Oggi Vi racconto la storia di uno chef; Cristiano Tomei un indiano metropolitano, un eterno ragazzo, con la testa costantemente in fermento, momentaneamente in formidabile stato di grazia, una sosta in questo locale, come dice la mitica Guida rossa, vale il viaggio, sia che si affronti in Auto, si esce a Uscita Viareggio dell’autostrada del Sole, se si affronta in treno, dorsale Tirrenica si scende a Viareggio, e per arrivare in aereo, si sbarca a Pisa, per altri mezzi, ci stiamo organizzando.
Vi prego non chiedete il menù, non chiedete la carta dei Vini, tempo sprecato, sedetevi comodi, e pronunciate le fatidiche parole” Fai Te” non sarete traditi, in nessuno dei sostanziali parametri, questo locale è un Luna Park del Cibo, con un prestigiatore abile, che Vi condurrà in un viaggio gastronomico, irresistibile.
Lasciatemi descrivere un piatto, che credo sia una piccola rivoluzione gastronomica: Piccione cotto su Corteccia di Pino della macchia mediterranea, semi di Pomodoro, e salsa di Ostriche.
Piatto che riesce a coinvolgere tutti i sensi, piatto della memoria, tocca profondamente le corde dell’anima.
Gusto: è buonissimo, cottura della carne perfetta dal cotto a semi crudo, con buona sapidità, fantastico abbinamento, terra/mare.
Vista: è Bello si presenta in forma anomala, ti stupisce, non riesci a distogliere lo sguardo.
Olfatto: è messo a dura prova, è un esplosione di odori, la corteccia calda, l’ostrica, il piccione, sono odori primordiali, indimenticabili.
Tatto: lo devi mangiare con le mani, e il caldo che sale dalla corteccia ti fa voglia di toccarla, ti fa voglia di scaldarti.
Udito: ebbene si qui sta la vera sorpresa, non sottofondi musicali, ma schioccoli, di legna, ti ricorda il cammino acceso, la legna sul fuoco, un caldo abbraccio, sensazione memorabile, e recondita in ognuno di noi.
Conclusione BRAVO CRISTIANO.
Ristorante L’Imbuto Via Fratti, 308
55049 Viareggio, (Lucca)
Tel.0584 48906
Chiusura Lunedi e Martedi a Pranzo.
Spesa. 50/60 €
Foto di Lido Vannucchi Fotografo Gourmet.
11 Commenti
I commenti sono chiusi.
GRANDE CRISTIANO!
Ci voleva Lido per traspondere in parole l’Ispirazione con la I maiuscola. Credetemi, non é facile scrivere del terremoto sensoriale che le creazioni di Cristiano scatenano.
Devo per forza fare un update all’Imbuto perché mi sembra che si sia fatto l’ennesimo balzo in avanti.
Pochi come Cristiano vivono la cucina come un’eterna ricerca di qualcosa di sempre più buono. Merita sicuramente di più di quello che gli viene riconosciuto
magari, forse fosse un pò più costante, di certo avrebbe avuto più riconoscimenti
Forse ha ragione nel senso che a volte non tutti i piatti sono sempre perfettamente calibrati: magari gli altri sono però di quelli che non si dimenticano. Cosa molto rara
Non perfettamente calibrati perché frutto dell’eterno workinprogress di sperimentazioni gustative. Al secondo assaggio gli stessi piatti sicuramente saranno più centrati, visto che non ci si ferma mai alla prima versione.
Devo comunque dire che nella mia carriera all’Imbuto i piatti meno felici si contano sulle dita di una mano
Costanza, programmazione, pragmatismo,forse non sono parole che assonano con lampi di intuizione, lucida follia, non dico genialità per quella diamogli tempo e’ ancora in rodaggio, ma sicuramente questo ultimo piatto, fa pensare, ti smuove, ti interroga, e solo se hai voglia di metterti in discussione, ti prende, da provare. “piccione” Ciao lido.
concordo in parte con mr. Lorenzo, …vero, genialità è anche sregolatezza, ma credo che come parole siano ancora un pò azzardate per il giovane chef….
ah, per curiosità e lei sig. Maffi che ne pensa dello chef Cristiano?
… Bel punto
@ lido.
Cristiano sa graffiare. Come pochi altri da noi.
Lorenzo bentornato, come va? e lo so che e’ graffiante, ma non solo, e’ entusiasmante.
Infatti nel precedente post intendevo dire: che un sognatore, un funambolo della cucina, come lui si ritrova ad essere, risulta difficile chiedergli costanza, e pragmatismo, il gioco e’ il suo bello lasciamolo libero da briglie e da rigide ingessate linie, e sorprese questo ragazzo ci riserverà.
Condivido appieno. Penso che per ora siamo solo alla punta dell’iceberg