U.V.A.: la vinificazione condivisa a tutela della cultura vitivinicola. Teodoro e Di Maggio portano i Picentini in giro per l’Europa
2008, 20, 300. In pochi numeri ecco le coordinate e l’essenza del progetto U.V.A., fatto di dedizione, amore per la propria terra, voglia di condividere competenze e professionalità.
Sto parlando della storia di due viticoltori che hanno sempre guardato oltre il proprio naso, Tiziana Teodoro e Rino Di Maggio, genitori del Combination e di numerosi altri progetti, tra i quali l’Unione Vignaioli Associati.
Nata nel 2005, oggi conta una ventina di soci che – grazie all’ U.V.A. – producono una barrique, praticamente 300 bottiglie a testa. L’idea nasce dal desiderio di far “crescere” le piccole vigne che costellano i Picentini, un territorio vasto e fertile, ancora fortemente agricolo. Così Tiziana e Rino sono diventati una “guida” per tutti quei piccoli vignaioli e quei giovani appassionati che hanno trasformato qualche filare in un sogno realizzato.
Ed ecco che dispensano consigli – condividendo la loro lunga esperienza – sulle scelte in campo, su come gestire le vigne fino alla vinificazione, trasformando un piacere quotidiano e casalingo di molti appassionati in un vino di tutto rispetto.
L’innovazione e la lungimiranza dell’attività dell’Unione Vignaioli Associati è evidente: in un momento in cui non c’è più il tempo di coltivare quel piccolo appezzamento di famiglia, quel vigneto lasciatoci in eredità o di dar seguito ad una passione che perde colpi per via degli impegni, mani esperte e competenti offrono la propria professionalità per salvare la cultura vitivinicola tradizionale di un intero territorio.
Ma questa coppia del vino non si è fermata qui, portando i Picentini e la sua capacità di regalare ottimi vini oltre confine, coinvolgendo numerosi ristoratori ed appassionati svizzeri nell’associazione, affittando i filari del proprio vigneto e condividendo la vendemmia e i lavori più importanti.
Il risultato? Vini in purezza di grande equilibrio, corposi, piacevoli e rispettosi delle peculiarità varietali. Etichette personalizzate, semplici ma ricercate, su cui compaiono nome e cognome del produttore, annata e varietà.
DEGUSTAZIONE. Lo scorso 14 aprile si è tenuta una serata di degustazione dei vini del progetto U.V.A. assieme ai vignaioli italiani presso la Masseria del Cuccaro di Eboli (SA) che – per l’annata 2010 – sono stati 8. Nei prossimi mesi – invece – sarà la volta degli elvetici che si incontreranno assieme a Tiziana e Rino in Svizzera per una cena degustativa in cui esperti del settore valuteranno la produzione.
In questa occasione si sono formate due commissioni a cui ho personalmente partecipato, una tecnica composta da Gennaro Reale, Boris Suprina, Nino Scano e Giuseppe Presutto, ed una composta dagli stessi associati.
Ecco i risultati della degustazione alla cieca: in testa il Sangiovese di Antonio Villecco, al secondo posto l’Aglianico di Gerardo Zoppo, al terzo il Barbera di Francesco Budetta, seguono l’Aglianico di Francesco Santese, l’Aglianico di Tommaso Bartilomo, la Barbera di Adriano D’Amato, il Merlot di Vincenzo Capodanno ed il Cabernet di Flavio Cibele.
Un modo per tirare le somme del lavoro svolto, ma anche un momento goliardico in cui ragionare di vino tutti assieme.
LA CENA. Ma un vino non si apprezza fino in fondo se non lo si accompagna al cibo, grazie al quale nascono nuove sensazioni e nuove considerazioni. E questo lo sa bene Tiziana Teodoro, sommelier professionista e amante della buona cucina… Ne viene fuori un menù ancorato alle tradizioni che bene ha saputo ammaliare il carattere dei rossi dell’Unione Vignaioli Associati.
