Unione Pizzerie Storiche Napoletane – “Le Centenarie” A Napoli “nasce” la Storia della Pizza
Il 13/12/2016, nel giorno dedicato a Santa Lucia, nel giorno più corto dell’anno, si è costituita l’Unione Pizzerie Storiche Napoletane – “Le Centenarie”.
Per la prima volta nella storia della città di Napoli e nella storia della Pizza Napoletana, tante realtà connesse tra loro per rapporti familiari, storie e vicende partenopee, si sono riunite attorno a un tavolo ed hanno sottoscritto uno Statuto condiviso e voluto da tutti.
Obiettivo associativo è quello di salvaguardare la storicità della pizza napoletana, le sue tradizioni, la sua reale espressione che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
La “centenarietà”, intesa come approssimarsi o superamento del centesimo anno di età, ha fatto si che la stessa fosse fondata da 10 realtà storiche del mondo pizza partenopeo.
A sottoscrivere l’atto che ha sancito la nascita dell’Associazione Antonio Starita – Pizzeria Starita a Materdei, Salvatore Antonio Grasso – Pizzeria Gorizia 1916 a Via Bernini, Antonio Pace – Pizzeria Ciro a Santa Brigida, Paolo Surace – Pizzeria Mattozzi a Piazza Carità, Gennaro Luciano – Antica Pizzeria Port’Alba, Massimo Di Porzio – Pizzeria Umberto a Via Alabardieri, Giorgio Moffa – Antica Pizzeria Ciro dal 1923 a Formia e Gaeta, Alessandro Condurro – Antica Pizzeria da Michele a Via Sersale, Ferdinando Lombardi – Pizzeria Lombardi 1892 a Via Foria di Enrico e Carlo Alberto Lombardi, Gaetano Capasso – Pizzeria Capasso a Porta San Gennaro.
Antonio Starita, nominato Presidente, ha detto che “questa associazione non nasce con l’intento di sovrapporsi ad altre associazioni esistenti che svolgono una loro funzione e mission associativa, piuttosto quello di rafforzare la visibilità di realtà storiche che tutt’oggi fanno grandi numeri e storicamente sono state sedi di formazione e preparazione per tante generazioni di bravi pizzaioli. La difesa della pizza napoletana, così come la conoscono molti, è onere di tutti coloro che ne fanno parte. La modalità di stesa della pizza, il fornaio e il forno a legna sono patrimonio del nostro mondo che non possiamo dimenticare o rendere secondario in una realtà che corre fin troppo velocemente e dimentica che il presente esiste perchè c’è stato un passato e che questo passato è ancora vivo e vivace”.
A maggior chiarimento il Vice Presidente, Salvatore Antonio Grasso, che ha dichiarato che con la nascita dell’Unione ha coronato un sogno che inseguiva da 15 anni, ha tenuto a precisare che “l’Unione Pizzerie Storiche Napoletane – “Le Centenarie” ha solo iniziato il suo cammino con un gruppo di soci fondatori. Prossimamente inviteremo altre realtà centenarie partenopee e via via che le altre raggiungeranno l’età prevista dall’associazione provvederemo a invitarle a farne parte. Con il nuovo anno l’UPSN – “Le Centenarie” comincerà a muoversi con attività sul territorio nazionale e internazionale al fine di promuovere la pizza napoletana e la sua storia”.
La funzione di Segretario è stata affidata ad Alessandro Condurro che avrà il gravoso compito di gestire anche finanziariamente l’Unione.
A breve l’Unione Pizzerie Storiche Napoletane – “Le Centenarie” presenterà il proprio Marchio Associativo registrato.
Un commento
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“A breve l’Unione Pizzerie Storiche Napoletane – “Le Centenarie” presenterà il proprio Marchio Associativo registrato.”(dal post)
Da cliente appassionato di PIZZA NAPOLETANA CLASSICA (e non GOURMET) dico: non sento proprio il bisogno di un NUOVO MARCHIO. Non ho bisogno di MARCHI per capire se una pizza napoletana è scadente, buona, ottima, eccellente.
Mi sembra l’ennesima trovata del Marketing che sfodera il “fascino” del centenario: fascino che fa presa ancora su un certo pubblico. A queste pizzerie chiederei di difendere la TRADIZIONE, visto che hanno una lunga attività alle spalle.
Ma considerando L’EVOLUZIONE in atto a Napoli, tutto fa pensare a ulteriori stravolgimenti… perfino del disciplinare vigente.
Anche perché, in fatto di pizza, c’è gran confusione mentale ..a Napoli…e tra i Napoletani. Tra gli Addetti al lavoro, gli “esperti”,
i semplici clienti.