Vermicelli con i broccoli estivi di Paternopoli
Siamo ormai abituati a considerare i prodotti dell’agricoltura come i bulloni: sempre, ovunque e comunque. Niente di più sbagliato per la nostra salute, le nostre papille e le nostre tasche. Seguire l’orientamento delle stagioni fa bene perché mantiene l’equilibrio fisico e mentale nostro e della natura.
Potete immaginare dunque lo stupore quando durante la mia visita a Paternopoli ho trovato questo posto di blocco
Ecco uno dei casi in cui conviene fermarsi: non ci saranno estorsioni di stato, carte da bollo e file per i ricorsi perché hai superato di dieci chilometri i limiti di velocità.
Beh ragazzi, cos’è questa storia dei broccoli di Paternopoli ad agosto?
Gli amici coltivatori di Paternopoli sanno che sono ghiotto del loro prodotto e dopo avermi avvistato (quando entrate in Irpinia i vostri spostamenti di estraneo sono seguiti dal tom tom del passaparola mentre fanno i distratti) e mi hanno portato questa bella sorpresa. L’idea di piantarli anche in estate per vedere la riuscita.
Mica avete portato in Irpinia roba ogm, chiedo scherzando.
Ogichè?
I broccoli, si sa, non amano il suolo caldo. Ma qui siamo a 500 metri, fresco anche a luglio, giugno poi è stato autunnale con piogge e maglioncini serali.
Presa la refurtiva, sono rientrato a casa per bermi la tradizionale ricetta di cui vado pazzo tra novembre e dicembre.
100 grammi di vermicelli (li preferisco, ma vanno bene anche spaghetti e mezzi vermicelli)
300 grammi di broccoli
2 spicchi d’aglio
olio extravergine
Prima una sbollentata, poi la cottura in padella avendo cura di lasciarla asciutta e non oleosa dopo aver fatto sudare l’aglio
Una calata di pasta. Quattro salti in padella (eh eh eh) e via.
Niente alici o altro (tipo peperoncino o anche formaggio) per vedere l’effetto puro.
La differenza rispetto ai broccoli invernali è che sono un po’ più amari. L’amaro è tipico di ogni cosa che si coltiva nei suoi vulcanici e in Irpinia in particolare. Però bilanciati con la pasta cotta senza sale, o del buon pane integrale, sono uno spettacolo eccezionale.
Pasta e broccoli in agosto mi mancava. E non sono ogm!
Cosa berci sopra? Un’ottima Coda di Volpe 2010 di Perillo, mi pare scontato:-)
9 Commenti
I commenti sono chiusi.
Quello al centro la sa lunga, ha la faccia furba e pure i bordi dei pantaloni bagnati, vuoi vedere che li ha raccolti proprio lui a prima mattina?
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Per bilanciare l’amaro va benissimo, vista la notoria tendenza dolce, un’ottima bistecca di cavallo per secondo…in abbinamento un Domaine Paul Pillot Chassagne-Montrachet 1er Cru “Clos Saint-Jean” Blanc (100% chardonnay) che è un vino “nevrilico, con note di pietra focaia e di mineralità spiccata” . Nevrilico nel senso che è nervoso, reattivo, mai fermo… e perciò si abbina bene al cavallo e a chi…lo mangia ;-))))
parbleu!
Bianchetti questi vermicelli. Per me una patata lasciata cuocere a tocchetti con la pasta non sarebbe stata male, non fosse altro per corrugare un po’ il tutto.
purchè sia una patata vulcanica o perlomeno irpina… sennò non si corruga
La patata non c’azzecca…ma se proprio dobbiamo mettercela, vanno bene anche le basso-laziali…;-))
Sul versante ciociaro però con la patata di Terelle perchè lato mare abbiamo solo le patatine San Carlo, piuttosto secche e salate.
Tu sei sul versante ciociaro, naturalmente…;-))