Una zuppa di farro con salsiccia e porri fa da apripista a salumi e formaggi locali, seguono fusilli della tradizione Picentina e rigatoni alla Genovese, per secondo la salsiccia pezzentella assieme a spuntarelle di maiale e milza alla salernitana, chiudono pastiera e torta di crema e ricotta.
Una cena che conferma la vocazione della Masseria del Cuccaro: una buona cucina locale, attenta alle materie prime, con deliziose produzioni proprie. La guida di Luca, sommelier ma soprattutto grande appassionato, fa sì che qui si trovi una cantina ricca e variegata.
ANTICIPAZIONI. Oggi il progetto di vinificazione condivisa contempla solo vini rossi, ma la forte richiesta di applicarlo anche a varietà autoctone a bacca bianca ha portato alla nascita di “Quattrocentottantotto”. Un nome che rimarca l’importanza data in primis al territorio, preso dal foglio di corrispondenza catastale n°4, particella 88. Un vino, un cru, – vendemmia 2011 – che sarà presentato a breve…
Per ulteriori dettagli: www.progettouva.it
Antonella Petitti
18 Commenti
I commenti sono chiusi.
Approfittiamo di questo spazio che gentilmente Luciano ci ha concesso per ringraziare tutti coloro che condividono e sostengono la nostra passione.
La dimostrazione che, chi la dura, la vince!
Dodici anni di passione e amore danno questi risultati!
Orgogliosa di far parte di questa famiglia!
Ho conosciuto Rino e Tiziana in occasione di alcune manifestazioni storico-rievocative e ho sempre apprezzato la loro competenza e passione. Dal prossimo anno farò parte anche io del progetto con un piccolo vigneto e conto di convincerli ad condividere il loro know how con altri amici del Movimento per la Decrescita Felice di Salerno. Ad maiora
Seguo Rino e Tiziana da tanti anni ormai e questo loro nuovo progetto mi sembra estremamente interessante e stimolante, anche nell’ottica di suggerire un possibile hobby, sano e naturale, in cui investire tempo e passione!
Ho il piacere e l’onore di conoscere Rino e Tiziana ormai da tanti anni, sono due persone eccezionali con tanta passione e competenza nel mondo vitivinicolo.
La passione e la competenza che ogni giorno mettono a disposizione di tutti quelli che credono nel mondo del vino e si adoperano per il territorio. Un esempio che la va oltre a qualsiasi cosa.
Sono un valore che il territorio deve tenersi stretto, ben conscio che esso può fungere da volano economico e sociale.
Bellissima serata e ottima compagnia!
Il progetto di Rino e Tiziana è sempre più interessante e radicato sul territorio, la loro passione e quella dei progettisti si sente in ogni bottiglia!
Un plauso anche all’ottima cucina di Masseria del Cuccaro, un locale giovane e dinamico, a immagine e somiglianza di Luca Petrone.
gr
grazie Genna’!!!!!!!!!onorato di avervi soddisfatto!!!!!!
da come sembra vi siete proprio divertiti….
complimenti agli artefici e a tutti i vignaioli, sarebbe bello poter impostare uno scambio
di bottiglie tra vignaioli italiani ed elvetici. Speriamo che a breve avremo un commento sulla serata “svizzera”
avanti cosí e a presto….
Ad un pasto consumato in comune nell’antichità come oggi, era/è accompagnato (e/o segue) sempre il momento dedicato al “bere insieme”, il simposio, secondo regole e rituali definiti. Bere, insomma, non per infrangere la disciplina, ma per provarne la solidità: il vino concepito come specchio dell’intera personalità, non solo della parte istintiva: chi beve vino deve “riflettere(rsi)”. “Vita vinum est” fa dire a Trimalcione il caro Petronio nel suo Satyricon. Solo attraverso il dono di Dioniso si è in grado di trasportare l’umanità (liberi e schiavi, greci e barbari, uomini e donne) oltre i confini della normalità, attingendo ad un mondo immaginario, ad una dimensione irreale, un luogo dove finalmente il povero diventava ricco, l’infelice felice, l’umile potente.
