Vendemmia 2015 in Franciacorta: possiamo parlarne concretamente!
Il Vicepresidente Silvano Brescianini: “Ottima annata si aspetta grande qualità”.
Lancio di un progetto, unico al mondo, di misurazione delle emissioni del territorio.
Al via la vendemmia in Franciacorta. La situazione meteorologica degli ultimi mesi ha determinato ottime condizioni per la raccolta delle uve. I primi vigneti a raggiungere la giusta maturazione sono quelli localizzati sul versante esposto a Sud del Monte Orfano grazie ad un microclima più caldo.
I tecnici del Consorzio affermano che la stagione vegetativa 2015 è cominciata senza intoppi con il germogliamento intorno alla prima decade di aprile. Da aprile a luglio la stagione 2015 è stata la meno piovosa degli ultimi anni. L’andamento meteorologico del mese di luglio, caratterizzato da pioggia quasi assente e temperature medie giornaliere piuttosto alte, ha rallentato l’attività metabolica delle vigne, riportando la progressione della maturazione ad un andamento più regolare.
“Il potenziale produttivo del vigneto Franciacorta è quest’anno tornato ad essere quantitativamente piuttosto generoso dopo ben tre stagioni meno munifiche” – dichiara con soddisfazione Silvano Brescianini, Vicepresidente Consorzio Franciacorta – “e anche sul piano della qualità le premesse sono estremamente positive”. “Le soddisfazioni inoltre aumentano grazie al grande impegno nella ricerca del continuo miglioramento della qualità delle uve e del rispetto dell’ambiente e della natura. – Prosegue Silvano Brescianini – Quest’anno raggiungeremo il 50% della superficie coltivata a uve biologiche, risultato di cui siamo molto fieri.”
E non basta. L’impegno del Franciacorta nella sostenibilità si arricchisce di un innovativo progetto sviluppato in partnership con il CIRVE dell’Università di Padova (Centro Interdipartimentale per la ricerca in viticoltura ed enologia). Grazie a una strumentazione messa a punto ad hoc e sistemata nei vigneti, si analizzano ininterrottamente i flussi di CO2 sul vigneto stesso; lo strumento non aspira aria e non la muove, semplicemente esamina il flusso spontaneo dell’aria che rotola appena sopra la massa fogliare del vigneto.
“In Franciacorta misuriamo il respiro del vigneto al fine si conoscere quanta C02 assorbe il vigneto ed avere riscontro oggettivo del nostro virtuosismo nella riduzione dell’impronta carbonica. Possiamo di certo affermare che nessun territorio al mondo è mai sceso ad un tale livello di dettaglio nella misurazione delle proprie emissioni”, chiude Silvano Brescianini, Vicepresidente Consorzio Franciacorta.
I dati rilevati consentiranno al Consorzio Franciacorta di calibrare gli interventi in vigna e in cantina nell’ottica di una qualità che per la Franciacorta non è più solo quella organolettica dei propri vini, ma anche quella del territorio nel senso più ampio del termine.
Segno positivo per il Franciacorta nel primo semestre 2015 che cresce, rispetto al primo semestre del 2014, del 10,6% in Italia e all’estero, registrando un volume totale di bottiglie di 5.855.781. L’export incide del 12,4% sul totale delle bottiglie vendute e sale dell’8,4%. Il Giappone si riconferma il primo mercato estero per il Franciacorta.
Il Consorzio Franciacorta è l’organismo che garantisce e controlla il rispetto della disciplina di produzione del Franciacorta, primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Il lavoro del Consorzio si articola in diverse attività: dalla tutela del marchio e del territorio, alla valorizzazione del prodotto attraverso un continuo lavoro sul disciplinare e sul regolamento di produzione; dall’informazione al consumatore fino alla promozione del Franciacorta quale espressione di un territorio, di un vino e di un metodo di produzione. Fondato il 5 marzo del 1990 ha sede a Erbusco, nel cuore della Franciacorta. Il Consorzio è presieduto da Maurizio Zanella e conta 109 cantine.