Trattoria Visconti, metro zero, distanziamento sociale, rispetto&affetto per il cliente
di Marco Galetti
…chi scrive ha attraversato, come tutti, un periodo “particolare”, uno degli aspetti più colpiti quando vengono a mancare certezze e riferimenti, mentre il tempo di guardarsi dentro non è mancato, è la creatività, creatività che mal si abbina al mondo gioioso del cibo bagnato di buon vino che può sembrare superfluo quando è l’essenziale che ha tenuto banco senza lasciare al pensiero libertà di muoversi liberamente… muoversi liberamente, appunto…
Se l’Italia è stata nel mondo una delle nazioni più colpite dalla pandemia, la Lombardia è stata inequivocabilmente la regione italiana più colpita, al suo interno la provincia che probabilmente ha pagato più di tutte in termini di sofferenza, di perdite, di paura, è stata quella di Bergamo che ha pianto ma non si è mai arresa, ricomincio da qui.
Trattoria Visconti, i loro storici casoncelli, ancora più buoni di quanto ricordassi, il piatto che ha seicento anni mi scuote di dosso l’oppressione psicologica di una quarantena durata anche troppo.
Trattoria Visconti, una delle loro galline ha fatto l’uovo, gli fanno compagnia germogli, asparagi e la polenta con il mais rostrato di produzione propria e appropriata.
Trattoria Visconti, faraona con patate, un altro piatto che invita a ripercorrere la strada per Ambivere.
Daniele, uno dei punti cardinali, cardine e riferimento di questo luogo insieme al fratello Roberto in cucina, al papà Giorgio e alla mamma Maria Fiorella; alla Trattoria Visconti di Ambivere, in provincia di Bergamo sono ripartiti alla grande ma con estrema cautela e attenzione massima.
L’estrema cautela adottata nella ripartenza che al centro sud appare giustamente eccessiva, qui a Nord, altrettanto giustamente, è diventata regola di vita, commettere lo stesso sbaglio due volte potrebbe rivelarsi fatale e questo non lo vuole nessuno, fermarsi, d’altro canto, potrebbe essere peggio, ripartire è necessario per sopravvivere e per tornare a sorridere, farlo nel modo giusto allontana ansia e preoccupazioni, si riprende confidenza con la vita, quella vera, che ci vuole sociali in luoghi conviviali.
Estrema pulizia, distanziamento tra i tavoli e tra le sedute, personale attento, distante ma presente, grandi vini (premiati da Slow Ford per la migliore carta dei vini d’Italia) piatti a metro zero e distanziamento sociale rispettato, piccole grandi attenzioni lungo tutto l’arco del pasto sono solo alcune delle frecce nella faretra di questa Trattoria che ha saputo centrare anche il bersaglio della ripartenza.
Chiudo con un anno in più, sognando fragoline di bosco vietate ai maggiori
Trattoria Visconti
Via De Gasperi 12
Ambivere BG
https://www.trattoriavisconti.it/
4 Commenti
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E questo era il primo festeggiamento….ora c’è il secondo….qui siamo pronti.
Sbirciando qualche inquadratura del suo tavolo noto con piacere che non mancava il bere di qualità anzi in questi caso l’appello alla prudenza è decisamente finito sotto il tavolo ma come di dice dalle sue parti fatto trenta pensiamo ai sessanta e se la gallina ha fatto l’uovo il gallo pardon il Galetti canta FM
Come mi manca la cucina di Visconti. Quest’ anno purtroppo è andata così, speriamo di rifarci appena possibile, non prima però di una rimpatriata collettiva qui nel Cilento, magari insieme a Fiorella e compagnia bella.
@Marco, Francesco, Enrico, ad onor del vero mancano all’appello fotografico un paio di calici di Ronco di Sera, dell’azienda Sant’Egidio di Sotto il Monte Giovanni XXIII e, a fine pasto, come digestivo, un Barbeito Madeira affinato 5 anni.
Prima o poi arrivo, sto pianificando, un salto in Cilento è, piacevolmente, d’obbligo.