UniCredit a supporto della strategia di crescita di ICAB


La Fiammante

La Fiammante

UniCredit sottoscrive Minibond da 1,5 milioni di euro emesso dalla ICAB per supportare gli investimenti in corso nello stabilimento di Buccino (Sa)

UniCredit ha sottoscritto un prestito obbligazionario (minibond) da 1,5 milioni di euro emesso da ICAB (Industrie Conserve Alimentari Buccino) specializzata nella produzione di conserve alimentari (pomodori, legumi e verdure dell’orto).

Il prestito obbligazionario sottoscritto da UniCredit, della durata di 5 anni, è finalizzato a sostenere la strategia di crescita e di sviluppo di ICAB. In particolare, obiettivo dell’operazione è supportare la ICAB nell’investimento che l’azienda ha in essere nel proprio stabilimento di Buccino (Sa) per un controvalore complessivo di 3 milioni di euro, finalizzato all’ammodernamento, efficientamento ed incremento della propria capacità produttiva.

ICAB, trasferitasi già nel 2005 dalla provincia di Napoli a Buccino (SA) alle porte del Parco del Cilento, produce e distribuisce con 3 marchi storici: La Fiammante, La Paesana e La Reale che rappresentano la storia conserviera del Made in Italy e sono i marchi di punta di una filiera produttiva con 50 anni di esperienza. L’azienda ha un giro d’affari di circa 21 milioni di euro, con un trend positivo di crescita confermato anche per il 2020 nonostante l’emergenza Covid 19. Circa il 20 % della produzione è destinata al mercato estero: la ICAB è infatti presente con i propri prodotti in più di 40 Paesi in tutto il mondo con una rete di distribuzione in costante espansione che comprende il continente africano, quello asiatico e tutto il territorio americano.

”Il programma di investimento – ha spiegato Francesco Franzese, CEO di ICAB S.p.A – sarà teso al raggiungimento di tre obiettivi principali: il miglioramento continuo della qualità delle conserve, attraverso l’acquisto di nuovi macchinari, come l’ispezionatrice ottica, una selezionatrice di ultima generazione sul pomodoro fresco e il controllo a raggi X; una ulteriore innovazione di processo per aumentare l’automatizzazione e interconnessione della produzione (Industria 4.0); e l’avvio di un programma teso al risparmio idrico ed energetico del 50% rispetto al passato, per incrementare la sostenibilità.”

“Con il minibond sottoscritto – ha affermato Annalisa Areni, Regional Manager Sud di UniCredit – UniCredit sostiene gli investimenti della ICAB, un segnale di particolare importanza in un momento in cui le imprese del territorio rischiano di essere in difficoltà per gli effetti del lockdown. UniCredit ha scelto ICAB a conferma dei validi piani di sviluppo dell’azienda, anche con l’obiettivo di contribuire a sostenere l’agroalimentare campano che rappresenta un importante comparto produttivo per l’economia della regione. UniCredit infatti propone al sistema produttivo del territorio, oltre alle forme di finanziamento tradizionali, anche prodotti finanziari innovativi e soluzioni di finanziamento su misura per sostenere gli investimenti strategici delle aziende, anche nella fase di crisi che stiamo vivendo”

La sottoscrizione da parte di UniCredit del minibond ICAB fa parte delle recenti emissioni di imprese italiane che hanno consentito a UniCredit di superare il traguardo dei 400 milioni di risorse in minibond sottoscritti o strutturati dalla banca in favore di circa 60 Pmi italiane.

UniCredit pertanto si conferma leader nel mercato dei capitali in Italia anche nel segmento delle piccole e medie imprese attraverso i minibond. Nel dettaglio, i 400 milioni di euro mobilitati a supporto dell’economia reale italiana da parte di UniCredit sono il frutto di 42 emissioni totalmente sottoscritte dalla banca, pari a 277 milioni in termini di volumi erogati, con distribuzione su tutto il territorio italiano in svariati settori economici; di 8 emissioni nell’ambito del Basket Bond Puglia per un valore complessivo di 33,4 milioni di euro; di 2 emissioni parzialmente sottoscritte da UniCredit per un controvalore di 18 milioni di euro e infine di 4 minibond distribuiti a investitori istituzionali per 89 milioni di euro