Un’edizione stellata per il quinto appuntamento de ‘Il Mio San Marzano’ con Vissani e Paolo Gramaglia


Il Mio San Marzano

Il Mio San Marzano

Successo confermato per la quinta edizione de “Il Mio San Marzano”, promosso da
Solania srl con la collaborazione di Perrella Distribuzione, tenutosi presso lo stabilimento aziendale di Fosso Imperatore.

L’evento, presentato dalla nota conduttrice Veronica Maya e da Renato Rocco Direttore de La Buona Tavola Magazine, è stata l’occasione data agli operatori del settore per scegliere il proprio lotto di produzione e personalizzare l’etichetta della latta con il proprio logo, con la propria immagine o con qualsiasi altro segno distintivo, a cui si è aggiunto da quest’anno la certificazione in Blockchain realizzata da Authentico che completa il percorso di trasparenza e sicurezza.

Il Mio San Marzano

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Il percorso culinario si è sviluppato attraverso gli show cooking dei due chef stellati, Gianfranco Vissani e Paolo Gramaglia, che hanno deliziato ospiti e operatori dell’informazione con piatti a base di San Marzano. Luciano Pignataro e Barbara Guerra, i curatori della classifica più ambita dell’arte bianca 50TopPizza e 50TopItaly, hanno commentato e provato in diretta sia i piatti degli chef stellati sia le realizzazioni delle decine di pizzaioli che si sono alternati, ai 5 forni presenti, nella creazione di pizze a base di San Marzano. Presenti brand ambassadors: Francesco Martucci, patron della Pizzeria I Masanielli e da Diego Vitagliano con Pizzeria 10 Diego Vitagliano e Giuseppe Pignalosa con la Pizzeria Le Parúle.

Il Mio San Marzano

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Per lo chef Gianfranco Vissani, che ha presentato due piatti, il primo con San Marzano, caviale di limone alla farina di macadamia, avocado, salsa di erba cipollina e soia, salsa di anatra e cetriolo e il secondo inizialmente pensato con un asciato di san Marzano e invece poi sostituito dal pelato al forno che ben si sposava con caviale, salsa di ventresca di tonno e soia, salsa di mandorle salate e lime, germogli di soia: “Solania rappresenta una delle aziende più vivaci che fanno qualità nel panorama italiano. Oltre al noto e particolare San Marzano ho avuto modo di apprezzare il pelato al forno, l’ultima novità della casa conserviera nocerina, che può donare quelle note affumicate ai miei piatti”.

Paolo Gramaglia, che ha proposto il suo piatto “Pasta am..mare” con pasta mista, vongole, gamberi e tutti gli altri sapori del nostro mare, esprime la sua soddisfazione “per la partecipazione a questo evento di celebrazione del San Marzano perchè la DOP dell’agro nocerino-sarnese comprende anche il comune di Pompei dove ha sede il mio President”.

Il Mio San Marzano

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“Celebrare quest’anno la quinta edizione de Il Mio San Marzano – dichiara Giuseppe Napoletano Amministratore Unico di Solania – è motivo d’orgoglio visto che, dopo un periodo così travagliato, per le note problematiche degli aumenti delle materie prime e dei costi energetici, l’azienda è in costante crescita sia in Italia che all’estero”.

Numerose le autorità presenti, tra queste: il Presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale Campano, On. Franco Picarone, il Sindaco di San Valentino Torio, nonché Presidente della Provincia  di Salerno, Michele Strianese, il Sindaco di Striano, Antonio Del Giudice, il Presidente del Consorzio S. Marzano dell’agro sarnese-nocerino DOP, Tommaso Romano ed Andrea Annunziata Presidente dell’autorità portuale Napoli – Castellammare – Salerno ed ex sindaco di San Marzano.

Un commento

  1. Ho provato tutte la marche dei pomodori pelati San Marzano, nessuno e’ il San Marzano che conosco io da bambino. Oggi coltivano il “Roma” essendo facile da coltivare (resistente a malattie fogliari e radicali) Cio’ significa che chiamarlo San Marzano e’ una presa per il culo. Se scrivessero che e’ della regione di San Marzano, bene cosi, non dovrebbero scrivere Pomodoro San Marzano.
    Mi piace il nome Solania. Pochi sanno che cosa e’ la solanina.
    Per me la vera San Marzano e’ quella che a Napoli chiamano “A lampadina” o “a fiaschella” o “co’ pizzo”
    Da Miami Beach with Love, da un malato di gastonomia

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