L’ebbrezza intesa come farmaco della vita e strumento di equilibrio esistenziale e il vino da specchio dell’uomo diventa rimedio del suo umano dolore: rivela al mondo la vera personalità di un qualsiasi individuo e svela se il singolo è un compagno leale nel gruppo e, al tempo stesso, un uomo giusto nel cosmo
Un enorme dispiacere non esserci stato, da progettista ma anche e soprattutto per amicizia. Condivido pienamente tutti i commenti di chi prima di me ha chiarito che Rino e Tiziana oltre ad essere due grandi, sono esattamente (questo immagino come pensiero di tutti noi) quello che di meglio avremmo potuto incrociare per il successo dei nostri progetti. Aspetto tra l’altro questo prossimo bianco che forse un po’ mi appartiene…
Un grazie a tutti quelli che hanno partecipato,spero vivamente di aver soddisfatto tutte le vostre aspettative!!!!!!
Rino e Tiziana un grazie di cuore per aver reso possibile questa bella manifestazione presso la mia struttura,come dice l’amico Fiorentino oltre ad essere due grandi siete per me punto di riferimento per la mia vita lavorativa!!!ancora GRAZIE!!!!
Sono estremamente lieto di far parte di questo gruppo fin dalla nascita che come i nostri vini migliora di anno in anno…
Grazie di cuore a Rino e Tiziana, ma anche a tutti i progettisti e agli amici che ci stimolano e ci supportano incoraggiandoci di continuo. Nel mio caso, considerati gli esordi delle prime annate l’ironia di qualcuno di loro (non faccio nomi, solo cognomi: Guidotti) mi ha notevolmente stimolato a migliorare.
Da “bianchista” appassionato anch’io, come l’amico Fiorentino Baldassarre, aspetto con ansia il 488 e sono convinto che sarà il fiore all’occhiello di un progetto che ha ancora tanto da esprimere.
confermo tutto……anche i miglioramenti!!!!
complimenti a tutta la “filiera” perchè il prodotto è davvero ottimo…..bevuto su carni ben cucinate ed in compagnia degli amici….ci ha fatto star bene!
bravi
Livio
Ormai conosco Rino e Tiziana da anni, la mia prima volta al Vinitaly io e Pina, la mia compagna, ci fermammo incuriositi ed attratti da una etichetta(sarà stato per il mio lavoro) ma era accattivante…Combination…immediatamente dopo l’assaggio…da allora l’abbiamo sempre considerato uno dei nostri rossi preferiti.
Ormai seguo da 2 anni il Progetto UVA per le etichette, ma, la curiosità di degustare i prodotti di Rino e Tiziana è sempre maggiore.
Abbiamo partecipato con entusiasmo alla degustazione del 14 u.s. e devo dire che tutti i vini erano di altissima qualità e gradevolezza.
Ci augurimo che progetti del genere possano essere compresi dai più come un interessante esperimento di collaborazione e di unione che può solo portare dei vantaggi al nostro territorio.
Complimenti a tutti voi.con affetto,Valerio.
Anche se con un poco di ritardo, vedo che la serata ha dato ottimi risultati e questo mi fa’ molto piacere sia per Rino e Tiziana sia per tutti i vignaioli, ero certo che prima o poi tutte le potenzialità’ di questo territorio e di queste uve sarebbero finalmente esplose, ci credevo anche se ho dovuto attendere alcune decine di anni.
Peccato non esserci.
PS Anche io come l’amico Fiorentino aspetto il 488 e forse appartiene un poco anche a me!!!!
Saluti
You actually make it appear so easy together with your presentation but
I find this matter to be really something that I think I would by no means understand.
It sort of feels too complex and very extensive for me.
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