Valpolicella Terre Di Leone
di Marina Betto
In località Porta Marano di Valpolicella (VR) si trova l’azienda Terre di Leone, sette ettari sulle colline veronesi dove la famiglia di Chiara e Federico ha dato origine ad una giovane realtà che detiene un fortissimo e radicato legame con il territorio, i suoi caratteri distintivi e la sua storia. La passione, il lavoro in vigna, l’identità sono frutto dell’insegnamento del nonno Leone al quale l’azienda è dedicata, che ha saputo trasmettere tutto il suo sapere alla generazione successiva. Con molto entusiasmo quest’eredità culturale e agricola è messa a frutto, attualizzata, senza dimenticare le origini, la tradizione passata. Nascono così 5 etichette tutte da vitigni tradizionalmente coltivati nella Valpolicella come Corvina, Rondinella, Corvinone, Molinara, Oseleta coltivati nella zona Classica dove le valli sono tantissime e dove distinguiamo tre macro zone la Valpolicella Classica ad ovest, la Valpantena ed a est il Soave e Vicenza. A Marano, nella valle più estesa, i vigneti sono a 500 m s.l.m. su terreno vulcanico, un terreno povero e basaltico, con molte falde acquifere, molto soleggiato e difeso dai Monti Lessini. La peculiarità di questa azienda è il voler parlare solo di Marano, quindi di un luogo specifico che esprime caratteristiche uniche. Le uve allevate a guyot vengono vendemmiate a mano ad ottobre e messe in fruttaio fino alla primavera successiva; le uve destinate all’Amarone riposano fino a 120 giorni. Il vino d’ingresso il Valpolicella DOC Classico 2019 è frutto di una vendemmia tardiva. Le uve vengono diraspate e lavorate a caduta in modo che non si hanno movimenti troppo bruschi. Il vino decanta poi in modo naturale, ha buona integrazione tra frutto ed erbe aromatiche, odore di ciliegie e rose. E’ un’espressione sincera, piacevole e di facile beva da provare con i salumi e i formaggi, con i crostini di fegatini.
Il Valpolicella DOC Classico Superiore 2016 è composto dalle stesse uve del Classico cioè Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara ma qui l’immediatezza si mescola alla profondità di frutti neri e sottobosco. E’ un vino che affina due anni e mezzo in legno, tonneau di rovere francese da 5hl. per 30 mesi e poi fa un anno di bottiglia. Ottima è la beva grazie alla perfetta integrazione delle sue componenti.
Dedicatum Veneto IGT Rosso 2016 composto da circa 14 uvaggi è la massima espressione per Marano di Valpolicella di cui rappresenta una fotografia in bianco e nero. Anche per questo vino le uve vengono diraspate e non pigiate e lavorate per caduta, vinificate in acciaio e poi affinate in tonneaux e botti da 10 hl. per 40 mesi e successivamente in bottiglia per 8 mesi. Al naso geranio e garofano, ciliegie ed erbe aromatiche, accenti di pepe verde e rose. La bocca risulta sapida, succosa e ricorda le marasche appena messe sotto spirito, con punte quasi dolci e un bell’allungo gustativo. A tavola sostiene un bel piatto di Pici al ragù bianco di cinta senese.
L’Amarone della Valpolicella DOCG Classico Terre di Leone 2012 è un vino quasi austero che affina quasi 8 anni in botte di rovere francese da 25hl, frutto di un lavoro di grande attenzione. Il bouquet è di fiori blu, anemoni, iris, smalto, china, ciliegie ma anche erbe acquatiche, menta e insieme tabacco, arancia, prugna. E’ un vino fresco, sapido molto lungo con retro olfatto che riporta quell’aromaticità percepita al naso. Un vino complesso che sa risultare semplice.
Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva Terre di Leone 2011 esce solo nelle annate ritenute migliori e quando viene fatta la Riserva non uscirà l’Amarone Classico. In questo vino si cerca di mettere in evidenza la struttura e l’eleganza che il territorio può donare, senza utilizzare i vitigni internazionali. L’affinamento per questo vino avviene in botti di rovere francese da 10hl. e da 25hl. per 80 mesi e successivamente in bottiglia borgognotta per un anno. In effetti nel suo tessuto gustativo c’è integrazione e finezza, freschezza, un vino armonico che difficilmente si fa dimenticare in cui la ricerca dell’eccellenza, a cui aspira Terre di Leone, riesce a racchiudere anche il sentimento con cui la famiglia intende il lavoro in vigna e in cantina tramandato e appreso proprio dal nonno Leone. Della 2011 solo 7400 bottiglie tutte numerate a 60 euro. Oggi Terre di Leone produce circa 45.000 bottiglie divise in due linee: Terre di Leone e il Re Pazzo. Il mercato principale è l’Italia.
www.terredileone.it