Verticale del Donna Filomena di Masseria Falvo all’Hotel Rome Cavalieri di Roma
di Enrico Malgi
Il territorio innanzi tutto, che può contare su un microclima ideale ad oltre 500 metri di altezza, con la giusta escursione termica e con terreni argillosi e calcarei; vitigni autoctoni e parzialmente alloctonii, ma che si sono ambientati perfettamente; validi strumenti tecnologici a disposizione; una programmazione aziendale mirata e lungimirante; e poi una consulenza enologica affidata ad uno dei migliori giovani d’Italia, quella dell’esperto e preparato Vincenzo Mercurio. Ecco questa è l’alchimia giusta, per cui diventa naturale spiegare il motivo del successo di Masseria Falvo. E l’ultima riprova si è avuta in una fantastica degustazione che si è tenuta all’Hotel Rome Cavalieri.
Ho già riferito in precedenza di parte della batteria dei vini presentati nell’occasione, adesso voglio soffermarmi sulla mini-verticale del bianco Donna Filomena, con i millesimi 2012, 2011 e 2010. Il particolare uvaggio di questo vino è composto dalla locale guarnaccia al 75% e saldo di traminer.
Si è cominciato con l’annata 2012, che si presenta nel bicchiere con una veste cromatica di colore bianco verdolino, con riflessi radianti ai bordi. Il profilo aromatico subito acchiappa le narici e le tiene in ostaggio. I profumi sono intensamente speziati, floreali, fruttati e fragranti e quasi stordiscono la mente. Sono alleati nello stuzzicare la sensazione olfattiva profondi echi agrumati, linfatiche vibrazioni sapide, eleganti tocchi minerali, nitide parvenze di sambuco, sontuose palpitazioni di anice e cristallini sentori vinosi, com’è nelle corde del giovane traminer. L’impatto del vino in bocca ha una notevole intensità gustativa, col sorso che permea il palato di toni piacevolmente soavi, freschi, fruttati, succosi e cremosi. Il finale è dolce, suadente e pervasivo.
L’annata 2011 esordisce nel bicchiere con un cromatismo vivacemente e luminosamente paglierino. All’olfatto si percepiscono umori floreali di glicine e di rosa, sensazioni odorose di pompelmo e di frutta tropicale come l’ananas ed il frutto della passione e/o speziate rimembranze di vaniglia, profumi di frutta candita ed aromi erbacei. In bocca il sorso ha uno sviluppo palatale coinvolgente e conturbante ed uno spettro sensoriale persistente, in una ritmata progressione di sapore. Sa di uva appena spremuta e di frutta secca. Possiede un rimpolpante carattere, una pregevole tensione salina, una rarefazione aromatica ed una verticalità gustativa. Il vino è speziato, sapido, minerale, pulito, compatto, elastico, quasi selvatico e dolce al contatto tattile sulla lingua. Finale lungo ed appagante.
Il millesimo 2010 ha quasi completato il suo ciclo di maturazione e questo lo si può scorgere già all’esame visivo, laddove evidenzia un colore paglierino carico. Il bouquet ha una dimensione profonda ed espressiva. Il tratto fruttato è esoticamente coinvolgente, la timbrica vegetale è finemente disegnata, la sfumata mineralità è esaltante. In bocca il sorso possiede una lunghezza gustativa che sa di albicocca, di arancia e/o di sapidità e di mineralità. Il corredo palatale è pimpante, dinamico, minerale, rotondo, tonico, energico, grintoso, scattante e vitale. Il finale è deliziosamente lungo ed appagante. Nel complesso, quindi, si può affermare che siamo in presenza di un ottimo vino sicuramente ancora in fase di evoluzione e segnato da un radioso e sicuro futuro. Chapeau!
Masseria Falvo 1727
Saracena (Cs) – S.P. Piana – Località Garga
[email protected] – www.masseriafalvo.it
Tel. 0981 27968 – Cell. 340 5138480
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari di proprietà: 100, di cui 26 vitati
Vitigni: lacrima del Pollino, greco nero, guarnaccia, moscatello di Saracena, malvasia bianca, traminer e riesling.